Capitolo 38

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Sono in macchina con Noah, la radio è accesa trasmette le ultime tendenze che sentiamo spesso facendo i tik tok. Posiziono il mio telefono sul supporto in modo che ci riprenda entrambi, improvvisiamo balli e duetti muovendo la testa e le braccia a ritmo di musica. Noah è venuto presto a casa mia, dice che questi sono gli ultimi giorni di allenamenti, sabato ci sarà la partita di fine anno e niente dovrà andare male. Le sue mani sono ferme sul volante, non l'ho mai visto così teso prima d'ora. Si gira verso di me facendomi un sorriso.
-A cosa pensi?- Mi chiede rigirandosi per guardare la strada.
-Che sei un pò teso, o mi sbaglio?-
-In effetti...-
-Qualcosa ti turba?-
Lui si schiarisce la gola, allenta il colletto della felpa come se avesse un improvvisa mancanza di aria.
-Sono preoccupato per la partita...- Sbotta all'improvviso.
-Perchè?- Dico confusa. -Andrà tutto bene e non sono di certo io a dovertelo dire. Noah hai faticato così tanto...la partita la vinceremo noi, come sempre-
-Sai che verranno dei talent scout?-
-Cosa? Ma è fantastico!- Esulto felice. -Così vedranno quanto vali-
-E se dovessi fallire?-
-Ma no...tu sarai grande quel giorno. Ce la farai...devi solo credere in te stesso-
-Ho un pò paura...- Ammette cambiando marcia.
-Di cosa?-
-Di fallire...- Dice serio. -Di ritrovarmi dopo il college a non sapere quale sarà il mio futuro-
-Non è un pò presto per pensarci?-
Lui mi guarda per qualche secondo. -Credo che dipenderà tutto da come andrà la partita-
-Se ti convincerai di fallire allora sarà così- Metto una mano sul suo braccio stringendolo.
-Me lo hai detto tu tante volte...non bisogna pensare al peggio. Le cose belle arrivano per tutti-
-Davvero hai creduto alle cazzate che ti dicevo le volte che eri triste?-
-Si, perchè mi hanno fatto capire tante cose. E non sono cazzate Noah-
-Ho sentito da Bryce che hai un ammiratore segreto. Lo conosco?- Mi dice con un sorriso.
-Non cambiare discorso...- Rispondo sbuffando.
Non sopporto questo lato di Noah.
Quando non vuole sentirsi dire le cose, cambia discorso. Non vuole affrontare la verità. Lui sarà grande quella sera, giocherà come non hai mai fatto fino ad oggi. So che impiegherà tutto se stesso perchè lui è un vincente. Gli do una leggera spinta scuotendo la testa, lui fa una smorfia pizzicandomi la gamba.
-Allora?- Insiste lui.
-Ma perchè dovete fissarvi tutti su una cosa che non ha fondamenta-
-Esiste o no?- Dice lui burlandosi di me.
-Il ragazzo misterioso mi ha lasciato un biglietto nel mio armadietto, e insieme a quello c'era una scatolina con un fiore per il polso. Tu per caso ne sai qualcosa?- Dico guardandolo sott'occhi.
-Perchè me lo chiedi?-
-Le ragazze sospettano che sei tu l'ammiratore segreto-
Lui ride. -Mi dispiace deluderti, ma non sono io-
-Peccato...ci resteranno male-
-A te non dispiace nemmeno un pò?-
-Se fossi stato tu...sai come sarebbe andata-
-Lo so tranquilla, mi hai già fatto capire che non ci sarà mai niente tra di noi, eccetto amicizia...giusto?-
-Mi dispiace Noah...-
-E di cosa?- Lui ridacchia. -A volte è meglio essere brutalmente sinceri, che nascondere la verità-
-Quindi...-
-Cosa vuoi chiedermi?-
-Tra di noi è ancora come prima?-
-Ma si Charli, io sono il tuo migliore amico e tu sei la mia migliore amica. Andremo al ballo insieme da amici e ci divertiremo-
Eppure...le sue parole sanno così tanto di bugia.
Mi giro verso il finestrino appoggiando la fronte contro il vetro freddo, lui torna a guardare la strada fino ad arrivare nel parcheggio della scuola. Tra di noi cala un insensato silenzio, appena parcheggia sfila le chiavi si gira prendendo dal retro i nostri zaini. Esco dalla sua macchina facendo un grosso respiro, un altro giorno sta per iniziare e anche questa volta non so come andranno le cose.
Non ho detto a nessuno di quello che è successo in biblioteca.
Non credo ci sia niente da dire...è stato...un errore. Non ricapiterà mai più, non deve ricapitare.
Cammino al fianco di Noah, porta un braccio sulle mie spalle, mi attira a lui lasciandomi un bacio sulla guancia.
-Non rattristarti...appena inizierà l'estate, ci lasceremo tutto questo alle spalle-
-Ne sei convinto?-
-Perchè non dovrei?-
Ci guardiamo per un attimo.
-Abbiamo un pò tutti bisogno di staccare un pò- Dice lui serio.
Appena ci avviciniamo all'ingresso, Addison corre verso di me, prende le mie mani trascinandomi nei pressi della presidenza.
-Addison non tirarmi così-
-Questa la devi vedere- Dice lei fermandosi poco dopo, una folla di studenti è accerchiata intorno all'ufficio del preside, dal quale si sentono diverse urla femminili, una di queste è perfettamente riconoscibile.
-Che sta succedendo?- Dice Noah dopo averci seguite.
-Il preside ha convocato Olivia e Madi nel suo ufficio-
-Era ora- Mi lascio scappare.
-Char...- Dice Noah guardandomi.
-Da quanto tempo sono li dentro?- Dico ad Addison.
-Almeno un quarto d'ora...ho sentito dire che il preside vuole sospenderle entrambe-
-Un pò poco non credi? Io le bandirei da scuola-
-Si esibiranno nell'ultima partita e poi sospese...credo-
-Quindi niente prom per loro- Dico ragionandoci su.
Addison annuisce, poco dopo sorridiamo entrambe lanciandoci occhiate divertite. L'idea di non vedere loro due al ballo significa che saremo tutti più tranquilli. Anche se avrei preferito che avesse dato loro una punizione più giusta, ma organizzare il ballo e non potervi partecipare è davvero cattivo.
-Che fate tutti riuniti quì?-
Alle nostre spalle arrivano Avani, mia sorella e Bryce. Addison dice loro chi il preside sta torchiando.
-Si è deciso finalmente a fare qualcosa-
-Pensa a quanto sarà incazzata Olivia, ha faticato tanto per organizzare tutto nei minimi dettagli, e alla fine non verrà nemmeno- Dice Avani immaginando la faccia di Olivia quando uscirà dall'ufficio del preside.
Pochi minuti dopo sentiamo un forte rumore e qualcosa cadere sul pavimento. Il preside esce dal suo ufficio seguito da Olivia e Madi, a gran voce urla a tutti noi che ci eravamo fermati nel corridoio. Molti con la testa bassa e spaventati dalle sue minacce, iniziano a sparpagliarsi per raggiungere la propria classe, mentre altri fanno finta di prendere appunti per vedere cosa sarebbe successo. Intercetto lo sguardo furioso di Olivia e sorrido alle parole appena pronunciate dal preside. Lui ha detto loro di tornare in classe, che sarebbe stato l'ultimo giorno di scuola. Ha annunciato che avrebbero partecipato alla partita di sabato, ma che dovevano dimenticarsi del prom. Olivia apre la bocca per replicare ma il preside la zittisce, lei stringe i pugni rossa di rabbia. Io e le ragazze soddisfatte avanziamo lungo il corridoio verso i nostri armadietti. Addison mi prende il braccio ridendo a squarciagola per farsi sentire. La sua risata è contagiosa appena sto per fare lo stesso qualcuno mi spinge con forza contro la porta antincendio, mugolo per la botta alla testa. Apro gli occhi per lamentarmi quando una furia bionda mi sovrasta.
-Cosa pensavi di ottenere parlando con il preside, eh?- Olivia urla queste parole a pochi centimetri dal mio viso. Il mio cuore inizia a battere velocemente, non riesco a formulare una frase per risponderle.
-Sei andata a piagnucolare da lui e per colpa tua sono stata sospesa e non potrò venire al prom-
Noah la tira per le braccia allontanandola da me, lei stringe una ciocca dei miei capelli tra le mani tirandola forte.
-Lasciami stupida- Dico cercando di liberare la sua stretta dai miei capelli.
-Me la pagherai D'amelio...tu e le tue stupide amiche, non avrete vita facile da ora in poi...-
Un pugno arriva dritto sul viso di Olivia che presa dal momento non reagisce cadendo sul pavimento. Mi giro verso Dixie sconvolta, ha ancora la mano chiusa a pugno e uno sguardo d'ira dipinto sul viso.
-Non toccare mia sorella stupida gallina-
Madi aiuta Olivia a rialzarsi, ma lei la spinge via guardandola male.
-State giocando con il fuoco...- Dice rivolta a noi due, ma questa volta non ci lasciamo sottomettere.
-No, Olivia ora siamo noi che avvertiamo te- Dico prendendo coraggio e parlando per prima.
-Stai lontana da me e dai miei amici, altrimenti la pagherai. Tu non mi fai paura e non m'importa se tu e lei...- Dico guardando Madi con disprezzo.
-Mi avete aggredita...Pensate di avermi spezzata in qualche modo, ma io mi sono rialzata e sono diventata più forte di prima- Aggiungo facendo un passo avanti.
-Dove l'hai letta questa frase, su google o te l'hanno suggerita loro?- Dice puntando il dito verso i miei amici.
-Smettila di renderti ridicola. Il tuo regno di terrore finisce quì-
-Quanto sei ingenua- Dice ridendo maligna. -Tu non sai chi ti stai mettendo contro...ma lo scoprirai-
Si guarda indietro per vedere Madi in un angolo con la testa bassa, lei non sarà mai come Olivia. Può giocare ad emularla, ma non sarà mai alla sua altezza. Olivia la tiene in pugno come se fosse una bambola di pezza, presto o tardi si stancherà del suo giocattolo e lo manderà nel dimenticatoio, insieme a tutti gli altri oggetti di cui ha smesso di fare uso.
Lei è così.
Non è la prima volta che vedo come tratta le persone.
Ho cercato di avvertire Madi sul suo conto, ma lei non mi ha ascoltata, ed è voluta passare dalla sua parte nonostante conoscesse le conseguenze. Ed ora, è li in quell'angolo a fare da spettatrice con lo sguardo basso, aspettando un ordine dalla sua padrona. Olivia ci da le spalle avviandosi verso il bagno delle ragazze, lancia un occhiata a Madi facendole capire di doverla seguire. Lei sospira ma alla fine le va dietro senza obiettare.
-Dobbiamo andare a lezione- Dice Dixie al resto del gruppo.
-Posso lasciarti o devo preoccuparmi?- Aggiunge guardandomi con un sorriso divertito.
-Credo di riuscire a difendermi da sola- Incrocio le braccia sbuffando.
-Lo so, ho sentito quello che le hai detto e non me lo aspettavo da te sorellina-
-Non prendermi in giro- Batto un piede sul pavimento. -Lo sai che la violenza non mi piace, ma quando non si può fare a meno di alzare la voce...-
-Lo so...per questo non mi sono trattenuta dal dargli un pugno-
-Spero solo che il preside non ti punisca-
-Non credo gli convenga lamentarsi con lui- Dice Avani.
-Esatto, e inoltre non gioverebbe alla sua situazione se il preside sapesse che ti ha aggredita di nuovo- Dice Addison guardandomi.
Annuisco convinta delle sue parole. Noah e Bryce ci lasciano per andare agli allenamenti. Noi ragazze ci dividiamo Avani va con Dixie a lezione di scienze, mentre io e Addison abbiamo una noiosa ora di matematica. Lei mi spinge scherzosamente verso la porta, appena entriamo in classe quasi mi strozzo con la mia stessa saliva, mi fermo e Addison quasi mi cade sopra.
-Charli perchè ti sei fermata all'improvviso?-
Non le rispondo, le parole non vogliono uscire ma vede il mio sguardo e si gira per guardare quello che sto vedendo io. Il posto vuoto accanto a Chase è stato riempito da una nuova alunna, e lei sta ridendo con lui gesticolando e toccandogli la spalla. Addison posa una mano sul mio braccio ma io vado dritta verso il mio banco sedendomi e posando i libri su di esso. Addison mi raggiunge continuando a guardarmi.
-Secondo te è una nuova alunna?- Dice riferendosi alla ragazza mora seduta accanto a Chase.
-Può essere, non l'ho mai vista- Prendo l'astuccio dallo zaino posandolo malamente sul banco.
-Sono piuttosto in sintonia però...- Ma mentre lo dice si morde il labbro guardandomi dispiaciuta.
-Be lui è un maschio e..lei sembra carina- Sento un groppo alla gola ma faccio finta di niente.
-Charli...non devi far finta che ti va bene se non è così-
-Tranquilla- Le dico guardandola. -Tra me e lui è finita, è normale che si interessi ad un altra ragazza- Dico accennando ad un sorriso. 
Stupido. Imbecille. Troglodita. 
Apro il quaderno degli esercizi iniziando a scrivere un paio di appunti appena il professore si mette seduto e apre il suo libro. Appena appoggio la matita sul foglio la punta si spezza, forse ho fatto troppa pressione. Prendo il temperino ma le mie mani tremano e non riesco a far entrare la punta della matita nel buco. Lascio perdere girando la testa verso la finestra, guardo fuori il cielo si sta oscurando e presto dei nuvoloni grigi inizieranno a ricoprire il bel tempo che c'è. Mi mordo il labbro quando sento la sua risata, e non riesco a fare a meno di girarmi e guardare davanti a me. A due banchi di distanza ci sono loro due e le loro chiacchiere. Addison picchietta sulla mia mano cercando la mia attenzione. Mi passa la matita temperata, io la prendo facendo un debole sorriso.
-Non ci pensare...- Dice sussurrando per non farsi sentire dal professore. Lui è alla lavagna a scrivere e ci da le spalle.
Non riesco a concentrarmi.
Finisco per scarabocchiare cose incomprensibili sul quaderno, non prestando minimamente attenzione alla lezione in corso. Addison di tanto in tanto mi lancia occhiate preoccupate, ma io resto dalla mia parte di banco con la testa appoggiata sulla mano e lo sguardo perso nel vuoto. 
Perchè mi sento così? 
Vorrei non sentire la sua voce...la sua risata...vedere i suoi occhi che guardano un altra ragazza. Dovrei essere io quella che volta pagina e dimentica il passato. E invece mi ritrovo quì a mangiarmi il fegato e a guardare lui, flirtare con quella ragazza che non perde tempo a fargli gli occhi dolci. Stringo la matita graffiando il quaderno in un gesto non voluto, le mie spalle tremano ma cerco di restare calma, nonostante la tempesta che si crea dentro di me.
Un tuono molto forte mi fa sobbalzare, per un attimo le luci della classe si spengono e un paio di ragazze gridano spaventate. Il professore cerca di calmarci dicendoci che tra pochi minuti le luci di emergenza sarebbero ripartite.
-Tutto bene Charli?- Mi chiede Addison spaventata.
-Si...bene- Rispondo guardandomi intorno.
Poco dopo le luci si riaccendono e gli studenti tirano un sospiro di sollievo. Strizzo gli occhi guardando davanti a me, il respiro si spezza e forse anche l'ultimo frammento integro del mio cuore. Lei stringe i fianchi di Chase appoggiandosi interamente a lui, che avvolge un braccio intorno alle sue spalle confortandola. 
Non piangere Charli. Ordino a me stessa di non frignare.
Non devo lasciare che le emozioni siano più forti di me, che prendano il sopravvento e mi facciano apparire debole.
-Non ce la faccio...- Dico in un sussurro.
Addison accanto a me si gira guardandomi confusa.
-Che vuoi dire?-
Mi giro guardandola come se avessi appena visto un fantasma. Con tutta me stessa sto cercando di resistere, ma è così difficile. 
-Aiutami ti prego...- Le mie labbra tremano, sento gli occhi riempirsi di acqua.
-Oh, Charli...- Dice triste attirandomi tra le sue braccia. Non ci penso due volte a nascondere il viso tra i suoi capelli. Appena chiudo gli occhi, le lacrime scivolano lungo le mie guance. Non un gemito lascio che esca dalla mia bocca, la tengo serrata in modo da impedire a qualsiasi suono di uscire fuori. Il professore ci guarda per un attimo aggrottando la fronte, ma non commenta pensando che forse il temporale mi ha spaventata. Continua la sua lezione come se il blackout non ci fosse stato, e io continuo a stringere Addison come se lei fosse la mia ancora.
In grado si salvarmi e non lasciarmi annegare durante una violenta tempesta. 

In Your Eyes - Chacha Love StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora