23. Lily

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《Allora io vado. Ci vediamo dopo.》 Ci saluta Alice, chiudendosi la porta alle spalle.
《Divertiti!》 Urla Marlene, sperando di essere comunque sentita.
Mary é andata alla guferia per spedire delle lettere ai suoi familiari e a Marcus, quindi non c'è e posso sfruttare l'occasione per scoprire la verità su Regulus.
《Marl, stai bene?》
Chiudo il libro che stavo leggendo e vado a sedermi alla fine del suo letto.
Lei annuisce leggermente.
《Si, meglio di prima, comunque. Ho seriamente avuto paura che Sirius mi lasciasse.》
《È impossibile...》 cerco di tranquillizzarla. É vero, Sirius la ama profondamente, ma tutte le sue emozioni sono profonde e lo spingono a fare cose di cui si pente.
《Beh, potrebbe avere chi vuole.》
Le tiro uno schiaffetto alla spalla.
《Marl, tu sei quella che vuole!》
Lei abbassa il capo e sorride, portandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
《Hai ragione, mi sto comportando in modo sciocco. Devo avere più autostima.》
《Rimarrai amica di Regulus comunque, vero?》
《Certo. Non è male, anzi, è simpatico.》 Alza lo sguardo e lo posa su di me. 《So dove vuoi arrivare, e non posso dirti il segreto, mi dispiace.》
Alzo le spalle.
《Marl, io non sono Sirius, o James, neppure Remus. Non sono stupida, al contrario loro presto attenzione ai particolari. Regulus è stato costretto a diventare un Mangiamorte, vero?》
Sgrana gli occhi.
《Come...?》
《Ci ho riflettuto tantissimo.》
Lei mi sorride.
《Ma allora sei davvero la strega più brillante del nostro anno.》
Sorrido anche io, fiera di aver indovinato.
《Modestamente. Ma tu sei quella più portata.》
Lei scuote la testa, abbracciandomi.
Marlene adora il contatto fisico, stringere a sè le persone.
《Tu vieni da una famiglia Babbana, Lily, quindi eri svantaggiata e questo ti rende molto più brava di me. Io sono stata solo fortunata a nascere McKinnon. Tu non lo sai, ma a quanto pare siamo maghi davvero dotati.》
《Non l'avevo proprio notato.》
Ridiamo insieme e ci separiamo dall'abbraccio.
La ragazza prende la bacchetta dal suo comodino.
《Posso provare a fare il mio Patronus? Non voglio fare figuracce domani.》
《Certo.》
《Accio bacchetta.》 La mia bacchetta le arriva in mano, quindi me la porge.
《Grazie. Prima di tutto bisogna pensare al tuo momento più felice.》
Marlene chiude gli occhi e l'ombra di un sorriso si dipinge sul suo volto.
《Poi pronunci l'incantesimo.》
《Expecto Patronus!》
Dalla sua bacchetta esce un lampo blu, che si traforma in una piccola cagnolina che corre allegramente nella stanza.
《Marl, è la cosa più carina che io abbia mai visto!》
Lei mi sorride e spezza l'incantesimo, facendo dissolvere il Patronus.
《Grazie! Per fortuna sono riuscita a farlo, ora tocca a te.》
《Expecto Patronus!》 Dalla mia bacchetta esce una cerva.
《Maestosa.》 Sussurra Marlene mentre la osserva.
Spezzo l'incantesimo.
《Ora sei costretta a dirmi a che cosa hai pensato.》
Lei ride.
《Non prendermi in giro, è abbastanza imbarazzante. Ho pensato alla prima volta in cui Sirius mi ha detto che mi amava.》
Lancio un urletto.
《Io ho pensato a quando oggi James lo ha detto a me!》
Lei sorride e inarca un sopracciglio.
《Siamo proprio migliori amiche.》
Rido divertita.
《Per sempre.》
Apre le braccia e mi infilo nel suo abbraccio, che mi circonda con affetto.

《Non dovete pensare ad un ricordo felice casuale, ma al vostro ricordo più felice. Agitate la bacchetta in questo modo e poi dite "Expecto Patronus!"》
Il professor Kevill fa uscire dalla sua bacchetta un falco, che gira attorno al gruppo di studenti si Grifondoro e Tassorosso.
《Avete capito tutti?》
Rispondiamo tutti di si, tranne Sirius.
《Prof, a che cosa ha pensato di così felice?》
《A quando ti ho mandato in punizione per aver fatto domande inopportune, Black. Non perdiamo tempo, signor Lupin, inizi lei, non ho voglia di essere smentito subito dall'incapacità di certi di voi. Forza, vieni qui davanti.》
James tira una pacca alla schiena di Remus come incoraggiamento, mentre Sirius fischia.
《Smettetela di fare i giullari o toglierò dei punti alla vostra Casa.》 Intima il professore.
Remus si volta verso di noi e agita la bacchetta con meticolosa precisione.
《Expecto Patronus!》
Un lampo blu esce dalla sua bacchetta, assumendo le sembianze di un lupo, che corre velocemente facendo il giro della stanza, fino a quando non si dissolve.
《Bravo Remus!》 Peter applaude e il professor Kevill gli punta contro la bacchetta.
《Ho detto di smetterla. Adesso vieni tu e vediamo come sei bravo.》
Peter si alza tremando e prende il posto di Remus. La sua mano trema come una foglia, quindi gli faccio un polloce alzato sperando di infondergli un pò di coraggio.
Mi sorride leggermente e poi imita la precisione di Remus.
《Expecto Patronus.》 La sua voce esce in un sussurro, ma dalla sua bacchetta erutta una fortissuma luce blu.
Il Patronus è un topolino, che cammina lentamente, fermandosi davanti al volto del professor Kevill. Magari sta cercando di capire se è lui il pericolo per Peter.
《Okay, basta.》 Il professore agita la mano, facendo dissolvere il topo, con fare annoiato. Probabilmente sperava che non ce l'avrebbe fatta, ma Peter di sicuro si è esercitato mille volte ieri sera con Remus.
《Ora venga la signorina Martinez. Quelli che l'hanno già fatto possono tornare a sederi, così magari non stanno tra i piedi.》
Il professor Kevill è sempre stato ostile versi le Case che non fossero Serpeverde, ma almeno è un bravo insegnante.
《Ora... la signorina Evans.》
Sta partendo dai più bravi di ogni Casa, Peter escluso, che ha chiamato solo perché lo stava facendo irritare.
Prendo il posto della Tassorosso che c'era prima di me e mi concentro.
"Anche io ti amo, Lily."
I suoi occhi castani, grandi e gentili, come quelli di un cerbiatto, sono così sinceri e innamorati che mi spezzano il cuore. In modo positivo. È così bello che mi fa male.
Sono così felice, non avrei mai potuto credere che con lui, James Potter, che ho detestato per anni solo perchè amava fare scherzi e battute, che tutto sommato ora che ci penso sono divertenti, avrei potuto essere così felice.
《Expecto Patronus!》
Come ieri sera una cerva esce dalla bacchetta e cammina elegantemente nell'aria.
《Molto bene, come al solito.》 Si schiarisce la voce, rendendosi conto di essere stato troppo gentile. 《Vattene al posto.》
Gli sorrido.
《Grazie, professore.》
Anche lui ha un punto debole per me, lo so, sono troppo brava e gentile e amabile.
Vado a sederni accanto a Remus e Peter.
《Come va?》
《Signor Niels, sta prestando attenzione? Le ho detto di venire!》
Peter sobbalza sul suo posto sentendo il professore urlare.
《Andrebbe molto meglio se lui non urlasse. Ho sempre paura di essere sgridato per qualcosa che non so cosa sia.》
Remus gli sorride.
《Tranquillo, oggi sei stato bravo. Lo hai lasciato senza parole.》
Il ragazzo alza le spalle.
《Solo merito tuo.》
《Avete ripassato insieme?》 Chiedo, ma so già la risposta.
《Esatto. E sai qual'é la cosa più interessante? Il tuo Patronus è una cerva, quello di James è un cervo. Penso che significa che siete fatti l'uno per l'altra.》
《Devo vederlo per crederci.》 Rispondo ridendo, dato che sono sicura che mi stia prendendo in giro.
《Signorina McKinnon, venga qui. Lo faccia senza bacchetta, indicazioni di Silente.》
Peter sbuffa leggermente, posando il mento sul pugno chiuso.
《Sono un pò geloso di Marlene. Chissá che cosa si prova ad essere la preferita di Silente. Silente! Il mago più potente di sempre!》
Alzo le spalle.
《Questa cosa non le piace molto, in realtà. Tutti si aspettano grandi cose da lei e dice che la pressione è troppa. E poi dice anche che gli incantesimi non verbali, quando li fa spesso, le fanno venire mal di testa.》
Remus annuisce.
《Per fortuna, anche a me, almeno non sono l'unico! Una sera ci stavo provando e non riuscivo, e sono dovuto andare a letto dal mal di testa!》
《Pooverino.》 Lo prende in giro Peter ridendo.
Guardo Marlene, che sta avendo un pò di difficoltà, ma alla fine ci riesce.
Non avendo la bacchetta la luce erutta direttamente dal suo petto, e la cagnolina di ieri sera corre nell'aria seguendo la traccia di un Patronus precedente.
《Non ci posso credere!》 Esclama Remus.
Lo guardo, alzando gli occhi al cielo, pensando ad un altro scherzo.
《Ha lo stesso Patronus di Sirius anche lei, per caso?》
《Esatto! Due cani. Deve davvero significare qualcosa allora.》
《Non vi credo.》
Peter sta per protestare, ma Marlene ci raggiunge.
《Ehi.》
Si siede accanto a me e appoggia le braccia sul banco.
《Stanca?》 Le chiedo, facendo scorrere la mano sulla sua schiena.
《Abbastanza. Però è stato bello riuscirci, sono soddisfatta.》
《Signor Potter, venga qui, così magari la smette di parlare con il signor Black.》
《Lily, ora guarda!》 Mi intima Peter.
James raggiunge il professor Kevill e agita la bacchetta, senza togliersi il suo sorrisetto beffardo che ha quando parla con Sirius dal volto.
《Expecto Patronus!》
È proprio vero, il suo Patronus è un cervo. Ed è davvero maestoso.
《Ah, te l'avevo detto, siete compatibili!》 Mi punzecchia Remus sul braccio.
Marlene mi sorride per poi sospirare allegramente.
《Deve essere un segno!》
《Immagino che potrebbe esserlo per davvero, ma giuro che se qualcuno ne parla o lo usa per prenderci in giro io lo uccido. Alla maniera babbana.》
Peter ride.
《Questa è una promessa che non posso fare.》
James arriva al nostro tavolo e si siede sopra una delle due sedie libere.
《Queste lezioni sono fortissime, non trovate? Finalmente facciamo qualcosa di davvero utile, queste cose ci serviranno anche un futuro.》
Remus annuisce.
《Giá. Sono molto meglio rispetto a quelle di prima, queste mi stanno stimolando. Per esempio prima in Volo per la prima volta abiamo imparato come schivare degli incantesimi sulla scola e mi sembra assurdo che non ce lo abbiano mai fatto fare in precedenza.》
Peter estrae il suo taccuino dalla cartella.
《È vero che abbiamo il test di erbologia venerdì?》
《Si. E poi giovedì prossimo quello di Babbanologia, per chi la fa.》 Gli rispondo.
《Potresti spiegarmi cosa ha fatto Galileo Galilei? Ti giuro che non riesco proprio a capirlo.》
Mi scappa una risata, sono così innocenti quando non sanno delle cose risapute nel mondo Babbano.
《Certo, Peter.》
《E se facessimo un pigiama party? Voi ragazze una sera venite di nascosto in camera nostra.》 Propone James, guardandomi.
《Ci sto.》 Dice Marlene.
《Invitiamo anche Mary?》 Chiede Remus.
《Certo.》
《Anche io ci sto, ma mi dispiace che Dorcas non possa venire.》 Dico.
《Conoscendo i Corvonero, secondo me sono impegnati ogni sera in gruppi di studio.》 Dice James.
《James, che immagine ti sei fatto sui Corvonero? Al massimo fanno serate di discussioni e dibattiti su argomenti che interessano loro e, non so se lo hai notato, i Corvonero sono un pò persi tra le nuvole.》 Gli spiega Remus.
《È vero. Non avete mai notato che Dorcas arriva sempre in ritardi perché é occupata a pensare ad altri progetti?》 Chiede Peter.
《Si, l'ho notato anche io!》 Esclama Marlene. 《Se fossi in lei mi sarebbe giá esplosa la testa dalle troppe informazioni.》
《Ora venga il signor Black.》 Ci voltiamo tutti ad osservare Sirius, che raggiunge il professor Kevill.
Sono rimasti in pochi, i peggiori, e ormai la lezione è quasi finita.
《Eccomi.》 Sirius impugna la bacchetta e la agita. 《Expecto Patronus!》
E, come predetto, esce un cane dal pelo tutti scompigliato dalla punta della sua bacchetta.
《Signor Black, per una volta si é esercitato, vedo. Continui così, na vada al posto e stia zitto.》
Sirius viene da noi, sedendosi nell'unico posto libero con un grande sorriso.
《Avete visto? Si è complimentato con me! Circa...》
《Bravo.》 Marlene allunga una mano sul tavolo per stringere la sua.
《Stavamo pensando di fare un pigiama party, penso che tu non abbia nulla da ridire al riguardo.》 Gli dice James. 
《Ahhh, niente da ridire, lo sapete, sono il dio delle feste.》
Peter alza gli occhi al cielo.
《Come no, tu sei quello che si stanca prima.》
《Perché do me stesso al cento percento sin dall'inizio. Sono l'anima della festa.》
James ride e scuote la testa.
《Smettila di imbarazzarti così, Sir.》
《Quando pensavate di farlo?》 Chiedo.
《Questa sera sarebbe troppo presto?》 Chiede Remus.
Sirius ride.
《Qualcuno qui ha voglia di festeggiare!》
Marlene mi guarda.
《Che cosa ne dici? Io ci sono se ci sei anche tu.》
Sirius inarca le sopracciglia.
《Ehi, non sei carina. Neanche per me?》
Le sorrido.
《Come posso dirti di no?》

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora