Meredith è sconvolta mentre osserva i lividi neri, blu e verdi che solcano le braccia della madre - sempre coperte da vestiti a maniche lunghe - e anche sulle gambe. Sua madre è davanti a lei, con un sguardo freddo e duro, ma non è lo sguardo che usa di solito quando è arrabbiata con sua figlia. È lo sguardo di quando cerca di non piangere e non farsi vedere debole davanti alla figlia. Meredith non ci pensa due volte mentre osserva quei lividi e avvolge sua madre tra le braccia e, se all'inizio si sente solo silenzio, poco dopo la stanza viene invasa dai singhiozzi di una donna sempre impeccabile e dura con gli altri, ma della quale, in quel momento, Meredith percepisce tutta la fragilità.
"Mi picchiava per non farmi parlare," le racconta la madre dopo essersi ripresa, asciugandosi le lacrime e in modo così veloce come a volersi rimproverare per aver pianto, "Inizialmente pensavo che potesse essere un buon partito per riaccendere l'economia della nostra famiglia, ma poi, quando una sera tornò con il bavero sporco di sangue, io capii che era stato lui e così minacciò di ucciderti se non avessi taciuto. Per questo," si interrompe ricacciando indietro le lacrime, "Per questo non ti ho difesa, ma sono sempre stata dalla tua parte, solo che non potevo schierarmi con te, altrimenti ti avrebbe ucciso" le spiega la madre con voce flebile. Meredith le stringe la mano e la guarda negli occhi. Sua madre, una donna sempre tutta d'un pezzo che tante volte le era parso di odiare, l'aveva difesa senza pensarci due volte, incassando tutti i colpi di quell'uomo.
"Mamma, mi dispiace," - le accarezza la guancia Meredith con il labbro che le trema per il dispiacere.
Entrambe si guardano, due donne forti in modo diverso. Meredith in quel momento sente di perdonarla. Sua madre gliene ha fatte tante nella vita, ma Meredith sapeva che poteva cambiare e che poteva diventare diversa da ciò che era. Ora lo sapeva. Certo, la strada per la loro riappacificazione sarebbe stata lunga, ma dopo quella vicenda una piccola fiammella di speranza si era accesa.
Sua madre la guarda e poi ride, afferrando la borsa con i trucchi per sistemare il trucco colato.
"Basta smancerie Meredith, altrimenti mi farai colare il mascara" la riprende la madre con severità, ma in realtà un lieve sorriso solca le sue labbra e anche Meredith sorride, alzando gli occhi al cielo. Sì, quella è sua madre. Non pensava che l'avrebbe mai vista così debole, in grado di spezzarsi perché per lei era sempre stata la donna forte, impeccabile, che nessuno era in grado di scalfire. Invece ora aveva visto che sua madre in realtà era come tutti, umana. Ed era contenta che quel bastardo ora fosse finito in prigione.
"Però mamma hai sbagliato ad accusare Niccolò. Hai rischiato di farlo finire in prigione" le fa notare Meredith, sistemandosi il vestito.
Sua madre fa una faccia disinteressata. Però poi guarda la figlia che batte il piede a terra. Allora la madre alza gli occhi al cielo - come aveva fatto Meredith prima, perché in fondo su certe cose sono più simili di quanto pensino.
"Va bene Meredith, mi scuserò con quel ragazzo. Però tu potresti chiudere qui la messa in scena?"
Meredith corruccia le sopracciglia.
"Quella messa in scena?"
"Quella di vuoi due fidanzati e felici e contenti. Non farete mica sul serio no?"
Meredith la guarda indignata. È pur sempre sua madre e rimarrà stronza fino alla fine.
"Certo che facciamo sul serio!" ribatte piccata.
Sua madre lascia perdere il mascara e la guarda con severità.
"Cosa ha da offrirti quel ragazzo?"
"Tanto amore"
"Ma l'amore non ti fa mangiare"
"Ci daremo da fare e costruiremo la nostra vita. Mamma, io non voglio vivere come te nel lusso, andare a feste ogni sabato o a teatro ogni venerdì sera. Io voglio una vita semplice ed ora che ho trovato la persona che amo e che può offrirmela, lotterò con i denti per tenermela stretta" le risponde combattiva, incrociando le braccia.
Sua madre la guarda con una punta di tenerezza che Meredith pensa di immaginare.
"È questa la donna combattiva che voglio" le dice la madre con un sorriso a mezza bocca, "Anche se ci metto molto tempo ad abituarmi a quel ragazzo" aggiunge poi, per non darla vinta a Meredith. La ragazza fa spallucce e sorride perché, anche se in un modo un po' contorto, sa che ha appena avuto l'approvazione di sua madre.
"Be', non importa, sono io che dovrò viverci, mica tu"
"Ma i vestiti ai nipotini li voglio comprare io! Non accetto che vadano in giro vestiti da straccioni!" si altera subito sua madre, alzandosi in piedi e fronteggiando la figlia. Meredith scoppia a ridere, poggiando le mani sulle spalle della madre, cambiando discorso.
"Anche io ti voglio bene mamma, ma io direi di non vederci per un po'. Io e Niccolò abbiamo bisogno di stabilizzarci. Ci rivedremo quando le nostre vite si saranno sistemate, va bene?" - e con questo le lascia un bacio sulla guancia mentre all'alto parlante il capitano annuncia che stanno per attraccare.
Senza aspettare la risposta della madre Meredith fa dietro front ed esce dalla cabina per raggiungere Niccolò. Il ragazzo è lì che la guarda uscire dalla nave e salire sul ponte, allungandole una mano per poi coinvolgerla in un bacio intenso mentre l'odore salmastro del mare arriva alle loro narici.
"Possiamo fare come Jack e Rose? Io che ti tengo per i fianchi e tu che allarghi le braccia? Se vuoi canto anche la canzone"
Meredith lo fulmina con lo sguardo, poggiando le mani sul petto di Niccolò.
"Ti ho detto niente Titanic finché non tocchiamo terra"
"Ma siamo praticamente a terra!" esclama lui indicandolo i pochi metri che mancano al porto.
Meredith allora ride nel vedere i suoi capelli scompigliati dal vento e le guance arrossate dal sole cocente e di nuovo lo bacia.
"Appena toccheremo terra, inizierà una nuova vita, lo sai?" sussurra Niccolò sulle labbra di Meredith.
La ragazza annuisce, afferrandogli il labbro inferiore tra i denti e facendo ridere entrambi.
"E sai anche che avremo alti e bassi vero?"
Meredith annuisce.
"È se qualcosa dovesse andare storto? E se dovessimo litigare e stare lontani per un po'?"
Meredith allora sorride e lo guarda dritto negli occhi, leggendo solo amore. Sorride.
"Allora vuol dire che staremo lontani. Finché non torneremo di nuovo insieme" mormora lei è Niccolò le carezza il collo.
"Come lo sai?" domanda lui in un sussurro.
"Perché non c'è niente di più bello del modo in cui tutte le volte il mare cerca di baciare la spiaggia, non importa quante volte viene mandato via" risponde lei fissandolo dritto negli occhi, "Siamo come il mare e la spiaggia: possiamo respingerci quanto vogliamo, ma facciamo uno parte dell'altra" - e detto questo lascia un bacio a stampo sulle labbra di Niccolò.
Il ragazzo ride, "Chi hai citato? Shakespeare?" la prende in giro lui - come aveva fatto lei un po' di giorni prima - ed entrambi scoppiano a ridere, sentendo il capitano ordinare di iniziare a scendere ordinatamente dalla nave. Entrambi si sorridono sentendo quelle parole e, prima di avviarsi al ponte per uscire, si danno un altro intenso bacio, , abbracciati dal vento fresco. Un bacio che sa di promessa. La promessa di una nuova vita insieme, tutta da costruire.FINE.
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SPAZIO AUTRICE:
Ed eccoci arrivati al capolinea o, in questo caso dovrei dire: eccoci arrivati al porto di questo storia (battuta pessima, lo so, perdonatemi 😂).
Vi è piaciuta? Cosa ne pensate?💚
Io come al solito spero di avervi appassionato con la storia e con il mio modo di scrivere.
Meredith e Niccolò ci hanno trascinato in tante avventure, in alti e bassi ed ora finalmente si godono l'inizio di una nuova vita insieme.
Spero che via sia piaciuta e vi ringrazio per aver letto, riso, sospirato e gioito con i personaggi.
Grazie davvero per il sostegno!💗
Vi aspetto alla prossima storia!💓
Ciao!💛
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Un mare dentro//Ultimo.
Fanfiction-STORIA COMPLETATA!- TRAMA: Non era esattamente quello il lavoro dei suoi sogni, ma pur di guadagnare qualche spicciolo per mantenere la madre e i suoi fratelli, Niccolò aveva deciso di barcamenarsi in quell'avventura. La divisa era scomoda, la cami...