Meredith esce dalla stanza per chiedere di farsi preparare un tè. E quasi ora di cena e sua madre è sparita da quel pomeriggio, ma a lei non interessa più di tanto. Sua madre è sempre stata così: spesso la lasciava intere sere sola a casa con gli inservienti perché lei aveva svariati appuntamenti con ricchi uomini che poi però non la richiamavano mai dopo il primo appuntamento.
Non avrebbero cenato insieme perché Meredith si rifiutava di sedersi a tavola con altri ricchi uguali a sua madre, falsi ed ipocriti.
Così si sarebbe fatta preparare un tè caldo per cercare di dimenticare tutto.
Proprio mentre esce e sta per chiudere a chiave la porta, "Guada chi c'è" sente dire con tono sarcastico e si volta. Niccolò è davanti a lei con in mano una brocca vuota e delle lenzuola. Poggia le lenzuola sul carrello e la brocca sopra uno dei ripiani.
Meredith gli rivolge un timido sorriso.
"Ciao" gli risponde lei.
"Vai a fare altre stragi?" le domanda lui con un sorriso furbo mentre piega le lenzuola.
Meredith corruccia le sopracciglia e stringe in un pugno la chiave della stanza. Niccolò la vede confusa e si spiega.
"La scorsa sera, al gala, ero con te e una donna è stata uccisa. Oggi ho saputo che una donna è stata uccisa davanti alla tua camera," le spiega con tono incredulo, poi la guarda con un sorrisino buffo, "Si può sapere perché dove vai tu tu ci sono cadaveri?" scherza lui e Meredith non può non ridere davanti alla sua faccia divertente. Sa che Niccolò sta scherzando, ma in realtà non ha tutti i torti. Fino ad ora i cadaveri sono stati trovati dove si trovava anche lei.
Meredith allora ride e fa spallucce, "Non lo so. Porto sfiga forse" risponde lei di getto e Niccolò si ferma un attimo a guardarla per poi scoppiare a ridere di cuore. Non ha idea del perché trovi quella ragazza così simpatica. È spontanea, diversa da tutti quegli altri ricconi che stanno sempre sulle loro e a malapena gli rivolgono un saluto. Lei invece è simpatica e sopratutto ha ironia, cosa che Niccolò apprezza alla follia.
Meredith lo osserva ridere e dentro di sé si dice che è davvero bello. Secondo lei quella camicia bianca mette in risalto l'abbronzatura dorata della pelle e in più può vedere dei tatuaggi sbucare da sotto i polsi e mentirebbe se non dicesse di essere curiosa di sapere cosa sono.
"Senti, vado a poggiare questi in lavanderia, poi ho un quarto d'ora di pausa. Ti va di andare a chiacchierare sul ponte? Sempre se non hai da fare. Che ne so, dare fuoco a qualche milione d'euro per accendere il camino, farti la manicure, quelle cose là" la invita Niccolò, leggermente in imbarazzo, ma sdrammatizzando con le battute finali. Meredith lo trova dolcissimo nel suo leggero rossore e ridacchia.
Poi scuote la testa e sorride per la prima volta, dopo tanto tempo, con vera gioia.
"Mi farebbe tanto piacere" dice, ma si blocca.
Allora scoppia a ridere, ritrovandosi davanti la faccia confusa di Niccolò.
"Che è? C'ho qualcosa in faccia ve?" le domanda iniziando a strofinarsi il volto. Meredith gli fa cenno di no, poi sorride, "Stavo pensando che ci siamo detti tutto tranne che i nostri nomi" gli spiega allora lei e Niccolò si apre in un sorriso.
"Hai ragione. Prima tu"
"Meredith," risponde la ragazza, allungando una mano per presentarsi.
"Leopoldo" risponde Niccolò allungando a sua volta la mano m e stringendo quella di Meredith.
Meredith ride e alza gli occhi al cielo.
"Certo, Niccolò" sottolinea quel nome e Niccolò sgrana gli occhi.
"Ma no! Come hai fatto a saperlo? Non mi dire che ti sei andata a informare su di me! Sei una stalker, vero?" le domanda concitatamente e Meredith non riesce a smettere di ridere. Cosa gli fa questo ragazzo? Nella sua semplicità riesce a farla sganasciare dalla ridare.
"Niccolò, non sono una stalker," gli dice con tono dolce, poi si sporge e gli tocca il petto, "C'è scritto sul cartellino che hai sulla divisa" gli spiega con un sorriso sinceramente divertito.
Niccolò si rende conto della figuraccia e tossicchia, ridacchiando con imbarazzo.
Meredith fa spallucce, divertita e ritorna a dove erano rimasti.
"Allora mentre porti le lenzuola in lavanderia io mi faccio fare un tè. Ci vediamo sul ponte"
E così si salutano per rivedersi poco dopo.
Niccolò sorride. Quella ragazza gli sta davvero simpatica e non può nascondere di trovarla bellissima , sopratutto quando ride.
Meredith ha un sorriso altrettanto contento. Quel ragazzo la fa divertire e di ridere per davvero lei ne ha bisogno.
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Un mare dentro//Ultimo.
Fanfiction-STORIA COMPLETATA!- TRAMA: Non era esattamente quello il lavoro dei suoi sogni, ma pur di guadagnare qualche spicciolo per mantenere la madre e i suoi fratelli, Niccolò aveva deciso di barcamenarsi in quell'avventura. La divisa era scomoda, la cami...