26.

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Harry si sveglia con un mal di testa fastidioso ed un ronzìo costante nelle orecchie.

Appena i suoi occhi si abituano alla luce ormai accecante che invade ogni angolo della sua stanza, il riccio sospira, girando leggermente la testa per osservare la figura che sta dormendo al suo fianco.

Alla vista di quel corpo così vulnerabile e delicato, alza gli occhi al cielo.

"Nick, alzati. Hai dormito di nuovo qui", Harry parla in tono secco che non lascia trasparire alcuna emozione.

Vedere Nick sdraiato al posto di Louis è sbagliato.

Tutto è successo prima che il riccio se ne potesse rendere conto. Ma ormai sono passati più di due mesi da quando lui e Louis si sono parlati per l'ultima volta, ed Harry si era ripromesso che non avrebbe aspettato per lui. Quello che non si aspettava, però, è che potesse essere così difficile.

Nick è un amico di Niall, conduttore di un programma radio che intervista principalmente celebrità. Lui ed il riccio si sono conosciuti durante una delle tante interviste subite controvoglia da Harry. Nick lavora a Los Angeles, ma ogni tanto torna a Londra per affari e non perde l'occasione di rubare qualche intervista qua e là a qualche celebrità che si trova nei paraggi.

È alto, i capelli sempre in ordine e gli occhi blu acceso non gli suscitano per niente le stesse sensazioni che gli regalava Louis. Il suo profumo, il suo tocco, la sua voce non gli ricordano minimamente il più grande. E forse è proprio questo di cui Harry ha bisogno adesso.

Harry non è per niente attratto da Nick. Non sente niente per lui se non pura attrazione fisica generata dalla sua voglia incontenibile di cancellare Louis dalla sua vita.

Mi fai schifo, Louis.

Quelle parole continuano a risuonare nella sua mente come un disco rotto. Ed il riccio non può fare a meno di chiedersi se quando le ha dette, le pensava davvero. O se non rappresentassero soltanto un ultimo disperato tentativo di ferire Louis tanto quanto lui aveva ferito Harry.

Nick si stiracchia, aprendo gli occhi e guardando Harry con un sorriso. Il riccio non ricambia, decidendo invece di alzarsi per andare a prepararsi un caffè.

"Buongiorno anche a te!", sente la voce di Nick in lontananza ed alza gli occhi al cielo.

Infilando le mani nella tasca dei pantaloni della tuta appena tirati fuori dall'armadio, Harry sente qualcosa di strano. Tira fuori due pezzi di carta bianchi accartocciati, e distendendoli capisce subito di cosa si tratta: sono le foto di Louis che aveva trovato nella sua camera il giorno del suo compleanno.

Il riccio le osserva, immobile. Il rumore del caffè che ribolle nella macchinetta non sembra essere abbastanza per riportarlo alla realtà. Si sente come se qualcuno gli avesse appena tirato un pugno sullo stomaco. Come se avesse nuotato disperatamente per arrivare in superficie, ma qualcuno lo avesse improvvisamente afferrato per i piedi e trascinato di nuovo giù.

Sente dei passi avvicinarsi, e istintivamente rimette le due foto nella tasca e fa del suo meglio per fingere che non sia successo niente.

Stranamente, sente una malinconia profonda, come se si fosse aperta una voragine sotto i suoi piedi che lo sta facendo precipitare, però i suoi occhi non si riempiono di lacrime come succedeva i primi tempi.

Harry non pensa che sia perché ha finalmente dimenticato Louis. Pensa che sia perché ha pianto tutte le lacrime che poteva piangere, e adesso è vuoto. Non ce ne sono più.

Girandosi di nuovo verso la macchinetta del caffè, sente due braccia abbracciarlo da dietro e lasciare un bacio veloce sul suo collo. La sensazione che questo gesto provoca è così strana, lo mette a disagio. Gli fa venire voglia di spostarsi più lontano.

L.A. in Love [Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora