Giuro solennemente di non avere buone intenzioni

33. Sirius

《Non ci possi credere che hai invitato Emmeline! Io ti odio! Mi hai rovinato la vita!》 Esclama Remus mentre scarta vestiti lanciandoli addosso a Sirius.
《Non essere tragico, io ti ho aiutato.》 Alzo gli occhi al cielo.
《Non essere tragico? NON ESSERE TRAGICO? TU SEI SEMPRE TRAGICO!》 Questa volta mi getta addosso il suo cuscino.
Adesso sta persino urlando.
《Quando capirai che ti volevo solo aiutare mi ringrazierai.》
James si porta una mano sulle labbra per non far vedere che sta ridendo, Peter invece nasconde la faccia nel cuscino.
《E VOI COSA AVETE DA RIDERE?》 Urla Remus impazzito.
James si morde le labbra e si sforza di parlare con un tono normale.
《Non c'è niente da ridere, hai ragione Rem. Sirius è stato proprio uno scemo.》
Alzo gli occhi al cielo, Remus sta per replicare con un "ecco!" o un "te l'avevo detto!", quando qualcuno bussa alla porta.
《Aspettate, Remus è in mutande!》 Esclama Peter, ma la persona entra comunque.
《Come se non avessi mai visto delle mutande!》 Esclama a sua volta Marlene, facendoci ridere tutti, tranne Remus che su copre con una coperta diventando rosso in viso.
《Esiste la privacy!》
《Esatto, infatti io sono qui per dirvi che vi si sente urlare persino dal dormitorio femminile.》
James, che si stava trattenendo, scoppia finalmente a ridere e si batte la mano sul petto, avendo difficoltà a respirare.
《Non ci credo!》 Dice Peter mentre gli vengono le lacrime agli occhi dal ridere e cade addosso a James.
Remus non ride, si porta una mano in viso e fa un respiro profondo.
《Grazie per avermelo detto, Marlene. Ora puoi andartene, così mi posso cambiare?》
《Certo. Ma ricordati che se hai bisogno di qualche consiglio sulle ragazze ci siamo io e Lily, okay?》
Come dire, sono molto meglio a dare consigli io sulle ragazze.
《Okay, ne parleremo. Ma dopo. Ora vai, per favore.》
Mando un bacio a Marl, che esce facendomi l'occhiolino.
《Che figura di merda!》 Esclama Remus, lasciandosi cadere sul letto.
Mi siedo accanto a lui.
《Capita a tutti, Lunastorta. Se vuoi fare colpo però devi fidarti dei miei di consigli. Ci so fare.》
Remus mi guarda con occhi stanchi e disperati.
《Sai cosa? Sono all'ultima spiaggia, quindi spara.》
《Davvero?》 Lui alza gli occhi al cielo e fa per parlare, ma lo fermo con un cenno della mano. 《No, non rispondere.》 Mi alzo dal letto e inizio ad elencare sulle dita.
《Primo, falle dei complimenti. Secondo, falla sentire desiderata.》
《Il problema è come?!》
《Facile! Continua ad includerla nei discorsi, chiedile la sua opinione e cose che sai che le interessano, offrile da bere o da mangiare. Portala dove vuole lei. Oh, quando camminate l'uno di fianco all'altra sfiorale la mano!》
《Facile a dirsi...》
《Rem, se credi in te stesso ce la puoi fare.》
《Problema, io non credo in me stesso!》
Peter scuote la testa.
《Rem, sei il ragazzo più intelligente che io conosca.》
《E il più gentile.》 Aggiunge James.
《Vero. E anche quello più apprezzato tra di noi in generale. I genitori di Marlene ti amano, i professori ti amano, le ragazze ti adorano. L'unico che non lo vede sei tu!》
Lui fa un sorrisino.
《Non è vero che le ragazze mi adorano.》
《Per la barba di Merlino, sei alto, sei quasi biondo, hai gli occhi azzurri, e hai delle cicatrici sexy. Devo continuare?》
Remus chiude gli occhi ed annuisce, sorridendo come un pesce lesso.
《Se continui non mi dispiace.》
《Le ragazze cercano sempre un tipo intelligente. Tranne Marlene, ma è l'eccezione che conferma la regola.》 Dice James.
Remus scoppia a ridere.
《Allora anche Lily è un'eccezione.》
Ridiamo tutti in coro, tranne James, che ci guarda facendo finta di essere ferito.
《È quasi ora di andare, vestiti Rem.》 Dice Peter, controllando l'orologio.
Io apro il mio cassetto e prendo dei soldi e il disegno del tatuaggio che voglio farmi fare.
《Cosa vuoi comprare?》 Mi chiede James.
《Voglio farmi un nuovo tatuaggio. E poi voglio comprare delle caramelle a Marlene.》
《Che smielato.》 Dice Peter guardandomi e ridacchiando. 《L'hai capita? Smielato! Mielandia!》
Scuoto il capo.
《Si, l'ho capita. Non faceva ridere.》
James e Remus invece ridono.
《Ignora pure le mie battute, Sirius, almeno loro le apprezzano.》
《Sono pronto!》 Remus indossa una felpa blu sotto la sua giacca bomber gialla, e dei blue jeans.
《Non male, hai stile.》 Gli dice James, battendogli la mano sulla spalla.
《Grazie. Anche io comprerò le caramelle ad Emmeline, mi sa.》
《Bravo, imita le mie buone idee.》
Mi infilo la giacca nera ed esco, gli altri mi seguono.
Andiamo nella Sala Comune, dove troviamo le ragazze, poi scendiamo in cortile, dove ci sta aspettando la McGranitt.
《Io aspetto Emmeline. Da solo.》 Ci dice Remus, agitato.
《Buona fortuna Rem!》 Esclama Marlene, dandogli un veloce abbraccio.
《Grazie.》
《Ce la puoi fare. Spacca tutto!》 Dice James, ricevendo un'occhiataccia da parte della McGranitt. 《Non letteralmente, ovvio. Antiletteralmente.》
《Si dice "metaforicamente".》 Lo corregge Lily.
《Senza di te non ci sarei mai arrivato.》 Le sorride James, per poi appoggiare il braccio sulle spalle della ragazza e stringendola a sè.
Remus ci saluta con la mano e poi ci fa segno di andarcene, quindi iniziamo ad incamminarci.
Lily e James stanno camminando davanti al gruppo mano nella mano, bisbigliandosi cose romantiche, oppure Lily sta semplicemente ripetendo le lezioni di oggi, tanto Ramoso la guarderebbe in quel modo anche se gli stesse dicendo la lista della spesa.
Potrei andare a sbaciucchiarmi Marlene, ma non voglio lasciare Peter da solo, quindi cammino di fianco a lui.
《Hai intenzione di comprare qualcosa oggi?》 Gli chiedo per iniziare un discorso.
《In effetti si, devo cercare un regalo per Lily. Tra poco sarà il suo compleanno, e dobbiamo anche aiutare James.》
《Cazzo, me l'ero totalmente dimenticato. Non ho portato abbastanza soldi per prenderle qualcosa.》
《Se vuoi possiamo prenderle qualcosa insieme e lo dividiamo. Mi dai i soldi quando torniamo, o quando vuoi.》
Annuisco.
《Grazie mille, Pete, mi salvi, così.》
Lui mi sorride con il suo sguardo dolce.
《Di nulla, farei di tutto per te e lo sai.》
《Lo so, lo so.》 Rido. 《Comunque ho notato che stai già dimagrendo.》
Mi sorride ancora di più.
《È vero! Mi fa piacere che tu lo abbia notato.》
《Cosa ti posso dire? Ho occhio.》
Davanti a noi il Cercatore di Tassorosso si avvicina a Marlene ed inizia a parlarle, fin troppo amichevolmente.
Peter me lo indica in maniera totalmente antisgamo.
《Domani giocano contro di loro?》
《Si, domani c'è Grifondoro-Tassorosso. Si sa già che vinceremo, tanto.》
Il ragazzo accanto a me annuisce sorridendo fiero.
《Vero. La squadra non è mai stata tanto forte.》
Il Cercatore di Tassorossi sfiora la mani di Marlene mentre camminano.
《Sir, allarme rosso. Non è quello che tu hai detto di fare a Remus questa mattina?》
《Si, cazzo. Comunque grazie che mi hai ascoltato.》
《Oh, di niente, serviva anche a me. Comunque non arrabbiarti, magari è solo una coincidenza.》
《Non sono arrabbiato... per ora.》 Sono geloso, però.
Peter tira fuori dalla tasca uno scarabeo argento.
《Guarda, ci stiamo lavorando io e Remus. Serve ad origliare le conversazioni. Lo proviamo?》
Inarco un sopracciglio.
《Come funziona?》
Fruga nella sua tasca e ne tira fuori altri due, per poi porgermene uno.
《Questo te lo metti nell'orecchio, io metto questo nel mio. Non preoccuparti, non vola dentro, basta che lo appoggi. Questo invece dovrebbe volare sulla spalla del tipo e trasmettere i suoni a noi.》
《Wow, voi fate tutte queste cose nel vostro tempo libero? Capisco come mai non avete una ragazza, ma è comunque figo, facciamolo.》
Peter ridacchia e lancia lo scarabeo sulla schiena del ragazzo, e lì rimane.
Appoggiamo i nostri sulle orecchie, e iniziamo ad ascoltare.
《... everde. Non ti ha lasciato infortuni gravi, vero?》 Chiede lui.
《No, ho recuperato tutto. Domani sarò in gran forma e ti batterò pure.》
Io e Peter ci guardiamo sorridendo.
La mia Marlene...
《Beh, sei sempre in forma.》
Io e Peter aggrottiamo la fronte in contemporanea.
Marl ridacchia imbarazzata.
《Grazie...》
《Dico solo la verità.》 Lascia passare un po' di tempo e poi si volta verso di lei. 《Ti posso offrire una Burrobirra quando arriviamo?》
Guardo Peter arrabbiato e lui mi fa segno di stare calmo.
《In verità volevo andare ai Tre Manici di Scopa con il mio ragazzo Sirius e i miei amici.》
Codaliscia sorride.
《Per una volta potresti cambiare un po'. Non ti annoi mai con loro? Con lui? Fanno sempre le stesse sciocchezze. E Sirius ha solo il suo aspetto fisico, senza quello mi pare vuoto.》
Marlene fa per ribattere, imbronciata, ma non le lascio il tempo, infatti mi getto sul ragazzo e inizio a tirargli dei pugni in faccia.
Peter non prova neanche a fermarmi.
《Ah! Che cosa fai?!》
《Non! Parlare! Mai! Più! Di! Me!》 Ogni parola è seguita da un pugno, ma in cambio lui mi tira una ginocchiata in pancia, e mentre mi piego dal dolore sento le sue nocche collidere con la mia guancia.
《Non toccare Sirius!》 Peter si getta su di lui, che però lo fa rotolare via con facilità.
《Levicorpus!》 Marlene fa levitare il ragazzo, in modo da separarci. 《Ma siete scemi? La McGranitt avrebbr potuto vedervi?》
《Lui ci stava provando con te! E poi mi ha insultato, e anche i nostri amici!》
Marlene sbuffa e lascia cadere a terra il ragazzo.
《Non è un buon motivo per prendere a pugni la gente!》
Peter si alza e si mette tra noi due.
《Basta urlare per favore. Fate pace e non rovinatevi la giornata.》
Grazie. Di cuore.
Lei sbuffa di nuovo.
《Hai ragione.》 Si volta verso il ragazzo di Tassorosso, che ha una mano sulla bocca perchè gli ho rotto il labbro. 《Sono fidanzata con Sirius da due anni ormai, quindi mi dà qualcosa oltre al suo aspetto estetico. No, non mi annoio con lui o con i miei amici. E no, non voglio prendere una Burrobirra con te.》
Mi rialzo sorridendo tra me e me, quindi mi avvicino a lei per dirle qualcosa, ma lei mi ferma.
《Dobbiamo andare a chiedere del ghiaccio, la tua guancia di sta gonfiando.》
《Andiamo!》 Peter posa una mano sulla spalla del ragazzo di Tassorosso, riprenendo lo scarabeo senza farsi notare, quindi andiamo velocemente ai Tre Manici di Scopa, dove Madama Rosmerta mi dà del ghiaccio e me lo tengo premuto sulla faccia.
《Ti fa male?》 Mi chiede Peter.
《No... Si, un sacco.》
Il ragazzo ridacchia.
《La partita di domani sarà interessante.》
Marlene sorride.
《Tanto gli farò il culo.》
《Riuscirà a giocare con un occhio nero?》
《Deve. È l'unico Cercatore che hanno. E poi sono sicura che Madama Chips lo curerà in un attimo quando torneremo ad Hogwarts.》
《Che facciamo?》 Chiede Peter.
《Andiamo a spiare Remus ed Emmeline?》 Chiedo.
《Non dovremmo impicciarci... ma si! Sono troppo curiosa.》 Marl finisce velocemente la sua Burrobirra ed usciamo a cercarli.
《Secondo me sono al Ghirigoro. È il posto preferito di Remus.》 Dice Peter, che inizia ad incamminarsi velocemente. Io e Marl gli dobbiamo correre dietro.
Entriamo nel negozio e facciamo finta di guardare i libri che ci sono, ma al piano terra ci sono solo degli studenti che cercano dei libri facilitati di pozioni.
《Andiamo al piano di sopra.》 Dice Peter, quindi saliamo lentamente le scale, come avevamo fatto per il Billiwig.
《Eccoli!》 Sussurra Peter, nascondendosi dietro ad uno scaffale e sbirciandoli nelle fessure tra i libri.
《Fate silenzio.》 Sussurra Marlene.
È la seconda volta che io e Peter ci troviamo ad origliare la gente.
《... davvero carina.》 Dice Remus, facendo ridere Emmeline.
《Grazie, Remus. Anche tu sei davvero carino.》
Io, Peter e Marlene dobbiamo tapparci la bocca contemporaneamente per non urlare. In particolare io e Peter ci guardiamo con gli occhi sgranati.
《Mi piace passare il tempo con te.》 Dice Remus.
Sta andando davvero alla grande, dove è finito quel ragazzino che arrossisce facilmente e balbetta davanti alle ragazze?!
Faccio spazio tra due libri e guardo, proprio in tempo per vedere Emmeline che si alza in punta di piedi, mentre Remus si sporge verso di lei e la bacia.
Sorrido, fiero del mio amico, poi guardo Peter, che ha uno sguardo contento, ma allo stesso tempo ha un'espressione turbata.
Oh, capisco. È l'unico tra noi a non avere una ragazza, ora che Remus è uscito con Emmeline e si stanno baciando.
Gli poso una mano sulla spalla.
《Andiamo? Abbiamo visto quello che volevamo vedere, ora è meglio se leviamo il disturbo.》
Peter annuisce e ce ne andiamo, uscendo dal Ghirigoro.
《Peter, senti... tu sei speciale. E troverai qualcuno di speciale che sia giusto per te. Okay?》
Il ragazzo annuisce, non troppo convinto. Si volta a guardare Marlene e aggrotta le soppracciglia.
《Vado a cercare Mary.》 E così dicendo corre via, senza nemmeno aspettarci.
《Povero Peter...》 sussurra Marlene.
Annuisco.
《È una brava persona. E qualcuno prima o poi se ne accorgerà.》 Mi volto verso di lei. 《Ti va di andare a Mielandia?》
《Va bene.》 Mi prende per mano e ci incamminiamo.
《Scusami per prima. Quel tipo mi ha fatto davvero arrabbiare.》
Lei mi sorride.
《Anche a me.》
Mi mordo le labbra, cercando di non pensare a quello che ha detto il ragazzo.
《Che c'è?》
《Cosa?》
《C'è qualcosa che non va. Conosco quell'espressione. A che cosa stai pensando?》
Guardo diritto davanti a me.
《Posso farti una domanda seria?》
《Certo.》 Infila le dita tra le mie.
《Che cosa ci vedi in me? Oltre al mio aspetto, intendo.》
《Sirius, davvero? Tu sei molto di più del tuo aspetto. Sei un combattente, sei perseverante, non ti lasci abbattere e ti rialzi sempre. Sei quello che scatta di fronte agli altri per proteggerli nel momento del bisogno. Mi fai sentire al sicuro.》
Spero che non veda che sto per piangere.
《Grazie.》
《Stai seriamente piangendo? Pensavo lo sapessi già.》
《Sotto questa impressione di sicurezza in realtà sono abbastanza insicuro, sai? Questo è il vero Sirius Orion Black.》
Marlene mi bacia la guancia.
《Lui mi piace molto.》
Ridacchio e mi asciugo gli occhi.
《Ti sei meritata tutte le caramelle che vuoi. Entriamo?》
《Si!》
Entriamo a Mielandia e prendiamo vari tipi di caramelle, pago io e poi usciamo.
Per ringraziarmi, non appena usciamo, mi bacia, attirando l'attenzione di tutti gli studenti che passano.
《Mi accompagni a fare un altro tatuaggio?》
《Va bene. Cosa vuoi farti tatuare?》
《La parola famiglia sul petto, tra le clavicole. Ti piace?》
Alza le spalle.
《Basta che piaccia a te.》
《Vuol dire che non ti piace?》
Lei ride.
《Amerei qualsiasi cosa su di te.》
Le sorrido.
《Leccaculo.》

Usciamo dal tatuatore e ci imbattiamo in James, Lily, Peter, Mary e Dorcas.
《Sir, ho preso la cosa. Dopo mi dai i soldi.》 Mi sussurra Peter.
《Grazie mille.》
《Volete andare da Zonko?》 Chiede James.
《Si, mi volevo prendere una trombetta per la partita.》 Dice Peter.
《Grazie, Lily non mi ci voleva portare.》
《Da quando devi avere il permesso di Lily per fare le cose?》 Gli chiedo ridendo.
《Tu stai zitto.》 Mi intima James puntandomi contro l'indice.
《TU!》 sentiamo qualcuno che urla contro di noi. 《LA PAGHERAI!》
Oh no, il ragazzo di Tassorosso?
No, non è lui. Peggio.
Mocciosus punta la sua bacchetta contro di noi, ma non capisco contro chi nello specifico.
Faccio un passo spontaneamente davanti a Marlene, ma non guarda noi due, nonostante sia stata lei a dire a Silente di Mocciosus e della sua nuova tendenza ad essere un bad boy.
《Sei un maiale! So che sei stato tu! Sectumsempra!》
Oh, no.
James cade a terra con un gemito, sanguinando profusamente.
《Vulnera sanentur, vulnera sanentur...》iniziano a cantilenare Lily e Dorcas, che sono vicine a lui.
《Che cazzo fai?》 Cammino verso di lui.
《Sistemo le cose! Voi lo avete detto a Silente!》
《Non loro. Io! Incarceramus!》 Esclama Marlene.
《Liberacorpus!》
《Stupeficium!》 Marlene fa volare via Mocciosus.
《Bel colpo, Black.》 Dico a Marlene sorridendo fiero di lei e tutti si voltano a guardarci per come l'ho chiamata. Basta questo breve istante per lasciare il tempo a Severus di riattaccare.
《Diffindo!》
《Ah!》 Mi porto una mano alla spalla, dove mi ha appena tagliato.
《Ferula!》 Peter fa un incantesimo per fasciarmi.
Attorno a noi ormai si è creata una folla.
《Flipendo!》Attacca Marlene.
《Protego. Expelliarmus!》
La bacchetta di Marlene vola via dalla sua mano e mi arriva in testa.
《Severus, sai che così non mi fermerai, vero? Dismundo.》 Deve essere l'incantesimo preferito di Marl, continua ad usarlo e sembra che ci provi gusto.
《Finite! Finite!》 Urla Mocciosus disperato.
Mi volto verso James e vedo che adesso sta meglio.
《Immobilus!》 Marlene finisce così il duello, immobilizzando Mocciosus.
《Che cosa sta succedendo?!》 Esclama la McGranitt, raggiungendoci. 《Siete in grossi, grossi guai.》