24. Mary

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La sveglia suona, ma è diversa dal solito.
Qualcuno, con passi mooolto pesanti, si alza e la spegne.
Noooo, non voglio alzarmi.
Qualcuno apre le finestre, facendo entrare la luce e il freddo.
《Chiudete quella finestra!》 Mi sfrego gli occhi e mi siedo sul letto, aspettando che la mia vista si abitui alla luce.
Peter é davanti alla finestra con uno sguardo apologetico.
《È l'unico modo per farli svegliare.》
Remus si alza dal letto incespicando sulle sue stesse scarpe e con un'espressione abbastanza arrabbiata prende la sua divisa dall'armadio e si chiude in bagno.
《Si sveglia sempre così di cattivo umore?》 Chiedo a Peter.
《Già. Quando esce dal bagno è una persona completamente diversa.》
Marlene si solleva stiracchiandosi. Sono un pò arrabbiata con lei, non è possibile essere così belli di prima mattina appena svegli, e invece lei va contro ogni legge della natura.
《Buongiorno.》
Sirius sorride, con gli occhi ancora chiusi, e la stringe a sè con un braccio.
《Mmm.》
《Non dovremmo andare a cambiarci?》Le chiedo, indicando Lily che continua a dormire come un angioletto accanto a James, che la guarda con occhi innamorati.
《Lasciate che la svegli io.》 Sussurra James, per poi ricoprirle il volto di baci.
Distolgo lo sguardo, un pó mi da fastidio che tutte le mie amiche abbiano delle relazioni serie mentre io sti ancora aspettando il gufo di quello scemo di Marcus.
L'unica è Dorcas, ma in verità io e lei non abbiamo mai parlato di ragazzi, quindi magari è impegnata senza che io lo sappia.
Il mio sguardo su sposta su Sirius, che si è alzato per chiudere la finestra.
Ammiro il suo corpo candido e le cicatrici che gli hanno lasciato i genitori quando lo punivano, e che lo rendono ancora più affascinante.
Un pò come le cicatrici di Remus, che però non sono bianche ma tendenti al rosso chiaro, perché gli hanno lacerato la carne.
Chiuse le finestre, Sirius tende una mano a Marlene per aiutarla ad alzarsi e poi la bacia, quindi sono costretta a spostare nuovamente lo sguardo, ma questa volta va su Peter, che mi sorride, anche lui imbarazzato.
Lily finalmente si decide ad alzarsi, dopo aver baciato a lungo James.
《Ora possiamo andare?》 Chiedo, sperando che questa volta mi diano ascolto.
《Si, o saremo in ritardo.》 Mi risponde Lily, che saluta il suo ragazzo con un bacio sulla guancia e poi si dirige verso la porta.
《Ci vediamo dopo.》 Ci saluta Peter.
Esco dopo di lei, seguita da Marlene, e, attente a non fare rumore, sgattaioliamo nella nostra camera e ci vestiamo.
Lils continua a parlare di quanto sia stato bello dormire con James per la prima volta per tutta la notte, dato che continuava ad abbracciarla e baciarla teneramente, e Marlene le fa un mucchio di domande, quindi mi eclisso un attimo, non ho proprio voglia di sentire questi discorsi.
Sono gelosa?
Si, lo sono.
Perchè persino Sirius Black, il ribelle che non ha mai amato nulla a lungo, non è mai riuscito a tenersi qualcosa di fisso, riesce a mantenere una relazione seria, mentre Marcus no?
Più ci penso e più mi fa arrabbiare.
E il fatto che tutte e tre le mie compagne di stanza abbiano una bella relazione della quale sono felici e non smettono un secondo di parlarne non aiuta, anzi, mi fa stare sempre peggio.
Mi infilo le scarpe e sono pronta, quindi mi volto a guardarle.
《Come fate ad essere cosi lente!?》
Lily ride.
《Scusaci, ci siamo fermate a parlare, ora ci sbrighiamo.》
Mi sciolgo i capelli e li pettino ancora, per impegnarmi mentre loro si preparano, poi me li sistemo nei due codini.
《Okay sono pronta!》 Dice Marlene.
《Aspettatemi ancora un attimo, per favore.》 Lily si infila in bagno.
《Tutto bene?》 Mi chiede Marl, sedendosi accanto a me.
《Si, certo. Pensavo... non è che Marcus magari ti ha parlato di me?》
Lei mi sorride leggermente, come a compatirmi.
Quando fa così non la sopporto, si eleva sempre una spanna sopra gli altri, e perchè?
Perchè è una McKinnon, quindi é bella e brava.
E cavolo, lo stesso lo fa anche Marcus!
《No, mi dispiace, ma io e Marcus non parliamo molto, soprattutto ora che sono ad Hogwarts.》
Annuisco.
Tanto ho appena deciso cosa fare: non voglio più sentirlo, si comporta da gradasso, come se fosse migliore di me e come se potesse liberamente giocare con me.
Ma non va cosí, non sono più una bambina.
《Eccomi, scusatemi se ci ho messo tanto.》
《Ti sei messa il mio licidalabbra?》 Le chiede Marlene.
《Si. Non è un problema, vero? Mi chiedi sempre se lo voglio anche io.》
La castana sorride.
《Certo che non è un problema. Andiamo? Sto morendo di fame.》
Lo chiede sempre a Lily ma non a me.
È vero, io rifiuterei perchè odio la sensazione di avere il lucidalabbra, ma mi farebbe piacere essere inclusa, ogni tanto.
《Finalmente.》 Mi alzo e vado ad aprire la porta, e scendiamo verso la Sala Grande.
I ragazzi non sono ancora arrivati, quindi ci sediamo accanto a dei ragazzini del terzo anno, che, immancabilmente, sussurrano tra loro nel vedere Marlene.
Oggi la mia pazienza è davvero limitata, mi sono alzata con il piede sbagliato.
Iniziano ad arrivare i primi gufi e quello di Marlene su posa sulla sua spalla per lasciarle la posta.
A Lily arriva una copia della Gazzetta del Profeta ed inizia a leggerla.
《Sentite, dei Babbani sono stati assassinati la notte scorsa e si sospetta che l'artefice del delitto sia il Signore Oscuro.》
Aggrotto le sopracciglia.
《Non ci sono delle notizie felici?》
La ragazza sfoglia il giornale.
《Ti rende felice sapere che uno Snaso curioso è riuscito ad entrare alla Gringott e ha causato il panico generale?》
Ridacchio.
《Abbastanza. È riuscito a rubare qualcosa?》
《No, hanno chiamato Newt Scamander che lo ha preso in tempo. Guarda.》
Mi mostra l'immagine di New Scamander, un vecchietto arzillo che sorride guardando lo Snaso che ha tra le braccia.
《Che carino!》 Esclamo, cercando di distrarmi dal fatto che io non abbia ricevuto lettere, nemmeno da Marcus.
Ma non devo pensare a lui, basta!
《Tu cosa hai ricevuto?》 Chiedo a Marlene, sperando che magari Marcus abbia scritto a lei, ma per me.
《È solo Matthew che si preoccupa per me. Niente di che, ora gli rispondo.》
《Vorrei avere anche io un fratello più grande che si preoccupi per me, ma ho solo una sorellina capricciosa.》 Mi lamento.
Lily ride.
《Vuoi davvero fare a gara a chi ha i fratelli peggiori? Mia sorella mi odia perchè odia la magia e pensa che i miei genitori mi preferiscano a lei.》
Qualcuno si siede accanto a me.
《La famiglia peggiore è la mia e lo sapete tutti, quindi vinco io.》
È Sirius, che con il gomito sfiora leggermente il mio.
Cavolo, perchè deve essere così bello?
Vedo il mio gufo atterrare bella tavolata dei Tassorosso, da mia sorella, e poi viene da me.
《È Marcus?》 Mi chiede Marlene.
Giro la lettera e poi do una carezza al mio gufo.
《Si, è proprio lui.》
La colazione compare sulla tavolata e Remus si sporge per prendere il latte caldo.
《Che cosa gli hai scritto alla fine?》 Mi chiede.
《Gli ho scritto in una lettera lunghissima che ho bisogno di chiarezza. Ma non sono più sicura di voler stare con lui, ci ho riflettuto.》
《Come mai?》 Mi chiede Peter mentre inizia a mangiare.
Alzo le spalle.
《Non mi fa sentire importante. Voglio anche io un ragazzo che inizi a cantare Mamma Mia su un tavolo per me!》
Scoppiano tutti a ridere, quindi mi faccio coraggio e apro la lettera.
Marlene posa la sua mano sul mio avrambraccio, fermandomi prima che io possa iniziare a leggerla.
《Se nella lettera ha scritto cose che ti feriscono dimmelo, così dico a Monty di picchiarlo un pò, va bene? Non è un segreto che sia un pò scemo e ha bisogno di una sistemata.》
Le sorrido.
《Va bene.》
Quando fa così invece la amo.
È davvero una buona amica, quando di impegna.
Inizio a leggere la lettera.
"Cara Mary,
Devo ammettere che la tua lettera non mi ha affatto sorpreso.
Ti avevo promesso che avremmo fatto chiarezza riguardo alla nostra relazione non appena ci saremmo visti, ma, quando l'occasione si è presentata, non l'ho fatta, e mi scuso.
Non ho risposto subito alla tua lettera perché dovevo pensare: io tengo davvero molto a te, ma non voglio costringerti ad una relazione a distanza, soprattutto quando io sarò in Russia e tu rimarrai in Scozia. Nonostante ciò mi piacerebbe molto poterti ospitare a casa della mia famiglia questo Natale, sempre tenendo a mente però che dopo la mia partenza tenerci in contatto sarà praticamente impossibile.
Con affetto,
Marcus McKinnon."
Mi volto verso Marlene e le porgo la lettera.
《È così disastrosa?》 Mi chiede Lily, posando la sua mano delicata sulla mia.
Annuisco leggermente.
《Mi ha presa per stupida.》
Remus scuote la testa vigorosamente e mi sorride.
《Non sei affatto stupida, Mary. Lui lo è, invece, dato che non vede quanto tu sia fantastica.》
Sorrido anche io, ma sarcasticamente.
《No, non è vero. Non sono nè bella, nè brillante, non ho nulla di speciale. Avrei dovuto capirlo sin dall'inizio che mi stava prendendo in giro.》
Peter mi stringe la mano libera.
《Mary, come una persona molto saggia mi ha detto, ognuno ha i suoi punti di forza e i suoi difetti. Il fatto che tu non vada bene a scuola non implica che tu sia stupida. Credi che una stupida riuscirebbe a fare incantesimi non verbali? Guarda James, per Lily è la persina più bella che abbia mai visto, io invece lo trovo orribile.》
Ridacchio leggermente, asciugandomi la guancia che mi é scesa sulla guancia destra.
《Grazie, Peter. Sei davvero gentile.》
Marlene richiude la lettera e me la porge.
《È uno stronzo, e in questo momento mi vergogno di essere sua sorella. Chiaramente vuole fare il playboy senza nulla di serio. Tu che cosa intendi fare?》
《Fanculo, questo Natale sto con voi!》
Sirius ride ed inizia ad applaudire.
《La ragazza sa il fatto suo!》

Dopo pranzo mi incammino verso la serra di Erbologia, per andare a "prendere in prestito" le foglie che mi servono per fare la Felix Felicis.
Sono una drogata?
Probabilmente si, ma non mi importa più di tanto, basta che non la prenda prima dei test e tutto andrà bene.
Controllo che la professoressa Sprite non ci sia e poi apro una finestrella, pronta a scavalcarla ed infilarmici dentro.
《Ehi, Mary!》
Sobbalzo, il cuore mi sale in gola.
Mi volto cercando di assumere un atteggiamento normale e per nulla sospetto.
È Dorcas. Di lei potrei fidarmi, ma non so se capirebbe.
《Ciao! Cosa ci fai qui?》
Mi sorride.
《Stavo andando da Hagrid a portargli il cibo che è avanzato dal pranzo di oggi.》
Mi mostra un sacchetto, dentro il quale c'è del cibo mischiato.
《E a che cosa gli serve? Insomma, non mangerei mai le patate arrosto con sopra gli spinaci.》
Lei ridacchia, mentre assume un colorito roseo sulle guance.
《Hai ragione. Lui me l'ha chiesto molto gentilmente, quindi io non gli ho chiesto il perchè. Mi sembrava una cosa privata e non voglio fare l'impicciona.》
Le sorrido e annuisco.
《Posso accompagnarti?》
Sorride a trentadue denti, che sono perlacei e perfetti.
《Certo, mi farebbe molto piacere!》
《Come è andata oggi?》 Le chiedo.
《Tutto bene, le lezioni sono davvero interessanti, Silente dovrebbe tenerle sempre così. A te invece come è andata?》
Alzo le spalle.
《Non lo so. Marcus mi ha scritto che non vuole essere il mio ragazzo, ma allo stesso tempo ho realizzato che neanche io volevo che lo fosse. Sento che per me ci deve essere qualcuno di migliore di lui.》
Dorcas si morde le labbra e sulle sue guance compaiono delle fossette tenere.
《Mi dispiace che sia finita, ma almeno ti sei liberata di un peso morto. È una cosa positiva.》
《Tu invece vedi qualche ragazzo?》 Le chiedo, curiosa.
Esita leggermente prima di rispondere.
《No, nessuno.》
Le sorrido.
《Hai esitato. Qualcuno c'è, lo sento.》
Alza le spalle e sospiro.
《Ieri Remus mi ha chiesto di andare con lui ad Hogsmeade...》
Remus? Ma aveva detto che Dorcas non gli piaceva!
《... e lui intendeva proprio un appuntamento, quindi gli ho detto che mi andava bene ma solo in amicizia.》
《Tu sei pazza. Hai detto di no a Remus Lupin! Il ragazzo più gentile e carino e intelligente e geniale di tutta la scuola!》
Lei ride.
《Non è il mio tipo... ma non è che magari è il tuo? Ne parli come se fosse... speciale.》
La guardo.
《Beh, lo è. Mi piace come persona, ma se penso di mettermi con qualcuno non penso a lui. Non so se capisci cosa intendo.》
Annuisce lentamente.
《Capisco. Non è il nostro tipo.》
Ridiamo insieme.
《Chi è il tuo tipo? È più ribelle alla Sirius Black, più intelligente alla Remus Lupin, più gentile e impacciato alla Peter Minus, o più leale alla James Potter?》
Si morde le labbra e scuote la testa.
《Penso che il mio tipo sia più...》 si interrompe e riflette.
《Non è questo il momento di riflettere. Devi essere spontanea. Chiudi gli occhi e dì la prima cosa che ti viene in mente.》
Ci fermiamo e lei chiude gli occhi, torturandosi il labbro inferiore.
《Il mio tipo è più...》le sue sopracciglia si aggrottano.
《Se ti mette in imbarazzo non devi dirlo per forza, Dorcas. Non voflio costringerti.》
Apre lentamente gli occhi.
《Invece sento che devo dirlo.》
Le sorrido e le prendo la mano per incoraggiarla.
《Spara.》
《Il mio tipo sei tu, Mary.》

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora