19.

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"Abbiamo quasi finito anche per oggi!", Ben Winston annuncia felicemente al suo team, soddisfatto ed esausto.

È da un paio di giorni ormai che tutti lavorano al pezzo forte del progetto, il documentario sulla vita ed il funzionamento dell'associazione pro LGBT.

Adesso il team si trova a Griffith Park, meta scelta per girare le ultime scene mancanti e famosa per il suo imponente e famosissimo osservatorio. La luce del giorno sta cominciando a sfumare, lasciando spazio ai colori accesi e vivi delle corte serate autunnali.

"Questa vista è mozzafiato", Harry sussurra, stringendosi nel suo cappotto e ammirando il paesaggio in cui è immerso. Si sente quasi come se fosse capitato in un altro mondo: le strade trafficate, affollate e rumorose di Los Angeles sembrano distanti migliaia e migliaia di chilometri da qui.

Il suo sguardo si posa su Louis, seduto sull'erba a pochi passi da lui. Senza pensarci due volte, si avvicina e gli si siede vicino. Il più grande annuisce, pensieroso.

Girandosi verso il riccio, gli sorride, "Anche io conosco qualcuno che è mozzafiato".

Harry si sente le guance calde.

"Anche tu non sei niente male", il più piccolo ammette con finta aria da snob, distendendosi sull'erba.

Louis coglie l'opportunità per mettersi sopra Harry, il suo peso sorretto dalle sue braccia, i loro volti perfettamente allineati. Senza che nessuno dica niente, le loro labbra si toccano, prima impercettibilmente e poi con forza, come se non toccassero nessuno da una vita e avessero bisogno di quel contatto per continuare a sopravvivere.

Harry appoggia le mani prima sul petto di Louis, facendole poi scivolare sui suoi fianchi. Il più grande si sposta dalle labbra del riccio per posarle sul suo collo, per poi ritornare nuovamente sul punto da cui erano partite.

Tutto comincia a girare. Louis accarezza il corpo del più piccolo lasciandolo quasi in fiamme.

"Oi, voi due!", una voce familiare li riporta bruscamente alla realtà.

I due si staccano, girandosi verso la direzione della voce e vedendo Niall avvicinarsi.

"Cosa?", il più grande alza gli occhi al cielo mentre Harry rimane silenzioso, troppo imbarazzato per parlare.

"Fate sul serio? Non potete fare queste cose in pubblico!", il biondo parla con tono seccato.

Louis sbuffa, alzando un sopracciglio. "Ti vuoi fare gli affari tuoi? Stai sempre in mezzo, Niall".

Le parole del più grande fanno ridere Harry, che si rende conto che effettivamente il più grande non ha tutti i torti.

"Sono nato per mettermi in mezzo", Niall fa spallucce.

"Niall, cosa stai facendo? Si stavano divertendo!", Zayn si avvicina al gruppo correndo.

"Esatto Niall, ci stavamo divertendo", Louis lo guarda con una smorfia.

Il biondo si gira verso Zayn. "Veramente, Zayn? Pensi che questo fosse normale?"

Il moro si gratta una tempia, guardando l'agente con aria confusa, "Una volta io e Gigi lo abbiamo fatto su una ruota panoramica. Non vedo cosa ci sia di male".

Louis ride rumorosamente, "Sei serio?"

"Era notte ed era chiusa!", Zayn cerca di difendersi.

"Sì sì, certo. Beh ormai vi ho rovinato la festa, no?", Niall si guarda attorno con aria soddisfatta.

"Più o meno. Ma non importa", Harry è il primo a rispondere.

"Sei troppo buono, Harry!", Louis si lamenta, ma il più piccolo si limita a ridere e a fare spallucce.

L.A. in Love [Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora