9. Peter

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Nox.
Nox.
Nox.
La candela continua a non spegnersi.
《Peter, per favore, basta provare a fare magia non verbale per questa sera.》 Mugugna James, abbracciando il suo cuscino, probabilmente come se fosse Lily.
Remus si alza dal suo letto e viene a sedersi accanto a me.
Con la mano destra stringe la mia, che impugna la bacchetta. È tiepida e così grande che avvolge la mia completamente.
《Così.》
Mi mostra il movimento preciso, facendolo fare anche a me.
《E poi pensa solo e solamente all'incantesimo.》
Gli sorrido leggermente, anche se ora, con lui vicino e la sua mano sulla mia, sarà difficile concentrarmi.
Nox.
Non si spegne.
《Peret, ora sei deconcentrato. Prova a fare dei bei respiri e a rilassarti. Poi provaci di nuovo.》
Lo sussurra in modo paziente, quasi come se fosse un padre affettuoso.
Facciamo entrambi dei respiri profondi.
《Remus, non credevo tu insegnassi yoga.》 Dice Sirius, spezzando l'atmosfera silenziosa che si era creata, mentre legge un libro di tatuaggi magici preso dalla biblioteca.
《Non insegno yoga, ma al contrario vostro sono una persona moderata.》
《Se continuate a parlare non mi addormenterò più!》 Sbotta James.
Sirius alza la testa dal suo lubri e lo guarda, con un ciuffo mosso che gli ricade sulla guancia sinistra.
《Mi dispiace tantissimo, caro. Ora vedrò di fare un pò di silenzio per lasciarti fare il tuo sonno di bellezza in santa pace, okay? Magari ti posso portare anche una camomilla, se ti fa piacere.》
Io e Remus ridacchiamo sottovoce, scambiandoci occhiate complici, mentre James gli tira il cuscino.
《Ora per colpa tua sono sveglio.》
《Fate silenzio, ora Peter prova a fare l'incantesimo.》 Li zittisce Remus.
Mi concentro sulla fiamma della candela e sulla parola che devo comporre nella mia mente.
Nox.
Niente.
Nox.
La luce si spegne e Remus inizia ad  applaudire.
Lux.
La luce si riaccende.
《Bravissimo, Codaliscia!》
Mi batte il cinque e io rido felice.
Anche James e Sirius si sporgono per darmelo.
James estrae dalla sua borsa la Mappa del Malandrino.
《Giuro solennemente di non avere buone intenzioni. Lunastorta, avevo una domanda per te.》
Remus si alza dal mio letto e va a sedersi accanto a James.
《Si?》
《Perchè quest'aula è vuota? Non ci siamo mai entrati, mi sembra.》
Remus strizza i suoi occhu azzurri, pensando.
《Fate vedere anche a me!》
James me la passa e controllo.
Ha ragione.
《Sinceramente non lo so. Bella domanda. Come abbiamo fatto a non accorgercene mai?》
Sirius chiude il suo libro, facendomi sussultare.
《Vuol dire che lo scopriremo.》
Si alza e si infila dei calzini neri, guardandoci con le mani appoggiate alla vita, in una posa autoritaria.
《Quindi? Venite o devo andare da solo?》
《Non sai neanche di che stanza si tratta.》 Puntualizzo.
Sirius mi guarda con il suo solito sorriso beffardo.
《Quindi mi dovrete accompagnare.》
Mi alzo dal letto e mi infilo i calzini.
《Ci sto.》
James scuote la testa, ma non riesce a nascondere il suo sorrisino.
《Uscire dai dormitori di notte? È un'idea folle... e mi piace! Ci sto anche io.》
Remus si porta le mani sul volto e sbuffa.
《Prima di tutto, lo abbiamo fatto mille volte. Poi, ormai so che è inutile dirvi di non farlo. Avete bisogno di qualcuno che vi tenga a bada, quindi ci sono anche io.》
James prende il Mantello dell'Invisibilità, mentre io tengo la Mappa.
In men che non su dica raggiungiamo la stanza in questione.
《Chi la apre?》 Chiedo in un tremito.
《Faccio io.》 Sirius fa sporgere la mano dal mantello《Alohomora.》
La stanza si apre leggermente e il ragazzo spalanca la porta in modo che tutti possiamo infilarci dentro, poi la chiude alle nostre spalle.
James ci toglie il Mantello di dosso, e se lo sistema sull'avambraccio.
Nella stanza c'è solo uno specchio enorme.
Remus vi si avvicina e tocca l'intarsiatura, dato che lui è così alto che ci arriva.
《Specchio delle Emarb. Chiaramente si legge al contrario, come in uno specchio, quindi diventa Specchio delle Brame.》
James inarca le sopracciglia.
《Specchio delle Brame? Da quando si danno nomi agli specchi?》
Remus guarda attentamente nello specchio, poi ride, voltandosi verso di noi.
《Deve essere uno specchio speciale, mostra quello che bramiamo!》
《Remus, sei un genio!》 Esclamo.
Lui scuote il capo.
《Beh, è stato facile capirlo. Insomma, nel mio riflesso mi vedo senza cicatrici e sono un professore di Hogwarts.》
Sirius gli si avvicina.
《Trovo che le tue brame siano un pò noiose. Anzi, tanto noiose. Fammi spazio, voglio vedere cosa desidero io.》
Remus alza gli occhi al cielo e si sposta, lasciando lo spazio a Sirius.
Il ragazzo si limita a guardare il suo riflesso allo specchio, turbato.
《Quindi? Vedi qualcosa di meno noioso?》 Lo prende in giro Lunastorta.
《Mi vergogno immensamente di quello che vedo.》 Ammette, portandosi le mani nei capelli.
Scoppiamo tutti a ridere.
《Non devi vergognarti, Sir.》 Gli dico nel tono più gentile che mi riesce.
Si volta e mi sorride.
《Okay, ve lo dico. Siamo nella casa dei Potter, tutti insieme, stiamo mangiamdo. Marlene è seduta accanto a me e mi stringe la mano. Sono felice perché per la prima volta... ho una famiglia.》
Il ragazzo si allontana dallo specchio, sedendosi con le spalle alla parete e asciugandosi gli occhi, che sono arrossati e stanno per piangere.
James lo segue e lo stringe in un abbraccio.
《Tu hai già una famiglia, devi solo lasciar andare quella vecchia.》
Sirius annuisce, appoggiando la testa sulla spalla di James.
Nel frattempo cammino verso lo specchio, a passi lenti, perché voglio vedere che cosa desidero piu intimamente, ma allo stesso tempo ne ho anche paura.
L'immagina che vedo è sempre la mia, ma è distorta: sono alto, magro e sfoggio un sorriso sicuro, come quello di Sirius.
Mi mordo le labbra per farle smettere di tremare e distolgo lo sguardo.
Le mie insicurezze iniziano a trapelare.
I ragazzi, vedendomi reagire in questo modo, scelgono di non chiedermi nulla, e forse è meglio così, perché so che piangerei se dovessi dire ad alta voce ciò che vedo, e perchè me ne vergogno profondamente.
《Ora guardo io e poi ce ne andiamo.》 Sussurra James, alzandosi e andando davanti allo specchio, prendendo il mio posto.
《Si, ma domani torniamo e lo facciamo vedere alle ragazze, è troppo interessante. Chissá che magia lo ha reso tale.》
James non sembra ascoltare, infatti guarda lo specchio e sorride.
È incredibile come ciò che abbiamo visto abbia resi felici Remus e James, mentre abbia turbato me e Sirius.
《Dai, Ramoso, cosa vedi? Stai sbaciucchiando la Evans?》 Chiede Sirius.
《Non la sto sbaciucchiando, ma mi tiene per mano. E siamo entrambi vestiti da Auror!》
《Fantasrico. Ora però é meglio che torniamo in camera. Torniamo qui domani.》 Sussurra Remus, prendendi il Mantello dell'Invisibilità dal braccio di James.
Ci infiliamo tutti sotto e sgattaioliamo nella nostra camera senza incontrare nessuno.
Sirius si infila subito a letto, gurandoci le spalle come fa quando è triste o arrabbiato, mentre James sistema il Mantello.
Mi siedo sul letto e faccio per infilarmi sotto le coperte, quando Remus si siede accanto a me.
《Tutto bene?》 Mi chiede, gentilmente.
Alzo le spalle.
《Si.》
《Quello che hai visto ti ha turbato. Non ti obbligherò a dirmi cosa ti ha mostrato lo Specchio, ma voglio aiutarti...》
Gli sorrido.
《Grazie, ma non puoi farci niente.》
Il ragazzo annuisce, mentre sospira.
《Capisco. Ti sei visto diverso?》
Annuisco impercettibilmente e lui mi stringe in un abbraccio.
《Ti capisco. Non è facile apprezzarsi per quello che sei. Io sono un lupo mannaro, per la barba di Merlino!》
Mi scappa una risatina e lo stringo a me, schiacciando il volto contro il suo petto.
Remus è sempre capace di farmi sentire meglio.
《Grazie, Rem.》
Mi lascia andare e per un attimo sento la mancanza del suo calore.
《Di nulla, Pete. Ora è meglio se vado a letto, domani ho intenzione di studiare quello Specchio.》
Si alza dal mio letto e si infila nel suo.
《Buonanotte ragazzi.》 Sussurro mentre mi infilo sotto le coperte.
《'Notte.》 Mi risponde Remus.
《Buonanotte.》 Sussura James, che è già semi-addormentato.
Aspetto per un pò il saluto di Sirius, e propio quando penso che non arriverà, lo sento.
《...e sogni d'oro.》

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora