ʜʏᴜɴɢɪᴇ; ᴊɪᴋᴏᴏᴋ

4. tea and Doraemon

Jungkook's pov

Scese a baciarmi il petto e poi sempre più giù fino alla cintura dei jeans. Le sue mani passarono leggere sulle mie gambe per poi iniziare ad armeggiare con i miei pantaloni, slacciandoli e calandomeli insieme ai boxer. Osservai la sua testa chinarsi e le sue labbra a posarsi su di me per lasciare dei baci delicati su tutta la lunghezza della mia erezione per poi...

Mi svegliai di soprassalto, annaspando in cerca d'aria. Sembrava così vivido...

Non mi soffermai più di un secondo sulla visione che avevo appena avuto, stupito da ciò che la mia malsana mente aveva messo in scena. Cavolo, era un ragazzo, non avei dovuto pensare in quel modo a lui anche se era fottutamente attraente. Scossi la testa energicamente, cercando di riprendermi e di pensare ad altro e mi alzai dal letto. Non solo avevo fatto un sogno erotico sul mio coinquilino ma adesso ce l'avevo anche duro e mi faceva male da impazzire. Mi diressi in bagno, sperando che la via fosse libera e, quando me ne fui accertato, sgusciai dentro la stanza per poi iniziare a spogliarmi. Mi buttai sotto il getto dell'acqua, grugnendo per il freddo, poggiai la testa al muro, cercando di pensare ad un'immagine che mi avrebbe potuto far sentire meglio e, come un punto fisso, mi ritrovai a contemplare un viso angelico dai lineamenti dolci e delicati, contraddicendomi per l'ennesima volta nel giro di qualche minuto iniziai a toccarmi per alleviare il fastidio che era ormai sempre più presente dopo quel dannato sogno, lasciandomi trasportare dalla fantasia.

Quando fui pienamente soddisfatto, finii di lavarmi per poi uscire dal box doccia.

Il giorno precedente avevo visto il tappetto all'università, sembrava un cucciolo smarrito in quegli immensi corridoi, affiancato dal suo amico che, al contrario suo, sembrava una fottuta giraffa da quanto era alto. Probabilmente mi superava anche di qualche centimetro. Sbuffai al pensiero. Non mi piaceva quel tipo, era troppo gioioso e pieno di vita, troppo solare, troppo simile a Jimin. Il fatto che gli stesse costantemente appiccicato poi, era ancora più fastidioso. Non ne capivo il motivo ma ogni volta che lo vedevo avvicinarsi al più piccolo e sporsi più vicino al suo orecchio per sussurrargli qualcosa, sentivo una tensione allo stomaco e le mani prudere.

Quando poi quel cazzone del mio amico mi aveva detto, in mensa, che era interessato al biondino, non ci vidi più. Non era strano che il moro fosse attratto dal fascino innocente del più piccolo ma non potevo accettare che lo usasse come tutti gli altri solo per il sesso. Eppure avevo fatto finta di niente, mi ero limitato a fissare insistentemente l'oggetto della nostra conversazione negli occhi per poi lanciare occhiate glaciali all'amico seduto accanto a lui. Cercando di marcare il territorio. Sentivo come il dovere di proteggerlo, da chiunque avesse cattive intenzioni, come il mio amico e, probabilmente, anche da me stesso.

Uscii dal bagno e camminai lungo il corridoio, avvistandolo in cucina, girato di spalle ad armeggiare con chissà cosa, con solo una felpa gialla oversize a coprirgli il corpo, al che, nascosto dietro l'angolo, mi presi il mio tempo per osservare le curve delicate delle sue gambe, le quali sembravo soffici e lisce come la seta. Mi affrettai a raggiungerlo e, senza farmi sentire, mi accostai dietro di lui, per poi abbassare il viso accanto al suo e sussurrargli in un'orecchio in modo malizioso.

<<Che stai facendo?>>, il piccolo saltò dallo spavento quasi rovesciando ciò che aveva in mano. <<S-sto preparando il tè, lo vuoi?>>, chiese innocentemente, senza girarsi, ma potei notare che era arrossito nonostante avesse abbassato la testa. Non ero tuttavia pienamente soddisfatto.

Appoggiai una mano sul suo fianco magro, sentendolo irrigidirsi sotto il mio tocco. Rimase immobile mentre riscendevo a sfiorare i suoi capelli con le labbra. <<Solo se me lo fai tu>>, accarezzai ancora una volta il suo fianco coperto dal tessuto spesso della felpa, godendo di quel piacere momentaneo, per poi staccarmi, lasciandolo finalmente respirare.

<<O-ok>>, disse con voce piccola, forse parlando con se stesso. Riprese a fare il tè con movimenti impacciati, forse dovuti al fatto che fosse imbarazzato, in fin dei conti ero rimasto a fissargli la schiena per tutto il tempo, fino a quando non mi aveva passato la tazza, contenente il liquido ambrato, con mano tremante.

Si sedette sul divano in soggiorno, per poi accendere la tv. Lo raggiunsi, sedendomi accanto a lui e osservai lo schermo cambiare canale fino a fermarsi su un cartone animato. Mi girai a guardarlo, sembrava proprio un bambino con quegli occhioni curiosi e incantati dalla tv, mentre teneva la tazza con le manine quasi interamente coperte da quella sua mega felpa. Sorrisi istintivamente a quella visione così dolce, non ero abituato a vedere un ragazzo di quasi vent'anni così piccolo e innocente.

<<Doraemon?>>, chiesi a un tratto, dopo essermi svegliato dal mio stato di adorazione nei confronti del ragazzo seduto accanto a me.

Quello si girò con gli occhietti spalancati dalla sorpresa, forse non si era accorto che mi ero seduto vicino a lui, per quanto era preso dalla tv. Arrossì visibilmente, facendosi ancora più piccolo nell'unico indumento che indossava, poi sorrise leggermente, tornando a guardarmi negli occhi.

<<Sì, guardo ancora i cartoni, problemi?>>, chiese per poi assumere un adorabile broncio che gli gonfiava le guance e le labbra già piene. Ridacchiai a quella vista, forse gli sembrava di assumere un atteggiamento stizzito ma era solo estremamente adorabile.

<<No no, nessun problema piccoletto, continua a guardare i tuoi cartoni>>, si rigirò in tempo per vedere il simpatico gattone blu tirare fuori uno dei suoi chiusky.

Rimasi a fissarlo guardare i cartoni per minuti interi, forse ore. Vederlo fare facce buffe o meravigliate mi alleggeriva i pensieri e ogni volta che rideva per qualche disgrazia del povero Nobita ridevo con lui. Come se la vita fosse quella: guardarlo vivere per poter vivere anch'io.

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ANGOLO AUTRICE
BUOOON POMERIGGIO
come va? Ebbene eccovi il nuovo capitolo, che dite Kookie è già cotto?
Vi è piaciuto il capitolo?
Al prossimo aggiornamento!