L.A. in Love [Stylinson]

28.

Louis si sente come se fosse appena stato pugnalato in pieno petto.

Sono passati appena due mesi. Eppure sembra sia stato già rimpiazzato.

Harry non sembra reagire al bacio di Nick, e la cosa rassicura un po' Louis. Ma la realtà rimane comunque questa: non è lui a baciare il riccio.

Prima che potesse elaborare un piano di fuga ed allontanarsi dal gruppo che non sembra averlo ancora notato, sente una mano prendere la sua.

"Questa non me l'aspettavo", Taylor osserva Harry storcendo il naso. La ragazza indossa un vestito rosso fuoco che mette in risalto il suo fisico snello e atletico.

Louis non si gira a guardarla, tenendo gli occhi incollati sulla scena davanti a lui. Nick sta chiacchierando felicemente con Niall tenendo un braccio attorno alla vita di Harry, mentre il riccio li osserva in silenzio e con espressione seria, vuota.

"Ci credi?", Louis le chiede con una risata amara.

"Neanche un po'", Taylor scuote la testa, "Cosa hai intenzione di fare?"

Louis non fa in tempo a risponderle, perché Harry improvvisamente si gira verso di lui, incrociando il suo sguardo che probabilmente è una esatta copia di quello del più grande appena qualche secondo fa.

Quando anche Taylor se ne accorge, lascia subito la mano del più grande, mordendosi un labbro mortificata. Ma ormai il danno è fatto.

Da fuori, questa potrebbe sembrare la conclusione più normale della loro storia d'amore: entrambi hanno trovato qualcun altro, dopotutto. Ma Harry e Louis sanno che non è così che deve finire.

I due continuano a guardarsi, in un silenzio pieno di parole. Ma tutto è in disordine e nessuno dei due sa come sistemarle e cominciare il discorso.

"Harry...", Louis comincia a parlare cercando di rimanere calmo, ma la sua voce tradisce le sue emozioni, esponendo il suo cuore frantumato allo sguardo del riccio.

Harry è diventato ancora più bello. Ed è così vicino adesso. Eppure è così distante ed irraggiungibile, e fa male. Fa male avere l'amore della tua vita così vicino e saperlo intoccabile. Sarebbe così facile afferrarlo ed attirarlo a sé per stringerlo come faceva una volta, ma Louis sa che non può farlo.

Harry ricambia lo sguardo, dovendosi mordere l'interno della sua guancia per cercare di trattenersi dal dire tutto quello che vorrebbe veramente.

"Niall", Harry si rivolge al suo agente senza però riuscire a distogliere lo sguardo dal più grande, "Andiamo a casa".

Il riccio si sforza per cominciare ad indietreggiare mentre la sua mente è saldamente aggrappata al corpo del più grande a combattere con tutte le sue forze, urlandogli di rimanere lì dov'è, di non andarsene, di aspettare.

Ma Harry non la ascolta.

"Harry aspetta-", Louis cerca di avvicinarsi ma il riccio alza una mano davanti a sé, silenziosamente implorandolo di fermarsi.

E Louis lo fa. Si ferma.

"No. Per favore..", Harry sussurra con gli occhi pieni di lacrime.

Prima che entrambi possano cambiare idea, decide di allontanarsi ancora di più, di andarsene da Louis, dall'unica persona che abbia mai amato veramente.

Una volta allontanatosi abbastanza, si gira e comincia a camminare velocemente verso l'uscita. La sua vista è offuscata, le sue mani sudate. Sente una voce chiamare il suo nome.

"Harry aspetta per favore!", la voce di Louis si fa sempre più vicina ed Harry sa che è troppo tardi per scappare ancora.

Il più grande lo raggiunge. Appoggia una mano sul braccio del riccio mentre riprende fiato ed Harry stringe i denti, sentendo il suo braccio quasi bruciare in quel punto.