Amber Pov
Amber: Allora, ti sbrighi a spiegarmi?
Nicole: Qualche mese fa, esattamente prima che tu ci davi buca quel venerdì, un certo Richard, dopo aver avuto un corso a scuola insieme, d'altronde amico di Mark, mi chiese di uscire. Era davvero molto carino, anche se come primo appuntamento non fu il massimo, infatti andammo in un centro commerciale non lontano da casa sua per un giro. Da allora ci vedemmo spesso, quasi tutti i giorni potrei dire... Mi piaceva davvero tanto stare con lui e più andavo avanti e più volevo vederlo.
Un giorno al ritorno da scuola ci fermammo al McDonald's per mangiare qualcosa, e di seguito mi invitò a casa sua, siccome i suoi genitori non c'erano.
Amber: E tu?? Giustamente hai accettato...
Nicole: Si, ho accettato la sua proposta, mi attirava il suo comportamento, forse era anche per il suo fisico, ma comunque avevo intenzione di conoscerlo sempre di più. Tornando a ciò che ti stavo dicendo...
Dopo al McDonald andammo a fare un giro e ci divertimmo tantissimo, giuro, andammo a fare shopping, a giocare in una mini sala giochi, e tutta la sua attenzione era su di me. Credo di non aver mai riso così tanto come feci in quei giorni con lui. Quando eravamo insieme non prendeva una volta il cellulare, se non per scattare una foto insieme mentre avevamo un gelato in mano per esempio. Mi sentivo ,per una volta, al centro dell'attenzione e , anche se lo conoscevo solo da qualche giorno, sembrava ci conoscessimo da sempre.
Perciò accettai ad andare da lui.
Si comportava non bene, ma molto di più, come se fosse diverso da ogni altro ragazzo.
Arriviamo in questa sua grande villa, e notai che aveva un piscina con l'idromassaggio.
Beh... tu sai quanto io possa amare il relax e il rilassarmi.
E non appena la vidi quasi sclerai, non mi ero mai sentita così a mio agio da essere così tanto me stessa con lui, così tanto che propongo stesso io di tuffarci in quella jacuzzi. Non provai neanche un minimo di imbarazzo, nonostante non avessi il costume sotto ai vestiti che indossavo, e questa cosa mi sbalordiva sempre di più, perché mai avrei pensato di essere così con un ragazzo.
Comunque, per darmi la dovuta privacy, cosa che a me non serviva, mi lasciò vicino alla vasca da sola, mentre entra dentro per prendere una bottiglia di champagne e due calici dall'aspetto molto raffinati.
Credimi Amber, proprio come se fosse uno di quei film, dove l'amore inizia con uno di questi momenti perfetti...
Richard mi versò un mezzo bicchiere di champagne, per tenere in compagnia i nostri corpi ammollo nella Jacuzzi, e mentre ci scambiavamo una battuta e l'altra e dei sorrisi che ci portarono ad avvicinarci sempre di più, ci baciammo... Un bacio prima lento, gentile, che pian piano diventava sempre più passionale.
Non riuscivo a frenarmi più, ero così eccitata che anche adesso al solo pensiero non cambierei nulla di quel giorno, tranne per il fatto...
Amber: Tranne per il fatto?
Nicole: Tranne per il fatto che avrei voluto avere più calma e più autocontrollo da fargli usare almeno il preservativo Amber!
E invece ora mi ritrovo con questo test di gravidanza, in mano, che mi dice esplicitamente che siamo stati dei stupidi a non stare attenti a ciò che stesse succedendo.
Sono disperata.
Non so cosa fare Amber.
Sto letteralmente nel pallone, in bilico su ogni scelta che dovrò prendere.
Amber: Nicole, partiamo dal fatto che hai una vita davanti a te, non credo tu abbia già maturato l'istinto di madre, inoltre, ti senti con Richard? Qual'è la vostra situazione sentimentale attualmente?
Nicole: Dopo quel giorno non so cos'è accaduto... Ma non si è fatto più risentire.
Gli ho scritto qualche volta, l'ho anche incrociato spesso nei corridoi ma non volevo essere invadente o fastidiosa, anche perché non mi degnava neanche di uno sguardo, ad oggi sinceramente mi sembra che sia stata soltanto un'altra ragazza da aggiungere sulla lista delle scopate.
Amber: Deduco quindi che non sa che aspetti un bambino da lui giusto?
Nicole: Hai ancora una volta ragione, non ho avuto il coraggio di chiedergli spiegazioni della sua improvvisa sparizione... figuriamoci se andavo a dirgli che aspettavo suo figlio.
Amber: Ormai direi che è fatta, la domanda fondamentale è.. vuoi tenerlo?
Nicole: Amber stai scherzando? Come farei a crescerlo da sola e per di più, ho molti altri progetti per la mia gita, e questa povera anima, per quanto mi possa dispiacere dirlo, mi potrà soltanto ostacolare.
Amber: Accetto ogni tua singola decisione, l'importante è che tu sia sicura come non hai mai fatto nella tua vita. Per quanto può essere duro tenerlo, magari puoi anche pentirtene per avergli impedito la vita. Inoltre, a quante settimane sei.
Nicole: Il test l'ho fatto la settimana scorsa, e risulto fu subito positivo, ma speravo si fosse sbagliato, così ho provato a rifarlo ieri prima del ballo, e da come vedi indica 4-5 settimane.
Amber: Hai tempo ancora 3 settimane per prendere la decisione definitiva. Puoi ancora pensarci e schiarirti le idee, magari puoi parlare con Richard e affrontare la situazione insieme.
Nicole: Non ho nemmeno il coraggio di inviargli un messaggio, se dovessi dirglielo di persona probabilmente preferirei scomparire per sempre.
Ma comunque Amber per me avere un figlio ora sarebbe troppo, infatti per quanto riguarda la decisione, per niente affrettata secondo la mia indole, ce l'ho già ben chiara nella mia testa.
Amber: E sarebbe?
Nicole: Soltanto la parola mi fa tramare le mani, però si... dovrò abortire.
Amber: Sei sicura di questa tua decisione?
Nicole: Si, e gradirei molto il tuo aiuto. Non so per niente come si fa, da dove dovrei iniziare, ne tanto meno a chi chiedere. Mia madre non dovrà mai saperlo altrimenti mi uccide davvero. Quindi Amber.. non è che potresti chiedere a tua madre ,se magari conosce qualcuno che può risolvermi questo problema?
Amber: Non chiamarlo problema, ci sono molte persone che al posto tuo lo desiderano e sfortunatamente non possono. Comunque, certo. A che servono le amiche sennò?
Nicole: Grazie mille.. sarò in debito con te per sempre.
Amber: Però mi raccomando, da ora in poi, dovrai rispondere alle chiamate e ai messaggi, io e John ci siamo preoccupati moltissimo per te. Quindi è questo il favore che ti chiedo.
Di non isolarti, e di condividere con me, che sono la tua più cara amica, i tuoi problemi e qualsiasi cosa che ti tormenta, intesi?
Nicole: Scusami tanto.. non avrei dovuto comportarmi così, ma credo sia ora comprensibile da parte tua..
Amber: Certo che ho capito in che situazione ti sei trovata, ma isolarsi dai problemi di certo non li risolve.Non sono più così tanto arrabbiata con lei come quando ero arrivata... Mai mi sarei aspettata una situazione del genere e posso solo immaginare la guerra che è incorso nella sua testa ora... Così mentre lei china il capo come se si sentisse a disagio, mi avvicino in modo prudente e l'abbraccio forte a me per rassicurarla che tutto si sistemerà, e che andrà tutto per il meglio.
Intanto controllo il telefono e noto che è quasi l'ora che mi ero prefissata con John per uscire.Amber: Troveremo una soluzione, perciò sta tranquilla, a proposito, stasera ci siamo organizzati con alcuni ragazzi della scuola per una festa di inizio estate, vorresti partecipare?
Nicole: L'ultima festa ho dato buca perché non sapevo che da Stefy non mi sarei sentita a mio agio, non la sopporto proprio, ma credo verrò stasera, un po' di aria fresca e uscire da questa casa mi farà bene.
Amber: Perfetto, allora perché non ti alzi e inizi a darti una ripulita? Sembri una senzatetto. Hai ancora il trucco della festa!
Nicole: Ehii a proposito, parlando della festa, che fine avevate fatto tu e John ieri sera?Guardandomi come se intendesse "qualcos'altro".
Amber: Abbiamo parlato, si! Abbiamo chiarito e ci siamo detti tante cose che sentivamo di dirci, soprattutto tante scuse, che ci dovevamo a vicenda.
Nicole: Soooltanto?
Amber: Beh.. a parte quel bacio..
Nicole: COSAAA?? L'hai fatto per DAVVERO? Non ci credo!! Finalmente eh. Ma scusa... Ma non eri andata al ballo con Mark?
Amber: Si.. Ma si è comportato da totale coglione e quindi avevo deciso di andare via da lui e dal ballo ma John mi ha trovato, per fortuna.
Nicole: Oh hai fatto bene, tutti ormai avevamo notato il suo stato, che stronzo
Amber: Vero...
Nicole: Maaa, tornando al nostro carissimo amico John... Come state ora? Cosa siete in realtà?
Amber: Ehm... Non so.. Siamo soltanto...
Nicole: Soltanto cosa? Dovete stare insieme una volta per tutte!! Vi appartenete l'un l'altra e dev'essere così.
Amber: Beh, per adesso non so cosa siamo, né dobbiamo ancora parlare in realtà.
Nicole: È quello che volete entrambi, lo sai... E il bacio di ieri sera sicuramente vi avrà dato le risposte che cercavate. È questo che vuoi davvero tu vero?
Amber: Nicole, non so... Ho paura che si possa rovinare tutto, e che si rendesse conto che era solo un infatuazione la sua, ne morirei, davvero.
Nicole: Eh ma allora stasera sarà la serata perfetta per mettere in chiaro una volta per tutte ciò che provate davvero, non credi?
Amber: Si, forse.. Si vedrà.
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Crossed fates - destini incrociati
ChickLitEra il 1997 quando a Rochester, una piccola città metropolitana della Contea di Monroe, nello stato di New York, nasceva Jonh Taylor; Nel frattempo, nel reparto accanto, piangeva un'altra piccola anima, Amber Smith. La coincidenza volle che non sol...