Capitolo 22

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John pov
Dopo aver mandato un messaggio ad Amber, per sapere se si fosse organizzata, anche per quanto riguarda Nicole, esco e mi avvio a casa di Greg, con l'intenzione di avere un chiarimento.
Intanto che mi avvio a casa sua, penso a come potrà essere la serata di stasera.
Beh dopo quello che c'è stato fra me e Amber spero di passare una serata tranquilla, con una birra e qualche stella.
La cosa che mi urta è che ci sarà anche quel Simon.
Non capisco il perché ora stia sempre fra i piedi, dicono che è un bravo ragazzo ma io a pelle non lo sopporto, sarà che ancora devo conoscerlo meglio?

Arriva una chiamata da un numero che non è memorizzato.

Non so chi può mai essere, ma non ho alcun problema a rispondere.

John: Pronto?
?: Johnny, non pensavo mi rispondessi
John: Stefy? Perché non avrei dovuto.
Stefy: Beh ieri sei andato via senza nemmeno salutarmi.
John: Scusami, non è stata colpa tua, non volevo nemmeno creare tutto quello scompiglio, ho rovinato il ballo a tutti soprattutto a te, che sapevo quanto fosse importante.
Stefy: Tranquillo, anche se era importante la serata è stata orrenda, punch disgustoso e il dj mi sa che doveva cambiare lavoro, e per di più hanno eletto re e reginetta due che praticamente non ho mai visto ma soprattutto erano orrendi e alquanto ridicoli.
John: Wow, pesante. Non dire così dai.
Stefy: Oh parlo eccome, dovevo vincere io! Ehm cioè.. Noi.
Ma parlando di cose serie, stasera ci sei anche tu alla festa amorino?

Cazzo perché anche lei, ecco come rovinare una serata impeccabile...

John: In realtà Stefy, non ho accettato l'invito di stasera, vorrei riposare finalmente, ne ho le tasche piene di tutti, senza offesa.
Stefy: Tranquillo, beh allora non ha senso che vada, sarei venuta solo per stare con te, il resto sono tutti degli sfogati... resterò a casa anche io allora, senza te non potrò divertirmi, anche perché volevo ripetere la serata a casa mia. E se ci vedessimo da me?

Ma è stupida o cosa? E menomale ho detto che voglio riposare. Sta prendendo la cosa troppo seriamente, ma ora la ferirei soltanto, meglio chiarire di persona.

John: Scusami, ma facciamo un'altra volta okai?
Stefy: Beh, per rifiutare il mio corpo vuol dire che sei per davvero stanco allora.. va bene, sarà per la prossima volta.

Non so perché ma penso continuamente che sia matta.

John: Si, dedicati a te, leggi o magari scrivi qualcosa.
Stefy: Certo Johnny mio. Leggerò molto attentamente una tua foto e...

Stacco la chiamata non dandole neanche modo di continuare la frase. Non volevo che intendesse altro.
Mi richiama, ancora ancora e ancora, ma, dopo la mia insistente indifferenza, si arrende.
Per fortuna ho risolto un altro mezzo problema. In parte sono davvero esausto a pensare sempre come risolvere ste cose. Mi stanno facendo impazzire.
Dopo infinite lamentele e bronci, arrivo da Greg.
Busso alla porta e viene ad aprirmi Susanne, la sorella minore di Greg.

John: Ciao Susanne, come va? Greg è di sopra giusto?
Susanne: Si esatto, hai fatto palestra John?
John: Non esattamente, perché me l'ho chiedi?
Susanne: Sei diverso dal solito, hai delle braccia enormi. Comunque scusami entra pure.
John: Grazie...
Greg: Dai fallo entrare, non infastidire i miei amici! Piuttosto vai a giocare con le bambole.
Pff... io alla sua età manco notavo certe cose...

Non noto nulla di diverso in me, anche perché non ho fatto alcun esercizio se non le solite flessioni per non perdere mai il ritmo. Ma comunque ha ragione suo fratello. Per avere 13 anni ha iniziato in fretta a notare certi particolari. Io ricordo che non mi staccavo dai videogame, d'altronde cosa che farei volentieri anche adesso.

John: Lo so Greg, ci prendevamo a pugni su una console per tutto il giorno.
Greg: Già, infatti, o quando provavamo a fare una casa decente su Minecraft senza mai riuscirci.
John: Che momenti orribili, quei dannati creeper sempre alle spalle. Ormai quando sentivo il suono prima dell'esplosione, mi rassegnavo!
Greg: Che momenti fratello.
John: Vieni qui, fatti abbracciare! Come va l'occhio? Non ho avuto modo di prendermene cura personalmente.
Greg: Tranquillo ora come vedi sta molto meglio.
John: Si per fortuna, non lo notai neanche. Pensandoci mi sento in colpa.
Greg: Tranquillo, avrei fatto lo stesso per difendere una persona a me cara. Dai andiamo, beviamo qualcosa.

Mentre mi offre una birra, ci mettiamo comodi sul divano del soggiorno e noto che sotto allo schermo gigante che ha Greg, c'è la PS4.

John: Sai.. non posso fare a meno di fissarla.
Greg: Cazzo, stavo pensando la stessa cosa. Accendiamo?
John: Non me lo faccio dire 2 volte.

Alla fine accendiamo la play e quasi mi dimentico il motivo principale per il quale sono venuto
da lui questo pomeriggio.
Dopo due ore intense passate a giocare...

John: Greg?
Greg: Dimmi amico.
John: Scusa se te lo chiedo, hai tutto il diritto di farti nuovi amici. Ma perché proprio quel tizio?
Greg: Quale tizio?
John: L'amico di Mark.
Greg: Aah, si chiama Simon, John.
John: Si scusa, allora? perché proprio Simon?
Greg: Vedi quest' occhio nero che sta decisamente meglio?
John: Beh che domanda, certo che lo vedo.
Greg: Alla festa, subito dopo il tuo colpo, non riuscivo a vedere bene, così dal panico, andai in bagno a sciacquarmi.
Intanto tu eri già andato via, e in bagno mi seguí Simon.
Ormai il mio occhio era già viola, e senza chiedere nulla a nessuno, ma soltanto lamentandomi sotto voce per via dal dolore, Simon si avvicina..
"È davvero un brutto occhio! Prendi questo e fai pressione."
Simon prende un piccolo straccetto che aveva nella giacca, lo bagna, e insiste perché io lo mettessi sù. Lo ringrazio, anche se non era suo compito, ma è stato molto altruista.
John: Greg, non è che solo per uno straccetto sull'occhio, ora è una brava persona, non significa niente, probabilmente era in vena di farlo.
Greg: No no aspetta, fammi finire... non è stato solo lo straccetto..
Abbiamo iniziato a parlare, e ho capito subito che persona fosse, è tanto gentile, simpatico, ti fa sentire subito a tuo agio quando sei con lui.. a me piace, e di conseguenza ho avuto come la sensazione di aver trovato finalmente qualcuno che fosse buono... E non il solito ragazzo stronzo che vuole solo usarti per i suoi comodi... A me piace tanto John
Dopo la festa abbiamo parlato per ore, ma non l'abbiamo proprio notato, davvero.
Chissà.. Potrebbe essere la volta buona che potrò amare qualcuno seriamente....

Non ci sto capendo più. Amare non amare... Ma di cosa sta parlando? E con Simon poi?.....

Greg: E niente John, forse è la persona giusta. Forse è..

Cazzo è vero, sono proprio un coglione, come ho fatto a non notarlo?

John: Senti Greg. Posso capire la tua solitudine, e sono contentissimo che tu abbia trovato finalmente qualcuno con cui condividere il tuo cuore. Ero qui per risolvere una questione, quando poi dovevo soltanto confermare che tu sei il mio migliore amico. Non è un problema per me, l'amore è fatto per tutti, e tutti abbiamo bisogno di amare. Se questo Simon è davvero come dici, e potresti esser felice con lui, beh Simon allora dovrà accettarmi come nuovo amico.

Mentre vedo che gli scende una lacrima, lo tiro a me e lo stritolo in un abbraccio infinito.

John: E ora? Quand'è che uscirete insieme?
Greg: Mah... Non so, ho un po' di timore nel chiederglielo direttamente. Un conto è se devo chiederglielo come tipo stasera che ci sono tante altre persone, un altro è che saremo soli poi.
John: Dai, basta che ti fai un po' di coraggio e glielo chiedi, non esitare più di tanto. Aspettare è noioso.
Greg: Beh, detto da te fa ridere, tu piuttosto, quando ti sbrighi ad organizzare una cena romantica? Aspetti che te lo chieda lei?
John: Sei uno stronzo!

Mentre ridiamo rumorosamente.

John: Certo che non aspetto lei, ma.. ho bisogno di un'ultima conferma.. di un ultimo bacio.
L'ultimo per iniziare tutto.
Ho bisogno di esser sicuro che lo voglia anche lei.
Greg: Mhhh...... Non ho dubbi al riguardo.

Crossed fates - destini incrociatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora