Capitolo 11

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Dopo quella sera da Stefy quasi non mi riconosco più. Ho dubbi se effettivamente ho fatto la cosa giusta.
Sono stato bene. D'altronde come non potevo.
Appena finita la serata però, mi sento letteralmente di merda. Come se avessi tradito Amber, anche se eravamo distanti anni luce al momento.
La distanza e la freddezza che c'è ora fra di noi mi fa capire ogni istante della mia vita quanto non posso vivere senza di lei.
Ma l'orgoglio purtroppo ma come sempre la meglio su di me.
Ho una dignità e non mi va che il bene che le voglio scavalchi me stesso, non posso farmi ridurre così da lei. Anche se..
Apro una foto sua e noto che...
È bellissima..
Non mi va di tornare, decido così di andare a fare un giro e prendere un po' d'aria, forse devo far respirare soltanto la mia mente.

Passo un bel po' di tempo in giro senza che me ne renda conto. Forse speravo che mi chiamasse Amber magari un " John sei sveglio?" o qualsiasi altra cosa purché trovassimo il modo di vederci.
Penso a come stava andando bene dopo il cinema, non so davvero cosa sia successo in lei.
Mi decido a tornare a casa, ma prima passo a prendermi qualcosa da mangiare. Mentre mi dirigo verso il centro città, nella corsia opposta, vedo il padre di Amber, nella sua auto, fermo al semaforo. Inizialmente, non ci ho nemmeno fatto caso, ma rallentando e guardando meglio noto che non è con la signora Smith, ma al suo fianco c'è un'altra donna.
Sono molto confuso.
Beh non ho poi così tanto sonno, così faccio inversione e tenendo la giusta distanza lo seguo.
Guida per un po', fino ad un motel ai confini della città. Viene utilizzato principalmente da chi affronta lunghi viaggi, non chi ha casa sua a qualche miglia da qui.
Dal lato del passeggero scende una donna bionda, sulla trentina, fisico mozzafiato.
Ma cosa ci fanno qui? Devo vedere meglio, così aspetto un'oretta prima che escano da lì.
Cosa sto facendo!! Il signor Smith ama la sua famiglia, lavora tanto per portare avanti la sua casa e le persone che ama, mi starò sbagliando sicuramente.

Dopo circa due ore che sono fermo qui fuori come un detective ecco che vedo uscire da una stanza del motel il padre di Amber con quella donna.
Ho capito che non è tutto oro ciò che luccica.
Poco prima di salire in macchina si scambiano un bacio molto caloroso e passionale... Wow.
E pensare che l'avevo considerato un padre, pensavo fosse diverso dal mio e invece.. è soltanto come lui.
Gli scatto delle foto, perché al momento giusto dovrò farle vedere ad Amber. Ora non è il momento! Devo soltanto andare via di qui e tornare a casa.
Mentre guido non riesco a non pensare a ciò che ho visto. Sicuramente non avranno parlato in quel posto. Cazzo se sono furioso! Gli avrei voluto spaccare la faccia! Non l'ho potuto fare a mio padre, perché è scappato via con la sua vigliaccheria quando ero piccolo. Sennò.. sennò..
Non desidero diventare come loro. Preferisco rimanere solo piuttosto che lasciare la mia famiglia.

𝗤𝘂𝗮𝗹𝗰𝗵𝗲 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗯𝗮𝗹𝗹𝗼.

Stanno per appendere la lista delle coppie per eleggere il re e la regina del ballo.
Andrò con i ragazzi, quindi sicuramente non sono incluso, ma sono davvero curioso di vedere le coppie.
" Ragazzi non spingete, con calma, vedrete tutti." Me ne sto totalmente in disparte. Inutile essere euforici, è soltanto una stupida lista.
Mentre cercano di vedere le coppie, molti di loro mi fissano come se gli avessi fatto un torto. Quasi come se fossero invidiosi.
La considerazione nei loro confronti è minima, non devo preoccuparmi di niente.
Appena si sfolla un po' riesco a dare un'occhiata.
" Vediamo..."
Con una mano sulla fronte capisco il perché delle occhiatacce.
Stefy... Eppure le ho detto a casa sua che non sarei andato con lei. Cosa avrà nella testa quella ragazza.

𝗦𝘁𝗲𝗳𝗮𝗻𝘆: John!

Saltandomi addosso.

𝗦𝘁𝗲𝗳𝗮𝗻𝘆: Hai visto? Ci siamo anche noi!

𝗝𝗼𝗵𝗻: Stefy da quando esiste un noi?

𝗦𝘁𝗲𝗳𝗮𝗻𝘆: Ma come John? Non ricordi a più a casa mia? Sei proprio come ti immaginavo a letto...

Crossed fates - destini incrociatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora