Siamo appena arrivati al Genesee riverway, un posto strafigo dove è impossibile non trovare divertimento.
A pensare che è soltanto l'inizio dell'estate mi vengono i brividi.
Intanto incito i miei amici ad unirci alla festa appena iniziata, non ho neanche ancora parlato con Amber e già ho il cuore a mille, anzi sembra di avere più di un cuore, sento battiti ovunque, e so per certo che non è l'adrenalina della festa, ma il suo semplice sguardo.
Mich è come se fosse a casa sua, intravede subito gli amici del suo corso e si dirige lì, con la sua pancia enorme che va di qua e di là, a scroccare già qualche drink.John: Greg avviati anche tu, finisco di sistemarmi, purtroppo quando guido per molto tempo, non so come, ma finisco sempre per disordinarmi tutto.
Greg:: Va bene, ti prendo io da bere.
John: Grazie, sei un vero amico.Tutti si allontanano da me, tranne Amber, ed ecco che si presenta già la prima occasione della serata.
Amber: Da quando ti conosco, non hai mai avuto i capelli apposto dopo che hai guidato.
John: Non so davvero come posso metterli così tanto in confusione, eppure non li tocco.Amber mi guarda in modo contrariato.
Si, decisamente contrariato.John: Okkei Okkei, hai ragione. Mi rilassa e in qualche modo mi tiene concentrato quando li attorciglio fra le dita.
Amber: Almeno sei stato onesto.
John: Guarda che lo sono sempre, maledetti capelli, perché non volete tornare al vostro posto!Amber si avvicina, e con la lingua lecca la punta del pollice molto lentamente per poi passarla su quella ciocca che tanto non riuscivo a sistemare, e nel mentre lo fa, si avvicina, forse un pò troppo, forse la vorrei soltanto ancora più vicina; Il cuore è impazzito, così , appoggio le braccia su i suoi fianchi, la tiro a me.
Amber: Hei John, cosa ti prende.
Sussurrandomi e senza nemmeno farci caso, le mie labbra sono appoggiate sul suo naso, e sorridendoci cerco in tutti i modi di sentire che sapore ha quel suo lucidalabbra.
Nel mentre cerco di abbassarmi, Amber chiude gli occhi, io no. Ho paura che possa andare via, sono così insicuro di ciò che si sta creando, che non voglio smettere di guardare nemmeno un secondo; Sono così vicino da sentir quasi sfiorare le nostre labbra, ma...
???: Johnnyy!!
Qualcuno ci interrompe sul più bello, ma chi osa chiamarmi così!
???: Come mai anche tu alla festa? Mi avevi detto in chiamata che non saresti venuto, che strano, avrò sentito male.
John: Cazzo, che ci fa qui.
Parlando ad Amber con tono molto scocciato e infastidito, e in modo che potesse sentirmi solo lei.
John: heeei, come stai? In realtà mi sono organizzato all'ultimo con i miei amici, quasi mi hanno costretto.
Amber mi da una gomitata nei fianchi, e con un sorrisino da film horror mi dce.. " costretto eh?"
Porca miseria.. non dovevo dire ciò, vorrei soltanto che questa stupida Stefany sparisse, è soltanto fastidiosa.
Stefy: Vabbè Johnny, in qualche modo ci ritroviamo sempre, sarà il destino che vuole farci riunire in un modo o nell'altro. Oh ci sei anche tu Amber! Quasi non ti avevo visto. Ti spiacerebbe lasciarci da soli per un pò? Avrei un paio di cosette da dirgli, e altre da fargli vedere.
Come si permette, ha questo suo carattere di merda che rovina la sua apparenza, meglio finirla ora e subito, non è lei che voglio, non m'importa se la tratterò da schifo, persone come lei, meritano un pò di facciate simili!
Faccio un lungo sospiro e...
John: Stai decisamente esagerando, non puoi scegliere per me, soprattutto se sono io a non voler.....
Amber: Levati dal cazzo Stefany!
Stefy: Come scusami? Sai anche parlare? Così è questa la tua voce? Beh meglio se fossi stata muta!Ecco, è questo ciò che intendevo, non sa cos'è la vergogna e forse nemmeno la delusione, ha ricevuto sempre tutto, ed è per questo che forse imparerà a rispettare un pò gli altri. Ma Amber? Dalla festa sembra avere più coraggio di me, quasi mi fa sentire impotente in questo momento.
Amber: Hai capito bene! Levati dal cazzo stronza! Hai rotto le scatole già fin troppo.
I miei occhi riescono soltanto a percepire la forte intesa, ma Amber più determinata che mai, e Stefy che quasi non resta a bocca aperta.
CANZONE " SOMEONE YOU LOVED" - LEVIS CAPALDI *RITORNELLO*
Amber: E ti dirò di più mia cara Stefany, sei riuscita ad averlo soltanto in un momento di debolezza, che io involontariamente ho creato, e che purtroppo non sono riuscita a fermare, e in parte me lo sono meritato. Ma non gli ho mai fatto una colpa, anzi ho soltanto perdonato me stessa.
Mentre si volta verso di me, mi fa un sorriso come se mi stesse chiedendo scusa.
Stefany: Cosa c'entra ora quest...
Amber: Ho fatto di testa mia per la prima volta e mi sono ritrovata incasinata, sola, e senza la mia ancora che fermasse quella nave di sbagli, che ormai andava allo sbaraglio. Ora però, che siamo più vicini di qualsiasi altra cosa
("mi prende la mano e la stringe forte")
non permetterò a te, che sei emersa dalla fonte dei miei errori, a portare via ciò che mi rende serena, ciò che voglio nella mia vita ora e per sempre! Quindi si, hai capito bene, levati.. dal cazzo, una volta per tutte!
Rimango letteralmente senza fiato, mentre vedo Amber quasi in lacrime. Sembra quasi che abbia espresso tutto ciò che avrei sempre voluto dirle, è... è qualcosa di inspiegabile.
Stefany senza nemmeno dire una parola, mi guarda e si volta, lasciando che i suoi capelli le coprano il volto di imbarazzo.
Dopo qualche attimo di silenzio..
John: Ehi, tutto okei? Non so cosa dire. Volevo dirtelo, ma a quanto pare già lo sapevi che ero andato a letto con lei.
Amber: Non è amore di chi si vanta delle scopate che si fa, non voglio più sentir parlare di lei..
John: Non è stata mai mia intenzione portarla nella mia vita, ne di farti una colpa se improvvisamente è entrata a farne "parte".
Amber: Smettila ora. Smettila ora di parlare di ciò che è successo, è passato.
John: Hai ragione, il periodo passato senza di te quasi non lo ricordo, è come se fosse stato un qualcosa di astratto, un qualcosa di....Amber si fionda velocemente su di me, mi appoggia una mano sul viso e stavolta, sento che è mia, sento che posso chiudere gli occhi e riuscire comunque a vederla.
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Crossed fates - destini incrociati
ChickLitEra il 1997 quando a Rochester, una piccola città metropolitana della Contea di Monroe, nello stato di New York, nasceva Jonh Taylor; Nel frattempo, nel reparto accanto, piangeva un'altra piccola anima, Amber Smith. La coincidenza volle che non sol...