1. James

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《Sirius! Hai finito di preparare la tua valigia?》
Gli chiedo, urlando, mentre infilo il libro di Difesa contro le Arti Oscure e quello di Erbologia a casaccio nella valigia e ci salto sopra per chiuderla.
Sta letteralmente esplodendo, un pò come il mio cervello mentre cerco di ricordarmi tutte le cose che devo prendere.
Credo di essermi dimenticato qualcosa.
《Si, James, e tu?》
Mi si para davanti con la sua enorme valigia bordeaux ai piedi e un sorrisetto stampato sul volto.
I capelli mossi gli cadono disordinatamente sulla faccia, sono così lunghi che gli toccano quasi le spalle, ma sono sempre più ordinati dei miei ricci ribelli, soprattutto oggi, perchè non ho avuto tempo nemmeno per pettinarli.
Forse è quello che mi stavo dimenticando.
《Sai che puoi usare la magia per chiuderla, vero?》 Mi chiede, indicando con un cenno del capo la mia valigia, senza smettere di sorridere.
Deve essere davvero felice di ritornare ad Hogwarts e rivedere tutti, qualcuno in particolar modo.
《Si, lo so, ma nella foga ci ho infilato dentro anche la bacchetta, e non sono in grado di eseguire magie senza di essa, quindi devo fare tutto alla maniera babbana.》
Finalmente riesco a chiuderla.
《Se sei pronto andiamo al binario! Non vorrei arrivare in ritardo e rimanere chiuso fuori!》
Prendo il manico della valigia, a cui attacco la gabbia del mio gufo.
《Siamo in anticipo, ma se ti fa sentire meglio possiamo andare subito. Al mio tre ci smaterializziamo. Uno...》
《No! Aspetta!》
《Che cosa hai dimenticato questa volta?》 Mi chiede, ridacchiando tra sè e sè, mascherando maldestramente l'emozione di ritornare a scuola.
Lo stringo in un forte abbraccio.
《Per la barba di Merlino, James, che cosa ho fatto per meritarsi questo?!》
《Niente, sono solo felice che tu abbia passato l'estate qui con me.》
Il ragazzo si passa una mano tra i capelli, sorridendo leggermente.
《Non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi ospitato, James. Sei meglio della mia famiglia. Anzi, sei la mia famiglia.》
Faccio spallucce e sorrido in modo innocente.
《Stiamo parlando di me, in fin dei conti.》
Sirius mi tira una pacca sulla spalla.
《Smettila di tirartela, sai che qui lo posso fare solo io!》
《Mi scusi, signore. Possiamo andare ora?》
《Si!》 Esclama, stringendo il manico della valigia fino a far diventare le nocche bianche.
《Uno... due... tre!》

Mamma, per favore, smettila, mi metti in imbarazzo!》
Mi lamento, cercando di coprirsi la faccia.
Come al solito mi vuole fare una foto per commemorare l'inizio del nuovo anno scolastico.
Devo ammettere anche io che questo è più importante di altri, perchè è il mio primo anno ad Hogwarts, e una fotografia commemorativa mi sembra dovuta, ma non mille!
Sono davvero elettrizzato di essere qui, al famoso Binario Nove e Tre Quarti. Tra poco prenderò l'Hogwarts Express, conoscerò dei nuovi compagni che potranno persino diventare amici per il resto della mia vita.
Mamma e papà si sono incontrati ad Hogwarts, e si sono innamorati sedendosi l'uno accanto all'altra durante le lezioni di pozioni. Bleah. La paura però inizia a farsi sentire.
《È meglio che io vada.》 Dico, cercando di nascondere l'ansia da primo giorno con un sorriso fiero.
《Va bene, tesoro, buona fortuna.》 Mi dice mio padre, sorridendo con uno sguardo fiero.
Adoro quando lo fa, mi sento grande.
《Vieni a darci un bacio!》 Esclama mia mamma.
Ecco, ora mi sento un bambino.
《Uno solo!》
Do un bacio ad entrambi e poi corro verso la porta di uno dei vagoni.
Faccio cenno ai miei genitori che si trovano al di fuori del treno e vado alla ricerca di uno scompartimento che non sia vuoto, dato che voglio fare conoscenza.
Ne trovo uno, in cui c'è un ragazzo dai capelli neri e l'aspetto un pò triste, che guarda fuori dalla finestra con un'espressione turbata.
《Ehi, posso sedermi?》
Gli chiedo, con tutto il coraggio che ho in corpo.
Noto che fa un piccolo salto dalla paura, dato che era così immerso nei suoi pensieri che non mi ha nemmeno notato, per poi voltarsi nella mia direzione e annuire
Certo, siediti pure.》
Mi siedo davanti a lui.
《James, piacere.》
Mi porge la mano in modo elegante, deve essere un ragazzo di buona famiglia, si vede anche da come è vestito.
《Sirius.》
《È il tuo primo anno?》
《Si, anche il tuo?》
《Si! In che casa pensi di finire?》
《Quasi tutta la mia famiglia è Serpeverde. Diciamo che se finisco in un'altra casa è un pò un problema, anche se sono sempre stato la pecora nera della famiglia. Tu?》
Penso che sia turbato proprio per questo motivo, ha paura di non essere Serpeverde, ma allo stesso tempo sembra non volerlo essere.
Buffe le dinamiche familiari di certe famiglie nobili.
《I miei genitori sostengono che io sono un vero Grifondoro!
Sentiamo dei passi avvicinarsi al nostro scompartimento, e un ragazzino abbastanza alto e magro, con delle grosse cicatrici rosse sul volto, si affaccia.
《C-ciao, scusatemi, non è che potrei sedermi anche io qui con voi?》
《Certo! Io sono James, piacere!》
Gli tendo la mano, proprio come Sirous ha fatto prima con me, e lui me la scuote.
《Remus.》
Sirius.》
《Scusatemi, posso prendere anche io un posto? Tutto il resto del treno è pieno!》 Ci chiede un ragazzo paffutello dall'aria simpatica, che trema come una foglia.
《Ovvio.》
Grazie mille.  Io sono Peter.》

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora