《Fa silenzio, James, o ci sentirà.》 Sussurra qualcuno.
《Mmmm?》 Mugugno, mezzo addormentato, e mi giro nel letto.
Sento qualcosa cadere, e qualcuno imprecare.
La porta si apre.
《Dorme ancora?》 È una voce femminile.
《Si.》
La porta si chiude.
《Chi lo sveglia?》
《Vado io.》
Sempre la voce femminile.
Sento qualcuno sedersi sul mio letto e la ragazza mi posa un bacio sulla guancia.
《Sveglia...》
Apro lentamente gli occhi e sbadiglio.
《Marlene?》
《Buon compleanno!》 Urlano i miei amici tutti in coro.
3 Novembre.
+18
Marlene mi bacia sulle labbra e ricambio.
《Mai ci fu risveglio più dolce.》 Le sussurro all'orecchio, facendola ridere, poi le scosto i capelli dietro all'orecchio, guardando il piercing che abbiamo fatto due notti fa, uguale al mio.
《Grazie a tutti, ragazzi.》 Noto che anche Lily è nella stanza. 《E ovviamente anche a voi ragazze.》
Lily si siede sul letto di James, accanto al mio, seguita dal suo ragazzo e da Peter, mentre Remus si siede accanto a Marlene.
《Volete assassinarmi o c'é un altro motivo per cui vi siete disposti in cerchio come una setta?》
James scoppia a ridere.
《È giunto il momento dei regali!》
《Davvero?》
Gli altri anni mi avevano regalato delle sciocchezze, ma i pacchi che tirano fuori da sotto il letto di James sono grandi per essere stupidate.
《Non dovevate...》
《E invece si. Innanzitutto perché sei nostro amico. Migliore amico. E poi perchè sei il primo a compiere i 18!》 Spiega Remus con la sua solita parlantina. Si deve essere giá fatto il suo bagno svegliante.
《Prima vado io!》 Peter mi porge il suo pacchetto dorato. 《Quest'estate ero in giro con mia mamma a Diagon Alley e quando l'ho visto ho pensato subito a quanto fosse una cosa da te. Spero che ti piaccia.》
《Non preoccuparti, Pet, anche se non mi dovesse piacere non te lo direi mai.》
Il ragazzo ride e io apro il pacchetto.
All'interno ci sono un anello a forma di teschio e una catena da attaccare ai pantaloni.
《Wow, Peter! È davvero bello, grazie mille!》 Mi infilo l'anello al dito medio della mano sinistra e mi sporgo in avanti per abbracciarlo velocemente, ma lui mi stringe in un abbraccio soffocante.
《È stato un piacere e sono felice che ti piaccia.》
《Ora faccio io.》 Lily mi porge una busta e io la afferro.
Con il suo corsivo perfetto mi ga scritto di lato gli auguri.
Apro la busta facendo attenzione a non danneggiare la scritta ed estraggo il biglietto.
《Leggi ad alta voce!》 Mi intima Remus.
《Okay... dice "Caro Sirius, James mi ha detto che vorresti farti un tatuaggio magico, ma che, nonostante le tue ricerche, tu non ci sia ancora riuscito. Per fortuna conosci me, e io sono davvero brillante" - wow, davvero modesta - "infatti conosco un incantesimo che fa proprio al caso tuo. Quindi, se non hai troppa paura, posso garti questo tatuaggio."》 La guardo. 《Sei seria?》
《Serissima.》
《Lo voglio. Quanto ci metti?》
Lily ride.
《Lo vuoi subito? Ci metto poco, devo solo pronunciare qualche parole.》
《Si, lo voglio ora. Una luna sulla spalla che segua le fasi lunari, grazie.》
Guardo Remus, che arrossisce leggermente e mi sorride, mimandomi un "sei ossessionato da me?".
Io annuisco e gli mando un bacio scherzoso.
Lily intanto sussurra tra sè e sè delle parole in latino, ficcando la bacchetta nella carne sulla parte alta del braccio.
Sento una forte scossa attraversarmi quella zona e gemo di dolore, poi lei mi sorride.
《Fatto, ed è perfetto!》
Dato che indosso solo la canottiera lo vedo senza problemi.
《Aw, grazie Lily, è perfetto davvero!》
《Basta elogiare Lily, ora tocca a me!》 James mi passa una scatola quadrata, che io apro.
Estraggo un pezzo di metallo arrugginito.
《È uno scherzo, James?》
Il ragazzo si porta la faccia tra le mani.
《Sarai bello, ma tanto, tanto stupido. Ho cercato in lungo e in largo, sono andato in posti babbani per te e tu non riconosci il pezzo mancante per finire la tua moto?》
《Oh. Mio. Dio. È davvero questo?》
James annuisce.
《Si, mi sono impegnato da morire. È stato difficilissimo trovarlo!》
Mi getto su di lui e lo abbraccio.
《Cazzo, ho una moto funzionante con questo!》
James mi stringe e poi mi lascia andare.
《Prego. Lo so che mi ami. Anche io ti amo.》
《Grazie, e si, ci amiamo tantissimo.》
Remus mi porge un regalo rettangolare, ovviamente sarà un libro.
《Smettetela di fare gli scemi e apri questo regalo.》
Lo afferro e lo rigiro più volte tra le mani.
《Che cosa sarà mai? Una barca?》
《Piantala e aprilo!》 Remus mi tira uno schiaffo sulla coscia, facendomi ridere.
Scarto il regalo e leggo il titolo ad alta voce.
《"Studio per gli apoassionati di Rune Antiche: come mutano significato in base alla parte del corpo su cui vengono impresse." Aspetta... è un libro sulle Rune-tatuaggi?》
《Esatto. Devi sapere che si tatui la parola famiglia sul petto vuol dire una cosa, se la tatui sulla schiena ne significa un'altra.》
Gli sorrido.
《Hai per caso letto i miei appunti sui tatuaggi che vorrei farmi?》
《Si. E per fortuna l'ho fatto! Hai sbagliato a scrivere "famiglia", hai scritto "fungo", e soltanto dopo un'attenta riflessione ho capito cosa realmente intendevi.》
《Ah. Grazie per avermi salvato la pelle. Letteralmente.》
《Prego.》
Mi sporgo verso di lui e lo abbraccio forte.
《Beh, Marlene, rimani tu.》
Lei mi sorride.
《Chi ti dice che io ti abbia fatto un regalo?》
《Me lo dice il buonsenso.》
《Che tu non hai.》 Aggiunge James, facendo ridere tutti, tranne me.
《Per una volta però ha ragione.》 Dice Marlene, che si china ed estrae da sotto il mio letto un grande involucro.
《Come hai fatto a mettere una cosa così grande sotto al mio letto senza che io me me accorgessi?》
《Dormi come un sasso.》 Mi risponde Peter.
Marl mi posa il regalo in grembo e io inizio a scartarlo.
Deve essere una cosa fragile o importante, dato che è avvolta in mille strati di carta.
Inizio a liberarmi di questi strati e l'oggetto assume sempre di più una forma nota.
《È una... scopa?》
《Hai occhio.》
Le sorrido e scarto più velocemente, fino a quando non la libero da tutti gli incarti.
É una scopa che non ho mai visto prima, é laccata completamente di nero, con i manici dorati. A lato c'è scritto il mio nome in filamenti d'oro.
《Cazzo, Marlene, quanto ti è costata una cosa del genere?!》
《Non importa. Ti piace? Sapevo che ti serviva una scopa nuova dato che quella che hai è quella che i tuoi genitori ti hanno regalato al primo anno.》
《É bellissima. Davvero, molto meglio. Grazie.》 La bacio, ma sobbalzo quando suona la sveglia.
Veniamo sempre interrotti, è incredibile.
Lily, James, Peter e Remus si alzano tutti nello stesso momento.
《Sirius, vestiti, noi andiamo giù a fare colazione.》 Mi dice James, facendomi un occhiolino.
《Non mi aspettate?》
Remus scuote la testa e si porta una mano in fronte, esasperato.
《Non ho più intenzione di sprecare il mio fiato per dirgli ciò che è ovvio, scusate.》
Se ne va, seguito dagli altri, che ridono di me.
Guardo Marlene confuso, poi capisco.
《Ah, capito. Tu sei qui e siamo soli.》
Lei annuisce, mentre la prendo tra le braccia e ci baciamo.
《Mi sei mancata.》 Le sussurro all'orecchio.
《Ci vediamo ogni giorno.》 Mi dice ridendo sommessamente, prendendo il mio volto tra le mani e guardandomi con amore.
Il suo sguardo mi riempie di gioia.
Sono felice di avere lei e i miei amici, vorrei non finisse mai.
《Non intendo in quel senso. Intendo che non possiamo mai passare del tempo soli...》 le bacio il collo 《...fare le nostre cose...》 scendo leggermente con le labbra 《... e non facciamo l'amore da tre mesi.》 Le mie labbra vengono interrotte dalla camicetta che indossa e non posso fare altro che gemere dalla frustrazione.
Lei mi sorride, baciandomi la fronte.
《Lo so, non è facile averti a portata di mano e non poterti stringere, ma dobbiamo resistere fino alle vacanze di Natale.》
Scoppio a ridere, mentre scuoto la testa.
《Troppo, troppo tempo.》
Faccio scorrere la mano destra lungo il suo collo perlaceo e la bacio, ma lei si allontana, alzandosi dal letto.
《Vestiti e andiamo a fare colazione, rockstar.》
《Rockstar?》
Lei indica il mio armadio aperto, contenente solo vestiti neri, a parte i vari indumenti della divisa.
《Lo accetto.》
Prendo le cose che mi servono ed inizio a cambiarmi, mentre Marlene si appoggia al muro, guardando il soffitto.
《Mi hai già visto nudo. Puoi guardare, lo sai.》
Lei scuote la testa, sorridendo e mordendosi le labbra.
《Non posso, devo trattenermi.》
Mi infilo le mutande nuove e cammino fino ad arrivare davanti a lei, consapevole del mio aspetto.
Inarco un sopracciglio, faccio un sorrisetto, mi mordo le labbra e poso una mano al muro, accanto alla sua testa.
Lei alza gli occhi al cielo, ma non può fare a meno di sorridere.
Mi porta una mano sulla guancia sinistra e si avvicina, quindi mi sporgo in avanti per baciarla.
《Cambiati e non fare lo scemo.》 Mi sussurra, per poi sgusciare sotto le mie braccia ed andare a sedersi sul mio letto.
Mi mordo le labbra e mi volto verso di lei.
《Come fai a resistere a questo?!》
Mi auto-indico.
Lei scuote la testa.
《Non ne ho idea. Grande forza di volontà, immagino.》
Ridacchio mentre prendo la camicia bianca e me la infilo, poi metto i pantaloni e la infilo dentro.
《Hai visto la cravatta?》 La cerco tra le cose sulla mia scrivania e tra le carte dei pacchetti regalo.
《No.》 Alza le coperte e il cuscino, poi guarda sotto al letto.
《Vuol dire che ne farò a meno.》
《Noo! Quando la metti ti dá un'aria seria e sexy.》
La guardo sorridendo.
《Davvero?》
Annuisce con un sorriso soddisfatto.
Apro la cartella e la trovo tra le cianfrusaglie, quindi me la metto, guardandomi allo specchio.
《Andiamo?》
Lei si alza dal letto e agitando la bacchetta mette a posto le coperte.
《Un'ultima cosa.》
Si avvicina, si alza in punta di piedi e mi posa un bacio dolce sulle labbra.
Non faccio nemmeno a tempo a stringerla che si stacca e va ad aprire la porta, uscendo, e io la seguo.
Scendiamo fino alla Sala Grande, mano nella mano, e tutti i miei amici che incontro mi fanno gli auguri.
《Auguri Sirius!》 Mi dice una ragazza del quinto anno, arrotolandosi una ciocca di capelli attorno al dito. 《Come va?》
Sento Marlene accanto a me irrigidirsi e non posso fare a meno di sorridere, amo quando é gelosa.
《Va tutto bene, grazie per gli auguri!》
Faccio per proseguire, ma mi ferma.
《Magari potrei offrirti una Burrobirra come regalo la prossima volta che andiamo ad Hogsmeade.》
Le sorrido, questa è una classica richiesta che ricevo giornalmente.
《Grazie mille, ma devo rifiutare.》 Porto la mia mano sulla vita di Marlene. 《Sarò occupato ad offrirla già a lei.》
Insieme andiamo a sederci accanto agli altri, senza ulteriori indugi.
《Marl, tutto okay?》 Chiede Lily.
《Si, a parte che le persone continuano a dimenticarsi che Sirius sta con me.》
《Non se lo dimenticano, se me fregano e basta.》 Dice James, mentre mastia i suoi cereali.
《James, non con la bocca aperta!》 Lo resarguisce Lily.
《Ci sto lavorando, ma non è facile cambiare abitudini!》
Ridiamo tutti quanti.
《Marl, non so se ti possa consolare, ma lo stesso lo fanno con te i ragazzi, ti volano attorno come mosche.》 Fa notare Remus.
Annuisco.
《Vero. E mi irrita.》
Stringo il coltello nel pugno e lo punto contro Remus, facendo ridere i miei amici.
Sento un leggero tocco sulla schiena, quindi mi volto.
《Ehi.》
È Regulus, mi sento sbiancare.
《Ciao Reg.》
《Non dovrei parlarti dopo quello che è successo alla partita, ma... tanto auguri.》
E così come è arrivato, se ne va.
《Grazie!》 Urlo, sperando che mi senta.《Queste scale mi uccidono ogni volta.》 Dice Peter, sudando copiosamente e annaspando.
《Non dirlo a me.》 Dice James, che si appoggia alla porta.
《Tanta strada per una lezione così inutile.》 Sbuffa Lily.
《Non capisco perchè Divinazioni non vi piaccia, è una materia così misteriosa!》 Dice Remus con il suo solito fare da secchione, ma questa volta è ironico.
La porta dell'aula di apre e la professoressa Cooman ci fa entrare.
Mi siedo tra Marlene e Remus, mentre la professoressa posa su ciascun tavolo le sue sfere magiche da allucinata.
《Quest'anno affronterete dei duri esami, e una parte importante é quella di saper leggere il vistro futuro cin dei tarocchi, con la sfera di cristallo o con il thè! Oggi inizieremo con la sfera di cristallo, quindi passerò ai vostri tavoli e valuterò le vostre capacità.
《Oh, no, ci valuta? Farò schifo.》 Sussurro ai miei amici.
《Se vuoi posso suggerirti, ma penso che se me accorgerebbe.》 Mi sussurra Remus di rimando.
La professoressa inizia a fare il suo giro di controllo, mentre io provo a vedere qualcosa nella sfera.
《Non si fà così!》 Remus mi dimostra come lo fa lui, ma non ci riuscirò di sicuro.
《Eccomi qui, signor Lupin, inizi lei per favore.》
Remus posa le sue lunghe dita sulla sfera e inizia a fare movimenti strani, quindi io guardo Marlene allibito.
La professoressa sembra apprezzare questo metodo da palpatore di sfere professionista.
Nella sfera si crea una nube bianca e Remus la osserva.
《Vedo... una luna piena... ma è tutto confuso.》
La palla torna trasparente come al solito.
《Oh, peccato, signor Lupin, peró ha saputo dimostrare di riuscire a fare qualcosa. Ora vediamo il signor Black.》
Sbuffo e porto le mani sulla sfera.
Il vetro, i cristallo, che ne so, è caldo sotto le mie mani, ed è strano, prima era freddo.
Questo è il momento ideale per fare uno scherzo.
Chiudo gli occhi e modulo la mia voce in modo da farla uscire bassa e rauca.
《Pericolo! La nostra vita... è in grave pericolo! Stanno... stanno arrivando! Prepara-》 smetto di parlare e sbarro gli occhi, enettendo un gemito.
La sfera di cristallo viene tolta dalle mie mani.
《Signor Black, non siamo qui ler scherzare! Se avesse prestati attenzione anche ad una sola lezione avrebbe saputo almeno come simulare un vero richiamo profetico.》
Le sorrido.
《Io ci ho provato.》
Tutta l'aula scoppia a ridere, con disappunto della professoressa.
《Signorina McKinnon, per favore, faccia qualcosa di concreto, almeno lei.》
Concreto. Buffo che proprio lei usi questo termine.
Posa la palla di cristallo tra le mani di Marlene, e subito si crea una foschia nera al suo interno.
Strano, di solito è bianca.
《Fermi! Stiamo assistendo a qualcosa di speciale!》 Esclama la professoressa, mentre Marlene guarda la sfera.
I suoi occhi sono vitrei, e mi allontano leggermente dato che mi inquieta.
《Non c'è più tempo.》
La professoressa si sistema gli occhiali.
《Per cosa?》
《Non devi indugiare.》 La voce di Marlene é piena di odio, fa paura, mette i brividi. 《Devi farlo.》
《Cosa devo fare?》 Chiede la professoressa, cercando invano di stabilire un contatto.
《Tu farai come dico io! Tu farai sempre ciò che ti dirò, o ucciderò te e i tuoi figli!》
Marlene continua nel suo discorso.
《Non capisci minimamente l'entità del mio potere, nemmeno Silente lo capisce, ma arriverà il giorno in cui lo ucciderò, e allora, in quel momento, tutti capiranno chi è il mago più potente ad aver camminato su questa terra. Ma se tu non comprendi, non sei degno di stare qui in mia presenza.》 Fa un lungo respiro. 《Avada k-》
Marlene lascia cadere la sfera a terra, frantumandola in mille pezzi, che schizzano ovunque.
La professoressa Cooman la stringe tra le braccia.
《Signor Lupin, vada a chiamare Silente, subito!》
Remus si alza e sfreccia fuori.
A Marlene esce il sangue dal naso e non riesce a tenere gli occhi aperti.
《Signorina McKinnon? Mi sente? Sta bene?》
《Mi sento debole.》 Sussurra leggermente.
《Ci credo, è appena entrata in contatto con il Signore Oscuro.》
Mary si alza dal suo posto.
《Professoressa, vuol dire che Lui sta arrivando?》
Lei scuote il capo.
《No, penso che sia stata una semplice sfortunata coincidenza. Momento sbagliato, ecco tutto. Non si sa mai quando e come l'occhio profetico comparirà, e nemmeno su chi. Probabilmente ha percepito il potere della signorina McKinnon, che deve essere simile a quello di-》
Viene interrotta.
《Di Voldemort.》 È Silente. 《Penso che le sue supposizioni siano corrette, ahimè, ma per verificarlo ho bisogno che Marlene, Sirius, Remus, Lily, James, Peter e Mary mi seguano nel mio ufficio.》
... andiamo bene.
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Giuro solennemente di non avere buone intenzioni
FanfictionLa storia è stata iniziata sul profilo @gattabuia ma ho avuto dei problemi e non posso più accedervi, quindi la storia verrà pubblicata qui. Rispetto all'originale correggerò eventuali errori e cercherò di rendere la storia più interessante e linea...