《Attenzione,la biblioteca chiuderà tra quindici minuti 》disse una voce di donna al megafono appeso alla parete e Jennie sospirò stanca.
Aveva passato due ore piene a scrivere un saggio sulla letteratura contemporanea che doveva essere consegnato quel venerdì e non vedeva l'ora si tornarsene a casa e fare una doccia calda.
Mise i libri nello zaino di pelle e attraversò i corridoi ormai deserti della biblioteca. Appena uscita notò che fuori era buio ed aveva perso l'autobus.
《Perfetto》borbottò sconsolata vedendo davanti a sé la lunga strada che doveva fare per tornare a casa. A peggiorare il tutto,dal cielo stava scendendo una piccola pioggerella.
La buia strada era illuminata a tratti da dei lampioni che però non aiutavano Jennie a scrollarsi di dosso l'inquietudine e l'ansia che aveva nel petto. Per le vie non c'era quasi nessuno e più la ragazza camminava più la luce svaniva fino a scomparire del tutto,lasciando Jennie sola in un vicolo totalmente buio.Con il cuore in gola,la ragazza obbligò se stessa ad oltrepassarlo.
Procedette per alcuni metri senza voltarsi,ansiosa di rivedere la luce dei lampioni che in quel momento le sembrava tanto rassicuranti. Non riusciva a stare tranquilla, sentiva una presenza dietro le spalle, come se qualcuno la seguisse passo dopo passo, sentiva il fruscio di un'altra persona.
All'inizio pensò di esserselo immaginato,ma capì che non era così,non appena i passi si fecero più vicini.
La ragazza,con il cuore che le batteva a mille, iniziò a camminare più veloce,stringendosi lo zaino alle spalle.
Se qualcosa le fosse successo,nessuno in quel vicoletto l'avrebbe sentita. Poteva urlare quanto voleva,ma nulla tanto avrebbe avuto effetto,quella zona era deserta di giorno,figuriamoci di notte.
Jennie pensò di mettersi a correre,idea che scartò subito poiché non era in grado di correre per tanto tempo e sapeva che avrebbe perso fiato dopo soli cinque minuti.
Ciò nonostante,se non avesse fatto qualcosa,la persona dietro di lei l'avrebbe assalita di certo e Jennie tremava all'idea di quello che avrebbe potuto farle.
Con gli occhi ormai abituati al buio,vide davanti a sé la snella figura di una ragazza che camminava con passo svelto a qualche metro di distanza.
Jennie decise di rischiare e raggiungerla,così con una leggera corsetta,in meno di qualche secondo fu accanto a lei.
《Ciao》esclamò sonoramente,stando attenta a farsi sentire 《Anche tu qui?》domandò alla figura accanto,la quale si era tolta gli auricolari e aperto la bocca con sorpresa.
Osservando il viso della ragazza davanti a sé,Jennie fu in grado di riconoscerla subito,nonostante la poca luce artificiale che si vedeva da lontano. Era Lisa.
《Ti scongiuro,fai finta di essere una mia conoscente,c'è un tizio che mi sta seguendo da quando sono entrata in questo vicoletto》sussurrò Jennie con occhi imploranti,le mani strette al petto e il cuore che di lì a poco sarebbe saltato fuori dalla gabbia toracica.
Lisa si voltò in modo disinvolto,pretendendo di prendere qualcosa dalla borsa,mentre con la coda dell'occhio vide dietro di sé un uomo incappucciato.
《Ah sì Jen,sto tornando dal lavoro. Ieri sera ti avevo detto che faccio la cameriera nel bar Flamingo accanto al supermarket,ricordi?》esclamò Lisa con un sorriso,stando al gioco di Jennie. Recitava molto bene e sembrava veramente che loro due fossero amiche da tempo immemore. Nelle mani stringeva una bomboletta con lo spray al peperoncino che aveva afferrato dalla borsa senza farsi vedere.
《Hm,io sto tornando dalla biblioteca》continuò Jennie cercando di non far tremare la voce 《sai com'è,dovevo scrivere quello stupido saggio sulla letteratura,mi ha tenuta inchiodata alla sedia per due ore》aggiunse ridendo nervosamente mentre si aggiustava i capelli raccolti in uno chignon spettinato. Cercava con tutte le sue forze di comportarsi in modo disinvolto,ma era piuttosto difficile per una persona ansiosa come lei.
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𝕴𝖓𝖘𝖎𝖊𝖒𝖊 𝖈𝖔𝖓𝖙𝖗𝖔 𝖎𝖑 𝖒𝖔𝖓𝖉𝖔 || JenLisa
Fanfic《Ti impegni così tanto a salvare gli altri, ma chi salverà te?》