19. will you help us?

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Taehyung's pov

Mi passai una mano tra i capelli, mentre aspettavo l'arrivo di Jimin davanti all'università. Oggi mi toccava rimanere un pomeriggio intero con quel coglione di Yoongi per pulire tutte le aule dell'ala est, che per la precisione non erano poche, e questo per un mese intero. Solo il pensiero di dover rimanere da solo con lui per un mese interno mi faceva saltare i nervi. Su quest'ultimo avevo riflettuto dopo la conversazione che avevo avuto con Jimin.

A suo dire non era cattivo come si diceva, era stato semplicemente cambiato da un avvenimento del suo passato. Poteva anche essere così ma ciò non gli dava il diritto di fare lo stronzo col mio amico. Non gli avevo ancora perdonato ciò che aveva fatto alla festa di Halloween, ma il fatto che si fosse scusato con Jimin mi aveva sorpreso, non sapevo se interpretare il suo gesto positivamente oppure no. Sulle voci che giravano su di lui, non si era mai sentito che si fosse scusato con qualcuno, e tutto ciò era strano. Dovevo farmi luce su quella questione.

Inoltre dovevo scoprire di più su ciò che gli era accaduto, da come aveva reagito Jungkook allo scoprire l'uscita di Jimin e Yoongi probabilmente nemmeno lui ne sapeva molto del passato di quest'ultimo. E forse sarebbe stato un tassello fondamentale per far riappacificare il mio amico e il corvino. Forse era proprio Yoongi la chiave di tutto.

<<Buongiorno mio angelo custode>>, mi salutò Jimin sorridendo.

<<Come mai così felice? Passi avanti con Jungkook?>>, vidi il suo sguardo rabbuiarsi, ma si riprese subito.

<<No, mi ignora ancora, ma la buona notizia è che ancora non ha trovato un nuovo appartamento. E poi confido che il mio angelo, che saresti tu, mi aiuterà a riappacificarmi con lui>>, sembrava riporre la sua fiducia in me e per un attimo non mi sentii all'altezza della situazione, ma mi ripresi subito dopo da quegli sciocchi dubbi. Avrei fatto di tutto per aiutare quel piccoletto.

[...]

Le ore erano passate lentamente, tra il cercare di far ridere Jimin in quella situazione complicata e il pensare a un piano per far cambiare idea a Jungkook riguardo al rapporto tra Yoongi e Jimin. Ben presto mi ritrovai davanti all'aula della professoressa Lee, vi entrai ritrovandoci già il corvino, che puntò lo sguardo affilato nel mio per poi distoglierlo. Mi inchinai e presi posto nella sedia accanto a quella di Yoongi, aspettando che la professoressa spiccicasse parola. Si alzò, facendo cenno di seguirla, camminammo dietro di lei fino a che non ci fece fermare davanti alla porta di uno sgabuzzino.

<<Bene, qui troverete le scope e il resto del materiale per pulire le aule, badate di lavorare perché farò controllare il custode questa sera. Avanti, cominciate>>, disse autoritaria, per poi andarsene a passo spedito.

Yoongi sbuffò irritato, si avvicinò alla porta prendendo una scopa e incitandomi a fare altrettanto.

<<Sbrigati dolcezza, non voglio rimanere qui fino a stanotte>>, ghignò.

Lo ignorai nonostante il forte fastidio che provavo in quel momento, quel ragazzo sapeva benissimo come farmi saltare i nervi. Afferrai uno straccio e il detersivo per il pavimento. Ci avviammo silenziosamente verso le aule in fondo al corridoio, non avevo assolutamente voglia di rivolgergli la parola più del necessario, ma dovevo farmelo amico in modo da riuscire ad aiutare Jimin. Non era affatto facile dato l'odio profondo che nutrivo nei suoi confronti, ma avrei sepolto quel sentimento rendendolo invisibile in modo che il corvino si sarebbe fidato di me, forse quella punizione era arrivata al momento giusto.

Una volta entrati in una della aule mi maledii mentalmente, nell'ala est c'erano minimo dieci aule e ognuna di queste era bella capiente. Yoongi si guardò intorno, facendo una smorfia per poi iniziare a dare ordini.

<<Io spazzo tu passa lo straccio, così finiremo prima>>

Mi girai a guardando con i nervi a fior di pelle. <<Non ti azzardare a dare ordini a me>>, sputai irritato, per poi maledirmi mentalmente.

Bravissimo Taehyung, è così che si fanno nuove amicizie.

<<Si dà il caso che ho diritto di darti ordini in quanto sei stato tu a saltarmi addosso, anche se non nel modo in cui speravo>>, continuò stuzzicandomi, al che rosso come un pomodoro, non sapevo nemmeno io se per la rabbia o l'imbarazzo, mi allontanai da lui, prendendo uno straccio e pulendo la cattedra e i banchi.

Yoongi ridacchiò divertito mentre iniziava a spazzare, dovetti fare ricorso a tutto il mio autocontrollo per non mandare a monte il piano e metterlo al tappeto. Finimmo di pulire l'aula, passando alla successiva senza rivolgerci la parola.

Andando avanti così non scoprirò niente.

Lo osservai, era intento nel suo lavoro, aveva un'espressione presa che gli addolciva lo sguardo, normalmente affilato come quello dei felini. Mi decisi finalmente ad aprir bocca.

<<Voglio essere diretto ed arrivare subito al punto>>, lo vidi alzare lo sguardo puntandolo nel mio, sembrava quasi che aspettasse quel momento. <<Cosa stai facendo?>>

Lui scese a guardare la scopa che teneva in mano, con espressione ovvia. Alzai gli occhi al cielo, <<Con Jimin, cosa stai facendo? Ti sei scusato con lui e tutto a un tratto il mio amico ti ha perdonato e non sei più il cattivo della storia. Cosa stai tramando?>>, chiarii poi, vedendolo sospirare, forse scocciato da quella domanda.

<<Smettila di pensare troppo e non saltare a conclusioni affrettate, non sto tramando proprio nulla>>, rispose continuando ad evitare il mio sguardo e spazzando distrattamente.

<<Allora cosa gli hai detto? Jimin non è uno sciocco, non si farebbe abbindolare con delle banali scuse>>, lo vidi abbassare lo sguardo e capii di aver fatto centro.

<<Non ti devo spiegazioni. Ma non preoccuparti, non darò più fastidio a Jimin>>, si limitò a rispondere, tenendo lo sguardo basso.

<<Dovrei crederti?>>, chiesi scettico.

Lo vidi alzare il viso e guardarmi negli occhi per poi annuire, normalmente non mi sarei fidato con così poco, ma c'era qualcosa che aleggiava nel suo sguardo, che mi convinse ad affidarmi a ciò che aveva detto. Uno strano senso di sollievo mi colpì in pieno petto, liberandomi da quel peso che sembrava schiacciarmi da interminabili giorni, non ne capivo il motivo ma lo ricondussi alla felicità di sapere al sicuro Jimin. Adesso toccava al resto del piano.

<<Senti, per quanto io ti detesti, e credimi io ti detesto davvero tanto, ho bisogno del tuo aiuto. Jungkook ce l'ha con Jimin per essere uscito con te, come dargli torto. Ma io adoro il mio piccolo amico e devo trovare il modo di aiutarlo. Ed è qui che entri in scena tu, devi far capire a Jungkook che non sei più una minaccia. Se sei davvero dispiaciuto, dovresti aiutarci, in fondo è per colpa tua se è successo tutto questo casino>>, feci leva sul suo senso di colpa e lo vidi cedere.

<<Lo farei ma con Jungkook le cose non vanno bene, come penso che tu già sappia. Non vorrà vedermi>>, disse con sguardo dispiaciuto.

<<Non preoccuparti per Jungkook, a lui ci penso io, piuttosto lo farai?>>, chiesi conferma, sperando che accettasse in modo da poter attuare il mio piano.

Annuì e sorrisi vittorioso.

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ANGOLO AUTRICE

TaeTae mamma orsa per Jimin mode: on

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, al prossimo aggiornamento!

ʜʏᴜɴɢɪᴇ; ᴊɪᴋᴏᴏᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora