14.

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Harry si sveglia il giorno dopo, sentendo freddo. Il suo primo pensiero va al fatto che probabilmente è perché ha scalciato via le coperte durante la notte, ma sa che in realtà non è quel tipo di freddo.

È quel tipo di freddo che senti quando ti svegli sperando che ci sia qualcuno vicino a te, ma invece non c'è nessuno.

Sospirando, si alza, strofinandosi la faccia. Non è nemmeno sicuro di volersi alzare veramente.

Una volta sistemato e vestito, controlla il telefono, vedendo con sorpresa che sono ancora solamente le 8 e 30. Sa benissimo che Niall è già sveglio, dato che si alza intorno alle 7 quasi ogni mattina.

Sblocca il telefono, intenzionato a scrivergli un messaggio per avvisarlo che è già in piedi. Nel momento stesso in cui comincia a scrivere, però, il cellulare comincia a vibrare, facendo comparire un nome piuttosto familiare sullo schermo.

Louis lo sta chiamando. Louis Tomlinson.

Fissa lo schermo, pensando che forse il ragazzo lo ha chiamato per sbaglio, senza accorgersene, e che anzi probabilmente sta ancora dormendo.

Nonostante quel sospetto, prende un respiro profondo e accetta la chiamata, appoggiando il telefono sul suo orecchio senza dire niente.

"Harry? Ci sei?", la voce di Louis gli rimbomba nelle orecchie, facendogli battere forte il cuore.

"Harry?", la sua voce risveglia il riccio, che si rende conto che probabilmente a questo punto dovrebbe dire qualcosa.

"Louis?"

"Come va, Harry?"

Il riccio non risponde subito, insospettito: perché gli importa?

"Uhm, bene..?", risponde con tono insicuro.

"Oh. Davvero?", Louis domanda distrattamente, ed Harry può chiaramente sentire dei rumori strani provenire dall'altro capo del telefono. Qualcosa di molto simile ad un fruscìo seguito da passi veloci e un respiro leggermente affannato.

"Sì, davvero. Decisamente meglio di ieri, in ogni caso", il riccio decide di rispondere, curioso di capire dove andrà a finire questa conversazione.

"Puoi farmi un favore?", Louis gli chiede, sorprendendo il più piccolo.

"Cosa vuoi?"

"Puoi aprire la porta?"

Harry si gira subito verso la porta, avvicinandosi senza rispondere alla domanda del più grande.

Nei pochi secondi che sa di avere a disposizione, cerca di pensare velocemente alle ragioni per cui il più grande potrebbe mai fargli una richiesta del genere. Forse qualche scherzo di cattivo gusto. Forse vuole semplicemente assicurarsi di rovinargli anche l'unico giorno libero che gli è rimasto.

Presto però il riccio si rende conto che forse l'unico modo per accertarsi delle intenzioni del più grande è di accontentarlo.

Lentamente afferra la maniglia, decidendosi ad esaudire la richiesta di Louis. Qualcosa cattura immediatamente il suo sguardo.

Louis è lì, telefono in una mano e un mazzo di fiori nell'altra.

Più precisamente, un mazzo di girasoli legati da un nastro dorato delicatamente avvolto attorno ai loro gambi. I fiori sono grandi, sembrano decisamente appena recisi. Nonostante non emanino un profumo particolare, fanno comunque la loro figura.

Harry è senza parole.

"Ehi", Louis sorride, porgendo i fiori al riccio.

"Ehi..", Harry risponde, prendendo i fiori ed ammirandoli, non sicuro della reazione che dovrebbe avere in questo momento.

L.A. in Love [Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora