Capitolo 19

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Dopo interminabili ore di viaggio, uber è finalmente arrivato a destinazione. Sento il bisogno di sgranchirmi le gambe e cercare di farmi passare il nervoso, trascorrerò dei giorni con i suoi familiari, sono elettrizzata all'idea. Mentre eravamo in macchina Chase ha cercato di tranquillizzarmi dicendo che non c'è bisogno di farmi venire l'ansia, infondo i suoi genitori mi conoscono già e anche le sue sorelle.
Chiudo lo sportello dietro di me mentre mi guardo in giro. La loro casa sembra molto accogliente, simile alle altre che si trovano nel quartiere. È una classica casa americana a due piani, con mattoni gialli e fiori alle finestre del piano superiore. Il portico finemente decorato e il giardino impeccabile. Il prato verde tagliato fine e decisamente curato, è circondato da una recinzione in legno che delimita la proprietà.
Lungo la grondaia sono appesi fili di luci colorati così come per il giardino. La loro casa è più sobria rispetto a tutte le altre. In giardino accanto al vialetto vi sono due renne con luci bianche, muovono la testa su e giù come se stessero spulciando i fili d'erba.
Anche la loro cassetta della posta è piuttosto carina, rossa a forma di cassetta postale con su degli elfi e una scritta, "polo nord".
Il portico in legno chiaro è arricchito da molte varietà di piante oltre alle stelle di natale, che si trovano in questo periodo. Chase mi ha detto che sua mamma ha l'hobby del giardinaggio, ma da quello che vedo ha davvero il pollice verde. Una volta ho scavato una buca in giardino piantando il seme di un fiore, pensavo che se mi fossi presa cura di quel seme, presto sarebbe spuntato fuori un bellissimo fiore.
Le mie aspettative erano alte, ed ero fiduciosa in quel manuale di giardinaggio che mi aveva regalo Dixie. Avevo chiamato il seme "Rudolph" ma più passavano i giorni e più non cresceva nulla, alla fine persi le speranze e lasciai perdere.
Accanto alla porta appena sotto la finestra vi è un tavolo tondo con sopra una lanterna natalizia, e due sedie in vimini, e più in fondo un divano con cuscini rossi e bianchi e un plaid rosso a scacchi. Sulla porta di casa invece è appesa una ghirlanda tipicamente natalizia.
So che ai suoi genitori piace molto il periodo natalizio, il momento in cui la famiglia si riunisce e tutti cercando di diventare più buoni. Quando si addobba tutti insieme l'albero, adagiare sotto di esso tanti regali per poi aprirli la mattina di natale.
Radunarsi accanto al camino abbracciando il suo calore, magari guardando il solito film che va in onda tutti gli anni. Non vedo l'ora di vivere questi momenti per goderne appieno ogni singolo attimo.
Chase arriva alle mie spalle stringendomi i fianchi. Le sue labbra si posano dietro il mio orecchio e la sua testa sulla mia spalla.
-Non essere così tesa, loro non ti mangeranno- Dice Chase scherzando.
-Non lo sono- Stranamente appena ho messo piede fuori dall'auto la mia ansia si è lentamente placata.
-Devo crederci?- Dondoliamo mentre lui ride e io sbuffo mentre cerco di pestargli un piede.
Annuisco, mi giro baciando l'angolo della sua bocca.
-Spero tanto che nevichi-
-È raro che nevichi quì. ma magari siamo fortunati e succederà-
-Lo spero- Dico sorridendo.
Stampa un bacio sulla mia guancia, prende il suo trolley avviandosi lungo il vialetto. Faccio lo stesso seguendolo, saliamo i pochi gradini fermandoci alla porta d'ingresso. Chase suona il campanello, subito dopo la porta viene spalancata da suo padre che ci accoglie allegramente abbracciando prima lui, poi me.
Subito dopo, però viene quasi travolto da sua moglie che lo scansa correndo ad abbracciarmi. Quasi mi stritola impedendomi di respirare, ricambio ridendo.
-Oh tesoro come sei cresciuta dall'ultima volta che ci siamo viste- Dice sua mamma carezzandomi i capelli. Prende la mia mano portandomi con lei in cucina. Chase e suo padre portano i trolley dentro casa, lui appende le nostre giacche all'attaccapanni all'ingresso.
-Come è andato il viaggio?- Chiede suo padre seguendolo in salotto, Chase si stravacca sul divano stendendo le gambe sul poggiapiedi di fronte ad esso.
-Noioso ma anche interessante-
-Marlena non verrà a casa quest'anno- Dice suo papà sedendosi accanto a lui.
-Starà con il suo ragazzo?- Lui annuisce. -Peccato, mi mancherà-
Chase sente la risata mia e di sua mamma provenire dalla cucina, rivolge uno sguardo confuso a suo papà, lui scuote la testa, prende una rivista dal porta giornali accanto al divano sfogliandola distrattamente.
-Mamma ci sono anche io sai?- Urla Chase dal salotto. Sua mamma si affaccia dalla cucina guardandolo divertita.
-Lo so tesoro- Dice ridendo. -Abbiamo tutto il tempo per salutarci, voglio solo passare un pò di tempo con Charli- Agita il mestolo sporco di una qualche crema tornando in cucina.
Chase incrocia le braccia al petto offeso dalle parole di sua mamma. Ma infondo lo sa che lei gli vuole bene, e che è solo felice per la mia presenza. Da giorni fremeva mandandogli continui messaggi chiedendogli spesso se avessi accettato il suo invito.
-Ma guardala...- Lancia un occhiata a suo padre. -Ti sembra giusto dopo tanto tempo che non ci vediamo?-
-Da quando l'hai chiamata confermandole che saresti venuto con Charli, ha fatto i salti di gioia- Dice lui stringendosi nelle spalle.
-Non è una giustificazione. Mi sento escluso-
-Non fare il bambino- Suo padre ripone la rivista lanciando uno sguardo alle valige all'ingresso.
-Invece di stare quì con il muso, che ne dici di darmi una mano a portarle di sopra?-
-Dove dormirà Charli?-
-Tua madre ha preparato un letto in più in camera di Karissa-
Entrambi salgono al piano di sopra lanciandosi occhiate scherzose a vicenda.

In Your Eyes - Chacha Love StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora