15. Lo scherzo

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Lily
Io e Dorcas siamo sedute nel bagno di Mirtilla Malcontenta, sto mescolando la pozione per cercare di renderla meno pastosa: é finita, ma se la consistenza è questa deve fare proprio schifo.
Marlene sta cercando di parlare a Mirtilla, che è chiusa nel suo bagno, mentre Mary ascolta la conversazione e ridacchia.
James è il primo dei ragazzi ad entrare nel bagno. Non appena mi vede mi sorride, si china e mi posa un leggero bacio sulla guancia.
Non riesco a fare a meno di sorridere anche io, é troppo carino quando fa così e non credevo di sentirmi così bene solo grazie a lui.
《Buonasera, ragazze. La Pozione Polisucco è pronta?》 Chiede.
《Prontissima.》
Sirius entra in bagno con uno zainetto in spalla, e lo lancia a terra, facendoci sobbalzare tutte e facendo scoppiare Mirtilla in lacrime.
《Chi è pronto a fare il culo a Mocciosus?!》
James si volta verso di lui e si battono il cinque, urlando insieme.
《Io sono pronto!》
Guardo Dorcas, che scuote la testa alzando gli occhi al cielo.
《Sono dei bambini.》 Mi sussurra all'orecchio.
Finalmente entrano in bagno anche Remus e Peter, che porta un vassoio con dei dolci. Quelli non gli mancano mai.
《Gli elfi mi hanno fatto dei dolci, quindi li ho portati per nutrire i cervelli dell'operazione. Non riuscirei di certo a mangiarli tutti io. Credo.》
Sirius si sporge e ne prende un cannoncino alla crema pasticcera.
《Non sarò io il cervello, ma anche io faccio la mia parte.》 E così se lo infila tutto in bocca.
《Marlene, Mary, venite, siamo pronti.》 Le chiamo e loro arrivano, quindi ci sediamo tutti in cerchio.
《Okay, datemi le vostre fialette con dentro i capelli e io verserò all'interno la Pozione, poi dovrete mescolarla e sarà pronta.》
James prende due fiale, la mia e la sua, ed inizio a riempirle facendo attenzione a non sporcare.
Passa la mia a Dorcas, poi inizia a mischiare la sua.
Lo stesso faccio con Marlene e Sirius.
Dorcas annusa la mia fialetta, mentre ripongo il mio calderone a terra.
《L'odore é schifoso.》
Annuisco leggermente.
《Mirtilla si è giá lamentata al riguardo, non ricordarmelo.》
Sirius alza la fialetta in aria.
《Direi di berla tutti insieme al mio tre. Uno... due... tre!》
Tutti e quattro beviamo la pozione, che è ancora più densa e schifosa di quanto potessi immaginare.  Sembra fango!
Mi viene da vomitare.
Mi alzo, correndo e tossendo verso il bagno.
Lo stesso fanno anche Marlene e James, mentre Sirius, con espressione nauseata, trova la forza di parlare.
《Il tacchino du mia madre era peggio.》
Peter scoppia a ridere, mentre sento un conato di vomito salirmi in gola.
Non arriva, fortunatamente, ma mi sento strana.
Mi guardo le mani, che stanno diventando più grosse e robuste, i miei capelli lunghi cambiano colore e si accorciano, mi sento diventare più alta.  O più alto, dato che non sono più Lily, ma Frank.
Esco dal gabinetto e guardo gli altri.
《Quanto sono brutto?》
La voce che esce però non é quella di Frank, ma è la mia, quindi tutti mi guardano allibiti e scoppiano a ridere.
《La Pozione ha funzionato, brava Lily!》 Dorcas inizia ad applaudire, quindi anche gli altri la imitano.
《Sarà anche riuscita a farla, ma poteva farla più buona, no? Faceva schifo, davvero.》 Sirius ha assunto le sembianze di Mitch Collins, un Serpeverde magro e slanciato, dai capelli biondo-rossi.
Non mi è mai stato troppo simpatico, perchè è molto arrogante, e questo rende lui e Sirius simili, e abbastanza amici.
《Peyton è altissima.》 Marlene esce dal bagno e scoppia a ridere quando vede che è piu alta di Peter e Mary.
Sirius si alza e si guarda attorno.
《Cavolo, anche Mitch. Vi vedo da una prospettiva diversa, é assurdo.》
James, o meglio, Truman fa capolino dal bagno.
《Ci sono. Scusate, mi stavo sentendo male.》
Renus apre la Mappa del Malandrino. 《Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.》 Fa scorrere un dito sulla pergamena e poi sorride. 《Bene! Il sonnifero ha funzionato, Peyton è giá a letto, Mitch e Truman sono in camera e si stanno sistemando, mentre Frank sta studiando. O forse si è addormentato sulla scrivania. Se vediamo che ci sono dei problemi con loro vi mandiamo Peter.》
Il ragazzo annuisce.
《Sempre presente! Basta che me lo dite e io parto.》
Guardo Peyton sorridendo.
《Andiamo?》
La ragazza mi risponde con la voce inconfondibilmente dolce di Marlene.
《Andiamo.》
Usciamo tutti e quattro dal bagno e ci dirigiamo verso i sotterranei.
Lungo la strada incontriamo Regulus, il fratello di Sirius, che si irrigidisce.
《Ehi Peyton, come va?》 Chiede, salutando con un cenno Marlene.
《Bene, Reg, e tu?》 Per un attimo si è dimenticata di cambiare un pò la sua voce, ma Regulus non sembra sospettare di nulla.
《Sono un pò nervoso per domani.》 Ammette il ragazzo, guardando noialtri con un leggero imbarazzo.
Sirius-Mitch lo guarda interessato.
《Come mai?》
Regulus gli sorride, sorpreso.
《Non l'hai ancora saputo? Io sono il nuovo cercatore dei Serpeverde. La partita è domani, in caso tu ti fossi dimenticato.》
Sirius aggrotta le sopracciglia, mentre James guarda Marlene e le tira una pacca sulla spalla.
《Ecco chi è!》
Regulus aggrotta le sopracciglia nello stesso modo di Sirius.
《Truman, ci siamo allenati insieme tipo due giorni fa.》
James annuisce.
《Certo, hai proprio ragione. Scusami, ho molte cose per la testa ultimamente.》
Regulus alza le spalle e torna a sorridere.  È davvero carino.
《Tranquillo, ti capisco. La cercatrice di Grifondoro, Marlene McKinnon, è davvero forte, quindi sono un pò spaventato. Sai che suo fratello è diventato un giocatore professionista? Scorre nel loro sangue.》
James annuisce.
《Ho sentito. Ma non preoccuparti, dai il meglio di te e vedrai che ce la farai.》
Non sapevo che James potesse essere così incoraggiante. Beh, si, è davvero un bravo capitano, ma non me l'aspettavo che fosse così anche con Regulus, l'avversario.
《Grazie, Truman!》
Camminando siamo giunti davanti alla Sala Comune.
《Sangue di drago.》 Regulus pronuncia per noi la parola d'ordine ed entriamo con lui.
《Allora ci vediamo in campo, Reg.》 Lo saluta James.
《Certo, Truman. Buonanotte a tutti.》
Ci saluta con un cenno e anche noi rispondiamo.
Non appena se n'è andato Marlene e James iniziano a farneticare riguardo al Quidditch.
《Ragazzi, basta! Dobbiamo andare. Jam- Truman, seguimi, Mitch, tu controlla che Severus rimanga con Peyton.》
Io e James ci separiamo dagli altri e ci incamminiamo nel dormitorio maschile di Serpeverde.
《Remus ha detto che la stanza di Severus è la settima.》
James annuisce.
《Questa è la quarta.》
Procediamo lentamente fino a quando non raggiungiamo la settima.
《Busso?》
James annuisce nuovamente e porto le nocche sul legno della porta. Busso.
《Si?》 È la sua voce, non potrei mai dimenticarla dopo tutto il tempo che abbiano trascorso insieme.
James adatta la sua voce affinché sia più baritonale.
《Severus, c'è Peyton Porter nella Sala Comune che ti sta cercando.》
Sentiamo dei passi, poi la porta si apre.
Il suo volto bianco, quasi grigiastro, incorniciato da capelli neri e lisci, sbuca dalla porta, corrucciato.
《Che cosa vuole?》
《Non lo so. Ti conviene andare, sembra importante.》
Il ragazzo annuisce.
《Vado.》 Si chiude la porta alle spalle e percorre il corridoio, per poi andare nella Sala Comune.
James apre la porta ed entriamo nella stanza vuota.
《Stai alla porta, James, controlla se arriva, io cerco il diario.》
James fa come gli dico, mentre io cerco il quaderno sulla scrivania, nella sua valigia, nel suo armadio, poi apro il suo comodino ma non c'è niente da fare, non lo trovo.
Mi inginocchio e sbircio sotto il suo letto, dove c'è una piccola cassetta di legno.
La prendo e provo ad aprirla.
《È chiusa. Alohomora.》
Si apre con un cigolio, ma è vuota.
《Come mai era chiusa se è vuota?》 Chiede James.
《Giusta osservazione. Significa che non deve essere davvero vuota, revelio!》
Come se avessi tolto un velo invisibile, il quaderno appare.
《Wow, Lily, avevi ragione.》
Prendo il diario e me lo infilo nella divisa.
《Andiamo?》Mi chiede James sorridendo. 《Questo posto mi mette i brividi, sa troppo di Severus.》
《Si, andiamo.》
《Quando non avrò più l'aspetto di Frank ti bacerò.》
Gli sorrido.
《Affare fatto.》
Chiudo la cassetta e la rimetto a posto, poi mi alzo e ce ne andiamo, cercando di non destare troppo sospetto.

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora