Jennie fu svegliata da un lieve bacio sulle labbra e quando aprì finalmente gli occhi si ritrovò il viso di Lisa talmente vicino che fu possibile per lei sentirne il suo profumo, che lei adorava con tutta se stessa. Non poteva ancora credere che finalmente era in grado di stare vicino alla sua ragazza senza che questo la facesse cadere in un abisso di imbarazzo. Voltandosi di lato vide l'incantevole volto di Lisa, la quale era sdraiata proprio accanto a lei e con una mano le accarezzava la guancia. Nel momento in cui questa vide Jennie ormai sveglia, sorrise lievemente, dandole il buongiorno con la sua voce melodica.
《Buongiorno anche a te》 rispose la mora con voce roca; non aveva ancora lasciato completamente il mondo dei sogni e per un minuscolo frammento di tempo pensò che quella davanti a lei non fosse effettivamente Lisa, ma solo la sua immagine, una visione grandiosa che si sarebbe dissolta non appena quella avesse chiuso gli occhi. 《per un attimo ho pensato che fossi solo un sogno》 disse allungando una mano che posò sulla spalla di Lisa, tracciando una linea invisibile fin sotto il suo mento 《ma ora mi sono resa conto che è tutto vero》
Lisa le regalò uno dei suoi sorrisi da favola, ridendo della sua ingenuità. Per lei questo non era assolutamente un tratto negativo, anzi, adorava Jennie proprio per quella sua parte così sensibile e gentile. Si mise a sedere sul letto, lasciando che i raggi del sole le accarezzassero i lunghi capelli, ammirando la bellezza di Jennie dall'alto. Le piaceva il suo viso sul quale erano ancora presenti i tratti della tarda adolescenza e le mani snelle, gli occhi marroni le ricordavano il colore del cacao e la pelle candida risplendeva come il sole, desiderava baciare le sue labbra rosse fino allo sfinimento e voleva amarla fino a quando quell'amore non si sarebbe trasformato in odio. Ed anche in caso fosse finita per disdegnarla, sapeva che si sarebbe innamorata di nuovo, forse ancora più fortemente; e se il giorno dopo per qualche strano motivo fosse dovuta andarsene, avrebbe combattuto fino all'ultimo per poterla rivedere prima di abbandonarla per sempre; e se infine Jennie le avesse urlato di lasciarla stare, l'avrebbe fatto immediatamente, tanto il suo amore era onesto. Non poteva dare per certo che anche la maggiore l'amasse allo stesso modo, non poteva nemmeno negare che quello poteva essere un innamoramento temporaneo, eppure, poteva accettare di vivere nell'inganno, anche solo l'illusione della perfezione le regalava la pace che aveva per anni cercato.
Alzandosi di malavoglia nel momento in cui Lisa le disse che sarebbe stata una giornata impegnativa, Jennie si mise a sedere sul letto, circondata dalle lenzuola color rosa. Il letto di Lisa era piuttosto stretto, il che era in realtà un vantaggio poiché in questo modo le era stato possibile dormire vicinissima a Lisa, tanto che quella durante la notte non smise di abbracciarla, timorosa che potesse cadere sul pavimento a causa della piccolezza dello spazio. L'appartamento era estremamente diverso dalla casa di Jennie, era angusto e arredato miserabilmente, con mobili antichi e pareti dalle quali l'intonaco cadeva a pezzi rendendo la superfice irregolare. Le tende alle finestre erano parecchio antiche, mentre il vetro era talmente sottile da far passare non solo gli spifferi, ma anche il freddo gelo dell'inverno; il salotto era forse la stanza più grande della casa, possedeva una televisione spenta al centro ed un divano in pelle attaccato alla parete. A Jennie non dispiacevano affatto lo stato in cui si trovava l'abitazione, ciò che la faceva star male era che Lisa non aveva visto altra realtà se non quella racchiusa in quelle camere sudice. Non aveva mai dormito su un letto soffice, non aveva mai avuto la possibilità di mangiare qualunque cosa volesse, non sapeva cosa significasse avere abbastanza denaro per poter uscire con gli amici senza pensare a spese. Tutto quello che aveva visto nella vita era una stanza fredda e polverosa e cibo scadente. Al solo pensiero il cuore di Jennie si gonfiò di dispiacere e un velo di lacrime le offuscò lo sguardo, tanto quella visione le addolorò l'anima. Scosse la testa velocemente per scacciare quei pensieri tristi che minacciavano di torturarla e, come una bambina, nascose il viso nel collo di Lisa, affermando con enfasi quanto poco desiderio avesse di uscire di casa quel giorno. La ragazza le circondò le spalle con le braccia, stringendo forte per paura che potesse sparire da un momento all'altro, scompigliandole i capelli arruffati rise nuovamente.
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𝕴𝖓𝖘𝖎𝖊𝖒𝖊 𝖈𝖔𝖓𝖙𝖗𝖔 𝖎𝖑 𝖒𝖔𝖓𝖉𝖔 || JenLisa
Fanfiction《Ti impegni così tanto a salvare gli altri, ma chi salverà te?》