31. Marlene

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Questo capitolo ha subito molte modifiche rispetto all'originale.

Questa é la sera in cui tutti gli studenti tornano ad Hogwarts.
Io e gli altri li stiamo aspettando proprio subito dopo l'ingresso, sperando di vederli nella fiumana di gente.
《Peter!》 Esclama Sirius, balzando verso l'amico e stringendolo in un forte abbraccio.
Remus e James fanno lo stesso, per poi prendergli le valigie per aiutarlo.
《Come hai passato le vacanze?》
《Non male. Avrei preferito stare con voi, ovvio, ma almeno mia mamma mi ha fatto tutti i miei dolci preferiti...》
《Ma non eri a dieta?》
《Si, ma non posso dire di no alla mamma!》
Mi guardo attorno e mi rendo conto di aver perso Lily.
Emmeline ha trovato delle sue compagne, quindi mi abbraccia, mi saluta e se ne va con loro.
《Ci vediamo presto!》
《Ci puoi scommettere.》 Le sorrido, poi mi alzo in punta di piedi alla ricerca della chioma rossa di Lily. O anche quella ricciola di Dorcas é un'opzione.
Niente da fare, sono troppo bassa, e ora ho perso anche i ragazzi.
Sarà meglio che torni nella Sala Comune, almeno sono sicura che prima o poi si troveranno lì.
《Lene, apettami!》
Lene.
Una sola persona mi chiama così... Regulus.
Non faccio nemmeno tempo a voltarmi che il ragazzo è già accanto a me, con i capelli scompigliati e un debole sorriso sul volto.
《Ciao Regulus, come va?》
Lui alza le spalle, ma noto che le sue labbra tremano leggermente.
《Come al solito. Quindi un po' malino...》
《Come mai?》
Regulus si guarda attorno e poi mi fa segno di seguirlo in cortile, quindi lo seguo ed esco con lui, suscitando sussurri tra le ragazze delle altre Case.
《Ho sentito che non siete riusciti a fermarlo. Io... mi dispiace avervi messo in un pericolo inutile.》 Mi sussurra, afferrandomi un polso e portandomi ad una panchina, la stessa su cui Sirius mi ha chiesto di diventare la sua ragazza.
Quando ci sediamo lascia andare il mio polso e si strofina i palmi delle mani sugli occhi, gemendo leggermente.
《Non devi essere dispiaciuto, Reg. Tu hai provato a fermarlo, ed è stata la cosa giusta da fare. Poi noi non ci siamo riusciti, ma gli abbiamo fatto vedere che non scheriamo.》
Il ragazzo sospira.
《Grazie, Lene. Sei sempre così... gentile, e io proprio non me lo merito. Mi dispiace che ti abbia fatto del male.》
Solleva la sua mano, che trema, e la posa sulla mia, cercando di confortarmi.
Io gliela stringo leggermente, infilando le dita tra le sue.
《Non preoccuparti. Ho sentito una fitta di dolore e poi sono svenuta.》 Mi lascio scappare una risatina, e anche lui prova a ridere, ma non mi sembra molto convinto.
Vengo scossa da un brivido di freddo, dato che indosso solo la mia felpa di Grifondoro ed è Gennaio.
《Hai freddo? Scusa, sono io che ti ho portata qui fuori. Tieni.》 Si sfila la giacca e me la porge.
《No, tranquillo! Posso resistere.》
Gli sorrido, ma lui rimane serio.
《Insisto.》
Con la scarsa illuminazione che c'è a quest'ora nel cortile mi sembra quasi minaccioso, quindi prendo la sua giacca e me la infilo, stringendomela addosso e sorridendogli leggermente.
Ha un odore acre di naftalina, non certo il profumo dell'ammorbidente dei Potter.
《Grazie.》
Mi sorride anche lui, e per la prima volta in tutta la serata mi sembra davvero felice.
《È un piacere. Tu come hai passato le vacanze? A parte... lo sai.》 Si infila le mani in tasca, stringendole al suo corpo per scaldarsi.
《Hai freddo, per caso?》 Gli chiedo beffarda.
《No, no! Non ho freddo, sto benissimo. Sudo, persino.》
Scoppiamo a ridere entrambi e hli abbraccio il fianco in modo da scaldarlo un po'.
《Grazie.》 I nostri sguardi si incrociano per un attimo, poi sorride al cielo.
Povero, povero Regulus.
《Tra Natale e Capodanno le vacanze sono state mortalmente tristi, eravamo tutti arrabbiati con Silente, ma abbiamo fatto una festa per l'ultimo dell'anno e abbiamo risollevato gli spiriti.》
《Sembra bello.》 Regulus fa una pausa e poi mi guarda. 《Silente sa di me?》
Scuoto il capo.
《Non gli abbiamo detto nulla.》
Lui annuisce.
《Bene. Non diteglielo, per favore.》
《Va bene.》
Regulus sospira un'altra volta.
《Forse è meglio che io vada. Non vorrei crearti problemi come l'ultima volta.》
Gli sorrido e mi stringo più forte a lui, e lo sento irrigidirsi.
《Sai cosa mi ha insegnato Sirius?》
《Cosa?》
《Vaffanculo alle opinioni degli altri.》
Regulus scoppia a ridere e torna a rilassarsi.
《Non male, molto Sirius. Vaffanculo alle opinioni degli altri!》 Lo urla, poi ridiamo insieme.
Passiamo un po' di tempo in silenzio, poi Regulus torna a guardarmi.
《Lene, tu sei una buona persona.》
《Lo s-》 mi interrompe scuotendo la testa.
《No, non lo sai. Tu sei l'unica che ha provato a capirmi veramente e non sai quanto sua importante per me. E non capisco perchè tu lo faccia. Sono... senza speranza.》
I suoi occhi luccicano e le lacrime minacciano di scorrere sulle sue guance.
Mi stacco dall'abbraccio e gli porto le mani sulle guance.
《Regulus, non sei senza speranza. Tu vali, e molto, indipendentemente da quello che gli altri dicono o pensano di te, o da come ti trattano.》
Le lacrime iniziano a scendere, bagnandomi le mani.
《Oh, Regulus...》 lo abbraccio e lui si stringe a me con forza.
《Marl, sei qui?》 È Sirius, che mi stava cercando, accompagnato dai ragazzi.
《Scusa.》 Mi sussurra Regulus, staccandosi dall'abbraccio.
《Non devi scusarti. Si, sono qui!》
Sirius e glu altri si avvicinano.
《Reg...》 Sirius guarda il fratello, che si asciuga le lacrime.
Regulus si alza.
《Io vado. Sirius, non arrabbiarti con Lene, siamo solo amici.》
《Lene?!》 Esclama Peter.
《Reg, questo non mi importa, mi importa che tu stia piangendo! Ti hanno fatto qualcosa?》
Sirius prova a posare una mano sulla spalla del fratello, che però si scosta e se ne va via velocemente.
Sirius lo guarda allontanarsi, poi si volta verso di me.
《Hai la sua giacca.》
《Oh, vero. Corri a dargliela e poi arrivo.》
Preoccupato, annuisce.
Mi sfilo la giacca, entro nel castello e corro dietro a Regulus.
《Sirius, non ti voglio parlare, non si era capito?!》 Si volta con rabbia, ma il suo sguardo si addolcisce quando vede me. 《Oh, Lene, scusa.》
《Fa niente. Hai dimenticato la giacca.》 Gli sorrido debolmente e gliela porgo.
《Grazie. Di tutto.》 La prende e se la infila addosso. Mi sorride. 《Ha preso il tuo profumo.》
Gli sorrido anche io.
《Molto meglio, no?》
《Decisamente.》
Si avvicina e io lo abbraccio.
Il ragazzo mi porta una mano sulla guancia, guardandomi negli occhi, e sento le farfalle nello stomaco, dato che i suoi occhi sono così simili a quelli di Sirius.
Reg distoglie lo sguardo, scuotendo il capo.
《Vai da Sirius, ti starà aspettando.》
Le sue parole perdono subito significato, dato che non toglie la mano dalla mia guancia.
Gli prendo l'altra mano nella mia.
《Reg, sei hai bisogno di me, io ci sono. Sempre.》
Annuisce, sorridendo debolmente.
《Con questa gentilezza mi uccidi.》
Regulus si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia, così vicino alle mie labbra che quasi i lati si sfiorano.
Lui si allontana subito, arrossendo velocemente.
《Ci vediamo in giro.》
Gira sui tacchi e se ne va, quasi correndo.
《Va bene, ciao.》 Mi mordo le labbra.
È stato imbarazzante, si, ma non male.
《Marl!》 Mi volto, e trovo Sirius dall'altra parte del corridoio, che viene verso di me, e mi distrae subito da ciò che è appena successo. Non so neanche io come classificarlo.
《Ehi, Sir.》 Vado anche io verso di lui.
《Premessa: non sono arrabbiato. Non so cosa abbiate in ballo tu e Regulus, ma mi fa piacere che tu lo aiuti in qualche modo, dato che io non posso farlo. Non sono geloso. Cioè, non troppo.》
Gli sorrido e lo bacio.
Lo sento sorridere sulle mie labbra, porta una mano alla mia vita e mi stringe a sè.
Mi basta questo per chiarirmi subito le idee: Regulus è solo una persona che sto cercando di aiutare, gli abbracci sono normali, e il bacio che mi ha dato ed è andato leggermente fuori traiettoria era solo un modo per ringraziarmi.
La persona che voglio avere vicino è Sirius.
《Ti amo. Tantissimo.》Gli sussurro.
Sorride, e i ragazzi, dietro di lui, fanno dei rumori che ricordano il vomito.
《Anche io... Lene. Ma si può sapere come cavolo gli è venuto "Lene"?》
Peter ride.
《Hai ragione. Imbarazzante.》
Scommetto che in realtà Peter è geloso perchè lui non mi ha mai dato un soprannome diverso da quello che usano tutti, mentre Regulus si.
《Ragazzi, mi dispiace interrompere le vostre manfrine, ma dobbiamo riprenderci la Mappa. Assolutamente.》 Dice Remus, con determinazione. 《Non sapere dove fosse finita Marlene e non poterlo controllare mi irrita, mi fa sentire impotente. E poi l'ho fatta io! Chi è Silente per prendermela?》
《Hai ragione.》 Lo spalleggia James, mentre Sirius prende la mia mano nella sua. 《Ma come? Insomma, sarà nell'ufficio di Silente e super controllata!》
《Basta che io faccia qualcosa contro le regole e che mi porti nel suo ufficio per essere convocato.》 Suggerisce Sirius.
《Sir, è l'ultimo anno, non metterti nei guai così.》
《Peró mi fa sentire importante il fatto che tu sia pronto ad immolarti per me, Felpato.》 Gli dice Remus.
《Tutto per te, Lunastorta, lo sai. E poi Marl, anzi, Lene, lo sai che non mi interessa finire nei guai. Mi importa di più riprendere la Mappa, l'abbiamo fatta noi ed è nostra, lui non ha il diritto di prendercela.》
《Teoricamente si, è il preside.》 Dice Peter.
《Bla bla bla, non è rilevante.》 Lo scimmiotta James.
《E se chiedessi a Silente un colloquio per qualcosa di importante? Sapete che non può dirmi di no.》 Propongo.
《Cocca del preside.》 Mi prende in giro James.
《Beh, ha ragione. Così non ci mettiamo nei guai.》 Dice Remus.
《Ecco, mi sembrava strano che tu proponessi qualcosa contro le regole, mister prefetto.》
《Beh, Ramoso, per la Mappa farei di tutto, ma questa è un'opzione migliore.》
《Perfetto, allora prendo carta e penna e gli mando un gufo.》
《Ti accompagno.》 Mi sussurra Sirius.
《Va bene.》 Salgo velocemente in camera e prendo il necessario, poi io e Sirius ci dirigiamo verso la guferia.
《Reg sta bene?》 Mi chiede, interrompendo il silenzio.
《Devo essere sincera? No. È solo, spaventato e... non ha delle buone amicizie. Può uscirne? Si, ma non ci crede.》
Sirius annuisce.
《Grazie per avermelo detto. Il sergeto è ancora segreto?》
《Già.》
《Okay.》
《Mi dispiace dovertelo tenere segreto, ma ho giurato.》
《Marl, non importa. Se ti senti che sia la cosa giusta, allora va bene, mi fido di te.》
Ci penso un po', poi glielo dico.
《Mi ha baciata sulla guancia, ma nel farlo mi ha leggermente sfiorato il lato delle labbra.
Te lo dico perchè voglio essere sincera con te, e voglio che tu sappia che non ha importanza. Sei tu che hai importanza per me.》
Lui annuisce.
《Okay. Ora sono leggermente più geloso, ma ripeto che mi fido di te.》
Gli sorrido.
《Vieni qui.》
Mi fa un occhiolino.
《Subito! Come dire di no?》 Ride e mi bacia.
Quando il bacio finisce iniziamo a salire le scale della guferia.
《Cosa intendi dire a Silente?》 Mi chiede.
Deglutisco.
《Che Mocciosus è un Mangiamorte.》
《Coooosa? Sei seria?》
《No, tu sei Sirius.》 Uso la battuta di James, ma lui non ride, anzi, rimane a bocca aperta.
《Non che mi dispiaccia, ma... Silente potrebbe espellerlo, no?》
《O magari potrebbe aiutarlo. Potrebbe fargli capire che lui ha un posto nel mondi, e che può tirarsi fuori. Anzi, sono sicura che andrà così.》
Qualcosa fa click nella nebte di Sirius, lo vedo dai suoi occhi.
《Marlene,》 le sue mani tremano 《Regulus è un Mangiamorte, vero? È questo il segreto?》
Lo ha capito da solo.
《Te lo ha detto quella sera, al Lumaparty, per questo vi hanno visti insieme. E tu lo hai abbracciato per confortarlo, come fai sempre con tutti, e per questo pensavano che voi due foste assieme. Porca puttana, ecco come mai sapeva degli Horcrux e che Voldemort sarebbe venuto ad Hogwarts! Ma... lui ci sta aiutando! Per questo ce lo ha detto. E ci sta aiutandi grazie a te, solo perchè sei stata gentile con lui. Vero?》
La domanda non è una vera domanda, ha già capito tutto.
Non ha più senso nasconderglielo, non è più un segreto.
《Ha detto che ti saresti sentito colpevole per averlo lasciato solo. Non potevo dirtelo, nessuno dei due vuole che tu stia male.》
Sirius annuisce e si avvicina, abbracciandomi, cercando un mio contatto.
《Grazie per averlo aiutato. Non è solo, se ci sei tu. Sono stato così stupido ad arrabbiarmi per le cazzate che diceva Peter.》
《Fa niente, tanto so che mi ami.》
Gli sorrido e gli bacio la punta del naso.
《È vero. Così tanto che non so descriverlo.》
《Poeta mancato.》
Lui ride, poi diventa più serio.
《Marl, tra poci saremo insieme da due anni.》
《Si. E?》
《E non pensavo di essere un tipo da cose serie. Nonostante io sia Sirius.》 Ridacchia e mi prende la mano, stringendola forte.《Quindi ho pensato molto a noi due, e a cosa verrà dopo Hogwarts. E... voglio rimanere con te anche dopo.》
Gli sorrido.
《Anche io.》
Lui sospira di sollievo.
《Vebe. Pensavo che non avresti voluto un peso come me.》
《Non sei un peso!》
《Vengo da una brutta famiglia e sino senza testa sulle spalle. So cosa pensano di te i tuoi genitori e i tuoi fratelli.》
Alzo gli occhi al cielo.
《A loro basta che io sia felice, e tu mi rendi felice, quindi gli vai bene. Poi, tu non sei la tua famiglia. E in ultimo, per quanto riguarda la testa sulle spalle, ti assicuro che c'é ed è persino molto bella.》
Lui ride.
《E poi se entriamo nell'Ordine staremo insieme, no?》
Annuisce e mi stringe a sè.
《Vero.》
Mi separo da lui e inizio a scrivere la lettera a Silente, dicendo che gli devo parlare di una cosa importante, poi la consegno a Mickey.
《Fatto.》
《Perfetto. Un'ultima cosa.》
Annuisco e lo prendo per mano.
《Si?》
《Voglio trovarti un nomignolo anche io! Non è giusto che Regulus ce l'abbia e io no!》
Scoppio a ridere.
《Se ne trovi un che non faccia schifo, puoi chiamarmi pure così.》
《Lena?》
《Assolutamente no.》
《Cicciola? Piccola? Bimba?!》
《Sirius, per l'amor del cielo.》
Il ragazzo scoppia a ridere.
《Okay, ma pensavo che ti piacesse che ti chiamassi "piccola".》
Alzo le spalle.
《Se mi chiami così quando siamo soli è okay, ma quando siamo con gli altri è imbarazzante.》
《Capito. Okay. Idea.》
《Spara.》
《Black.》 Mi guarda mordendosi le labbra. 《Inteso come Mrs Black. Se non ti piace lo capisco. Non è nulla di serio.》
《Mi piace.》
《Davvero?》 Mi guarda stupito, non ci crede neanche lui.
《Certo.》 Cerco di essere tranquilla ma in realtà ho le farfalle nello stomaco.
Lui arrossisce, e non lo aveva mai fatto.
《Mar- Black, ti amo da morire. No  scherzo, morirei per te.》
Lo bacio.
《Anche io. Ma speriamo non succeda, okay?》
《Okay. Un mondo senza di te sarebbe davvero cupo. Il tuo sorriso lo illumina.》
Sento le mie guance andare a fuoco.
《Chi sei e cosa hai fatto a Sirius Black?》
Iniziamo a scendere le scale della guferia.
《Ti giuro che sono sempre io. Nessuno e all'altezza di ricoprire il mio ruolo.》
《Eccolo, è tornato come prima.》 Sirius ride e ci dirigiamo nella Sala Grande per la cena.
《Eccovi! Ce ne avete messo di tempo!》 Esclama Peter.
《Eravamo impegnati ad esplorare i nostri sentimenti. Anche se avrei preferito esplorare altro.》
James gli batte il pugno e ridono come scemi, mentre Remus scuote la testa.
《Ti odio.》
《No, Remus, mi ami. Impara la differenza.》
Mary arriva e si siede accanto a me.
《Marl, ho bisogno di un consiglio.》
《Dimmi.》
《Marcus mi ha scritto dalla Russia, dicendo che ha sbagluato e che quando torna vuole mettersi con me, e sono combattuta.》
《Dorcas lo sa?》
《No. Sono combattuta tra loro due. Marcus è così bello, è il ragazzo che ho sempre immaginati, ma è stronzo. Dorcas è... una ragazza.》
《Quindi mi stai dicendo che l'unico difetto di Dorcas è che è una ragazza, mentre per il resto è perfetta per te?》
《No, non l'ho detto.》
《Ma lo hai pensato.》
《...Si.》
《Dorcas. Marcus non è il ragazzo giusto per te, e fidati di me, lo conosco bene.》
《Grazie Marl, anche e sono ancora confusa. Ci penserò.》
《Non ferire Dorcas. Metti bene le cose in chiaro.》
Mary annuisce.
《Ci tengo a lei, non voglio farle del male.》
《Marcus ti ha ferita, in precedenza. Mi pare che la risposta al tuo dubbio sia abbastanza palese.》
La ragazza mi sorride, alzando gli occhi al cielo.
《So che hai ragione, ma tuo fratello è così bello.》
《Mary, anno nuovo, vita nuova. Lascia mio fratello in Russia.》
Mi guarda con determinazione.
《Hai ragione! Grazie mille.》
《Di nulla.》
《Dai ottimi consigli, lo sai?》

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora