Jungkook's pov
Sono stato rapito.
Quelli che dovrei chiamare miei amici mi hanno assalito, ammanettato e legato a una sedia.
Sospirai, guardandomi intorno. Ero abbastanza sicuro che il motivo dietro a quel rapimento era proprio Jimin. Quel Taehyung era davvero un pazzo, forse lo ammiravo però, fare tutto questo per qualcuno a cui vuoi bene, è notevole. Avevo una vaga sensazione d'ansia che mi riempiva lo stomaco, se mi avevano legato lì era perché volevano che non scappassi, e di conseguenza sapevo che sarebbe arrivato qualcuno a parlarmi. Non ero ancora pronto per un confronto, forse ero stato troppo aggressivo con Jimin ma doveva capire ciò che provavo. Vederlo dare fiducia a Yoongi piuttosto che a me era stato più di quello che avrei potuto sopportare. Avevo cercato di prendere le distanze, se voleva essere libero allora lo sarebbe stato. Non mi sarei intromesso, non lo avrei nemmeno più cercato. Sarei stato invisibile. Ero talmente arrabbiato per tutta quella situazione, e lo ero ancor di più con me stesso per provare dei sentimenti così forti nei suoi confronti. Quelle emozioni che provavo intorno a lui mi annebbiavano il cervello, impedendomi di ragionare.
<<L'hai chiamato?>>, sentii la voce di Jin fuori dalla stanza. Non sentii risposta, probabilmente chiunque fosse la persona con cui stava parlando aveva semplicemente annuito.
Cercai di calmarmi, di schiarirmi le idee. Se avessi dovuto intrattenere una discussione con Jimin dovevo iniziare a pensare lucidamente. Ma quando vidi la porta spalancarsi non mi ritrovai davanti una figura snella e dai ricci dorati, bensì il mio migliore amico. Yoongi mi guardava colpevole, mordendosi il labbro. Si chiuse la porta alle spalle, mentre continuavo a guardarlo senza sapere che fare. Da un lato volevo scusarmi per quel pugno, dall'altra però la questione di Jimin scottava ancora, rendendomi incapace di parlare. Si avvicinò alla sedia e si sedette sul pavimento davanti a me, tenendo la testa china.
<<So che mi odi al momento>>, iniziò con voce flebile, giurai di non averlo mai sentito così fragile. Era sempre così spavaldo che mi sorpresi a scoprire quel suo lato. <<Non ti odio, come potrei odiarti, solo che al momento non voglio vederti>>, risposi sinceramente, non volevo che si facesse strane idee. Mi sarei scontrato altre mille volte per proteggere Jimin, ma non sarei mai riuscito a odiarlo. Ma probabilmente non sarebbe stato necessario, era abbastanza chiaro che Jimin non avesse più timore di stare intorno al moro. <<Suppongo di doverti delle spiegazioni, credo sia arrivato quel momento>>, continuò con voce piccola, mentre la mia attenzione era completamente rivolta su di lui e sulle parole che pian piano uscivano dalla sua bocca.
<<Sai che non sono di qui, ma non ti ho mai raccontato il motivo del mio trasferimento>>, alzò per la prima volta lo sguardo da quando aveva iniziato a parlare. <<Mi hai detto che ti aveva costretto tuo padre, per i suoi affari>>, ricordavo bene quel giorno, ricordavo lo sguardo malinconico sul suo viso mentre raccontava, credevo fosse dovuto alla nostalgia del posto o delle amicizie, evidentemente non era quella la causa di tanta tristezza.
<<Non era vero>>, sospirò, facendosi coraggio. <<Sono stato io a supplicarlo di trasferirci. Prima di quel disastro avevo una vita perfetta, avevo i miei amici, i miei genitori, il mio ragazzo. Poi tutto crollò quando venni a sapere dei suoi tradimenti. Andavano avanti da ancora prima del nostro fidanzamento, non erano poche le scappatelle che mi nascondeva. Come se non fosse già abbastanza, tutti a scuola vennero a sapere di quella storia, vedevo tutte quelle persone in corridoio guardarmi e sussurrarsi all'orecchio. Era diventato insostenibile, speravo che sarebbe finita dopo un paio di settimane, ma non fu così. L'unica cosa che riuscii a fare fu chiedere ai miei di trasferirci>>, si fermò un momento per prendere un lungo respiro, con fatica continuò. Avrei voluto fermarlo, si vedeva quanto fosse in difficoltà a tirare fuori tutto quanto, ma in un certo senso credevo che parlarne avrebbe potuto aiutarlo.
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ʜʏᴜɴɢɪᴇ; ᴊɪᴋᴏᴏᴋ
Fanfictionᴄᴏsᴀ sᴜᴄᴄᴇᴅᴇʀᴇʙʙᴇ sᴇ ᴜɴ ᴛɪᴍɪᴅᴏ ᴊɪᴍɪɴ sɪ ʀɪᴛʀᴏᴠᴀssᴇ ᴜɴᴏ sᴄᴏɴᴛʀᴏsᴏ ᴊᴜɴɢᴋᴏᴏᴋ ᴄᴏᴍᴇ ᴄᴏɪɴǫᴜɪʟɪɴᴏ? ᴅᴀʟ ᴛᴇsᴛᴏ: "ᴊᴜɴɢᴋᴏᴏᴋ ... ᴛ-ᴛᴜ sᴇɪ ɢᴇʟᴏsᴏ?", ᴍɪ ғɪssò, ᴍᴏʀᴅᴇɴᴅᴏsɪ ɪʟ ʟᴀʙʙʀᴏ, ᴄᴏɴ ᴀʀɪᴀ ɪᴍᴘʀᴏᴠᴠɪsᴀᴍᴇɴᴛᴇ ᴅɪᴠᴇʀᴛɪᴛᴀ. "ᴛᴜ ᴄʜᴇ ᴅɪᴄɪ? sᴇᴄᴏɴᴅᴏ ᴛᴇ sᴏɴᴏ ɢᴇʟᴏsᴏ?" "ɪ...