John pov
Amber, anche se con molta difficoltà riesce a raccontarmi ciò che era successo poco prima.
Non so che fare.
Riesco a sentire il suo respiro pesante dovuto alle lacrime.
Chino la testa in avanti, e inizio a sentire il suo dolore sulle mie spalle.John: Come... Come ha osato... Nessuno può toccarti. Se quelle mani non sono le mie.
Le parole uscivano dalla mia bocca così senza pensarci, la rabbia cresce sempre di più dentro me e non posso far nulla per non esternarla, proprio come se cuore e mente finalmente fossero collegati.
Questa frase, uscita fuori dalla mia bocca senza che me ne rendessi conto, attira l'attenzione di lei su di me.
Intanto provo ad essere forte per lei, ma purtroppo mentre cerco di confortarla e magari capire come potesse sentirsi, una sottile lacrima scende sul mio volto e viene illuminata dalla Luna, rendendomi ancora una volta fragile dinanzi ai suoi occhi.John: Mi dispiace...è tutta colpa mia. Non sono stato presente, ho lasciato che ti toccasse per la seconda volta e non ho fatto nulla per evitarlo. Il mio orgoglio ha avuto la meglio su di me e ho rischiato di perderti per sempre...-
Istintivamente afferro la sua mano chiudendola nella mia senza alzare lo sguardo.
John: NON LA PASSERÀ LISCIA.-
Più ci penso e più la mia rabbia cresce e involontariamente le stringo fin troppo la mano, lei lo nota e poggia l'altra sua mano sulla mia, rassicurando lei me, che sta bene e che tutto sarebbe andato per il meglio e che non c'è bisogno di arrivare a tanto...
Mi conosce troppo bene e sa che in questo momento sarei capace di spaccare la testa a quel coglione di Mark.
Riesce a farmi calmare con un semplice tocco, mentre ancora mi fissa con il viso umido dal pianto.
Alzo lievemente il capo per sbirciare i suoi occhi.
Noto che le scende un'altra lacrima sul suo viso accompagnata da un sorrisino ingannevole, ma allo stesso tempo molto piacevole.
È bellissima anche in questo stato, non ne posso più di andare avanti con questa falsa dell'amico...
Probabilmente è ora che le dico cosa provo veramente per lei...
Un'altra situazione del genere non ricapiterà facilmente, e non posso assolutamente sopportare che possa guardare qualcun'altro se non me, almeno non dopo averci provato.
Dopo che cuore e mente finalmente si sono decisi ad andare d'accordo prendo coraggio e alzo la testa rivolgendomi verso di lei molto lentamente.John: Ascolta Amber... Io...-
Non riesco nemmeno a inziare ciò che avrei voluto tanto dire, che mi ritrovo ad occhi chiusi con la distanza tra noi pari a zero.
Sento il suo profumo, i suoi capelli, il mio naso che sfiora il suo, la sua mano delicata poggiata sulla mia guancia, dentro sento il calore di cento estati.
Sono così morbide.. ho sempre immaginato la morbidezza delle sue labbra, ma toccarle, baciarle, averne la conferma, è tutt'altra cosa.
Vorrei che questo momento non finisse più.
Ci stacchiamo per un attimo, senza mai allontanarci e i nostri occhi sembrano essersi incatenati l'uni agli altri e in questo momento senza che nessuno dei due dica una parola, i nostri occhi si stanno dicendo tanto invece, tutto quello che abbiamo trattenuto a lungo, tutto quello che avremmo sempre voluto dirci.
Finalmente vedo spuntare sulle sue labbra un sorriso sincero, bellissimo e felice soprattutto, stessa cosa faccio io.
Non potrei mai essere più felice come lo sono in questo momento.
Non voglio starle così lontano, anche se stiamo a pochi centimetri, così le prendo il viso con una carezza in modo molto delicato e guardandola negli occhi ci uniamo ancora una volta in un indimenticabile bacio.
Sono tante le cose di cui dobbiamo parlare, ma ora che ci siamo ritrovati rimandiamo le discussioni.
È totalmente rossa. Spero non sia altrettanto io così.John: Sei bellissima... Avevo letteralmente il cuore lacerato a causa della freddezza che c'era tra noi da un po' ormai, ma questa sensazione mi ha fatto davvero rivivere. Sono senza fiato giuro.-
Amber: Ho sempre voluto farlo, ma avevo troppa paura. Finché per l'ennesima volta, sei arrivato tu
Ho sempre avuto difficoltà ad esprimermi, ma in qualche modo hai esaudito ciò che volevo e ciò di cui avevo più bisogno, sei apparso e mi hai afferrato il cuore...-Sarà un sogno. Amber non ha mai parlato con me con così tanto imbarazzo, anche se ha creato il momento perfetto.
Mentre mi tiene ancora la mano si alza..Amber: John!!!-
Con molta euforia.
John: Cosa c'è?-
Amber: Ti va di ballare?-
John: Sei sicura di voler tornare dentro?-
Amber: Certo. Ora va tutto bene, sono spensierata e voglio solo ballare con te.-
Accetto volentieri il suo invito, così la prendo per mano, scendiamo le scale degli spalti e torniamo verso la festa.
Siamo quasi arrivati, lei è di poco più avanti a me tenendo la mia mano, ho bisogno di sentirla dinuovo vicina, così la tiro a me e la chiudo tra le mie braccia, le esce un urletto di spavento mentre sorride, una volta realizzata, le do un tenero bacio...John: Ne avevo bisogno
Quasi diventa rossa e sorride solo, così una volta staccati entriamo dinuovo al ballo.
Nicole: Ragazzi!! Dove eravate finiti?-
Amber: Eravamo proprio qui. Strano che non ci hai visti Nicky.-
Nicole: Mh si certo... Guarda che quella tua espressione di non semplice felicità non mi convince mica. Nono.-
Amber: Dai ora non perdiamoci in chiacchiere. Ora che finalmente siamo tutti riuniti, che ne dire di ballare tutti insieme?-
In qualche strano modo, tutto sembra essersi risolto.
Io e Amber, la nostra comitiva finalmente, io che ballo con Amber..
Cosa potrebbe andare storto.
Balliamo tutti come matti, ci divertiamo un casino, poi..
Il lento.
Tutti si dividono e formano delle coppie, io ovviamente non mi stacco da lei. Non so cosa siamo, ma essere qui in questo momento, significa che.. forse magari siamo..Amber: Non hai mai ballato un lento, vero?-
John: Hai proprio centrato il punto, non avrei mai pensato nemmeno di ballarlo stasera sinceramente.-
Amber: Ti fidi di me?-
Con la testa accenno di si.
Nell'attimo della risposta, prende le mie mani e le mette sui suoi fianchi; Le sue braccia distese verso il mio colle e le mani che si intrecciano dietro di esso, quasi come se volesse abbracciarmi, e il suo viso così vicino al mio.John: Ho bisogno di dirtelo...-
Amber: Cosa John?-
John: Non riesco a riprendermi da quando mi hai baciato.-
Amber: John dai... In che senso? Mi dispiace. Non volevo causare probl...-
John: Mi sono perso Amber, ho aperto per un secondo gli occhi e mi sono perso in te. È come se finalmente il mondo avesse cominciato a girare. Non so spiegartelo.-
Sta sorridendo, si lascia andare e poggia la testa sul mio petto.
Gli attimi più eterni della mia vita.
Sfortunatamente, finisce. Ma sono il ragazzo più felice del mondo.John: Ehi so che è ancora presto ma ti va se andiamo via di qui?-
Amber: Intendi ora?-
John: Si! voglio stare solo con te e ballare tutto il tempo che vogliamo, come vogliamo...-
Amber: Andiamo ovunque tu vuoi, non mi importa dove, l'importante è che stiamo insieme.-
Mentre stanno per annunciare il re e la reginetta del ballo, io e Amber decidiamo di andare via.
Ma.. da lontano qualcuno ci blocca gridando..??: EHI!!!! CHE CAZZO CREDI DI FARE??!-
Mentre qualcuno mi spinge da dietro quasi facendomi cadere..
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Crossed fates - destini incrociati
Chick-LitEra il 1997 quando a Rochester, una piccola città metropolitana della Contea di Monroe, nello stato di New York, nasceva Jonh Taylor; Nel frattempo, nel reparto accanto, piangeva un'altra piccola anima, Amber Smith. La coincidenza volle che non sol...