Un tempo || hopekook

hobi

stavamo lavando i piatti

"no, non si fa cosi hobi"

con quella frase avevi fermato sia i tuoi che i miei movimenti

hobi

detto dalla tua voce aveva tutto un altro suono

"hobi?" ti avevo chiesto avvicinandomi a te

"ho sentito joon chiamarti così" avevi detto quasi sussurrando

"allora avrai sentito anche che odio essere chiamato così"

eri chiuso tra me e la cucina

"ripetilo"

"hobi"

non avevi neanche avuto tempo di prendere fiato che le mie labbra erano sulle tue

era un bacio voglioso

le tue mani tra i miei capelli

le mie poggiate sulla cucina dietro di te

tiravi la mia maglia dall'alto cercando di togliermela

ci siamo staccati solo il tempo di sfilarci le maglie

le tue mani avevano percorso tutto il mio petto fino ad arrivare alla cintura

le mie mani ai lati del tuo viso

il bacio sempre più intenso

la mia cintura era ormai per terra insieme alle nostre maglie

ti sei fermato a guardarmi

il mio petto era scheletrico

il tuo pieno, muscoloso, gli addominali ben visibili

avevi già imparato dov'era camera mia

salendo le scale abbiamo rischiato di inciampare

sempre l'uno contro l'altro, senza staccarci neanche di un centimetro

mi avevi sbattuto contro il muro

la porta alla nostra destra

avevi iniziato a baciarmi e mordermi il collo

la mia testa contro il muro, le mie mani tra i tuoi capelli, le tue intente a sbottonarmi i pantaloni

"jungkook" avevo ansimato

"cosa?"

"in camera"

prima di rendermene conto ero già sul letto

tu sopra di me

la tua bocca era passata dal mio collo al mio petto, l'addome ed era ora poco sopra l'inizio dei pantaloni

mi avevi abbassato pantaloni e boxer insieme continuando a baciare il mio inguine e le mie cosce

baciavi e mordevi ossa

ti eri riempito la bocca di me

mi guardavi dritto negli occhi mentre leccavi e succhiavi tutta la mia lunghezza

"cazzo" avevo ansimato portando la testa all'indietro contro il cuscino

una tua mano era sul mio petto, l'altra sul mio addome

la mia era finita tra i tuoi capelli mentre mi spingevo sempre di più nella tua bocca

il tuo naso toccava la mia base

sempre più a fondo

la mia punta toccava l'inizio della tua gola ma tu non ti fermavi

"jungkook" avevo ansimato per il piacere perdendo la presa sui tuoi capelli

avevi continuato a succhiare e a leccare fino a che non sono venuto

"cazzo"

cercavo di riprendere fiato anche se quello senza fiato tra i due eri tu

avevi ingoiato come se per te fosse la normalità ma sapevo che non lo era

mi avevi baciato facendomi assaporare il mio stesso sapore

con la poca forza che avevo in corpo avevo ribaltato la situazione trovandomi sopra di te

avevo iniziato a morderti il collo

"hoseok" avevi detto

ti avevo morso più forte

un verso di dolore era uscito dalle tue labbra

"hobi" avevi ripetuto in un ansimo

la mia bocca era concentrata sul tuo collo e petto mentre le mie mani erano impegnate a sbottonarti i pantaloni e farli finire da qualche parte nella stanza

i tuoi boxer erano gonfi

muovevo la mano sopra la tua evidente erezione mentre tu chiudevi gli occhi

le tue mani erano poggiate sulle mie cosce

le tue unghie piantate nella poca carne che trovavi

sopra o sotto? questo era ciò che mi chiedevo

ma non avevo avuto il tempo di rispondermi perché mi ero ritrovato sotto di te

sotto

un tempo sarei stato sopra

un tempo

ti sei velocemente sfilato i boxer prima di entrare in me

la mia bocca si era aperta per lo stupore

spingevi, forte

le mie mani sulle tue spalle

la tua mano poggiata sul cuscino accanto alla mia testa

l'altra attorno al mio collo

mi mancava l'aria

aprivo la bocca in cerca d'aria

non riuscivo a formulare alcuna parola, solo dei versi strozzati

"dio hobi" ansimavi sopra di me portando la testa all'indietro

hobi

"sto per venire" mi avevi informato

avevi allentato la presa sul mio collo per lasciarmi parlare

"riempimi"

dopo quella semplice parola sussurrata da me hai iniziato ad andare più veloce

sempre più veloce e più in profondità

"cazzo hobi"

eri venuto e con te un tuono

ero venuto anch'io sul mio stomaco e con me un lampo aveva attraversato il cielo