Capitolo 18

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Le mura dell'enorme mansione dei genitori di Kim Iseul tremavano a causa della musica che rimbombava all'interno. Il giardino pullulava di studenti di ogni età, il salotto e la cucina erano strapiene di alcol e snack di vario tipo, mentre in piscina due gruppi di giovani ragazzi giocavano a pallavolo. Lisa cercò di passare attraverso la folla indemoniata di collegiali, tenendo stretta la mano di Jennie con il timore di perderla in tutto quel caos e il corto vestito nero che le stringeva i fianchi limitandone il movimento. Una volta raggiunta la cucina versò dello champagne alla ragazza, che le riservò un sorriso splendente. Nel momento in cui Lisa apparve nella stanza, le teste di quasi tutti i ragazzi si volsero verso di lei, al fine di ammirarla anche solo da lontano, e qualcuno tentò addirittura di avvicinarsi per chiederle il numero, ma ognuno di quei futili corteggiatori fu fulminato dallo sguardo gelido di Jennie, la quale guardava ognuno di loro come se volesse incenerire con gli occhi.  Ovviamente con il rosso vestito che aveva scelto di indossare Lisa appariva come una rubacuori, la morbida stoffa dell'abito avvolgeva il suo corpo come se le fosse stato cucito addosso e i tacchi dorati rendevano la sua figura ancora più snella e allungata, ma Jennie sapeva che tutto quel ben di Dio apparteneva solo ed esclusivamente a lei e non avrebbe permesso a nessuno di toglierle ciò che le spettava di diritto. 

《Riconosci qualcuno?》 le chiese la minore dopo averla ammirata per qualche secondo, gridandole all'orecchio, nel vano tentativo di farsi sentire in mezzo alla confusione. Lanciò un'occhiata fuori dalla grande finestra, notando delle ragazze della loro scuola danzanti nel giardino. Era il gruppetto di Tzuyu e Nayeon, le ragazze più popolari dell'istituto. Ognuna di loro indossava un vestito dannatamente costoso, ornata da gioielli d'oro e d'argento, e tra le mani teneva un bicchiere di plastica colmo di birra o una sigaretta accesa. Alcune si reggevano a malapena in piedi tanto erano ubriache, mentre altre cantavano a squarciagola ballando senza sosta, scuotendo ciò che il loro corpo permetteva di scuotere.  Jennie rispose ma la sua flebile voce fu inghiottita dal rumore causato dalla musica a tutto volume, così che Lisa pensò non l'avesse sentita. Allora la minore aprì nuovamente la bocca per riformulare la stessa domanda, la quale però non fuoriuscì mai dalle sue labbra dal momento che qualcuno le posò una mano sulla spalla, costringendola a girarsi per vedere chi avesse attirato la sua attenzione. Che fosse un altro ammiratore? Pensò erroneamente.

《Hyunjin!》urlò non appena si rese conto di chi fosse, saltando addosso ad un ragazzo alto, dai lunghi capelli biondi raccolti in un codino legato da uno spesso elastico nero. Le sue braccia ossute circondarono e sollevarono con sorprendete facilità Lisa, la quale sembrava così minuta a confronto con la gigantesca figura del giovane, e un sorriso illuminò il suo volto. 《Da quanto tempo! Pensavo ti fossi trasferito a Itaewon per sempre!》  Di certo egli la teneva saldamente tra le braccia, ma nell'elevarla da terra l'orlo della gonna si era alzato pericolosamente finendo per mostrare il pizzo dell'intimo scuro che indossava sotto l'abito, cosicché Jennie portò velocemente le mani ai suoi fianchi per evitare che Lisa mostrasse qualcosa di più. Nel fare ciò però, si era creata una situazione piuttosto imbarazzante, con Hyunjin che teneva Lisa in braccio  e Jennie che aveva posato le mani sui suoi fianchi. A quella vista Hyunjin scoppiò a ridere, guadagnandosi uno sguardo infuocato da parte della mora che lo costrinse a smettere immediatamente.

《Laliz che bello rivederti!》  esclamò il giovane nascondendo il volto nei soffici capelli della ragazza, mentre la teneva ancora sospesa nell'aria senza alcuno sforzo.
Jennie se ne stava immobile invece, nella sua camicia color panna e i pantaloncini corti in tinta, rossa dalla rabbia e dalla gelosia, con le braccia incrociate al petto e gli occhi iniettati di sangue; a vederli da lontano, chiunque l'avrebbe scambiati per una coppia. Non smetteva di guardarlo non perché fosse attraente ma perché così facendo riusciva a metterlo a disagio, il che era il suo obiettivo principale in quel momento, e forse, se avesse continuato a scrutarlo all'infinito si sarebbe staccato da Lisa. Tuttavia, il giovane le sembrava assai duro di comprendonio: pareva infatti che non gli fosse arrivato il messaggio o forse faceva finta di non capire, ma le circostanze l'avrebbero presto costretto a fare attenzione a ciò che diceva e faceva in quanto Jennie era pronta a farlo a pezzi nel momento in cui si fosse spinto oltre.
La minore si accorse subito dello strano comportamento della fidanzata, di fatto, una volta che i suoi piedi toccarono terra, circondò con un braccio le spalle della mora, attirandola verso di sé, e con lo stesso tono vivace di sempre la presentò all'amico, che le porse la mano con un sorriso a trentadue denti, ricevendo solo un "piacere di conoscerti" secco e senza troppe emozioni. Hyunjin cercava di fingere nel miglior modo possibile, tentava di mostrarsi felice nel conoscere la nuova "amica" di Lisa solo per farle piacere, ma non riusciva a trattenersi davanti a quella faccia tanto insolente. Quella ragazze voleva litigare quella sera.

𝕴𝖓𝖘𝖎𝖊𝖒𝖊 𝖈𝖔𝖓𝖙𝖗𝖔 𝖎𝖑 𝖒𝖔𝖓𝖉𝖔 || JenLisaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora