⚠️smut⚠️
Narrator's pov
<<Ragazzi, è pronta la cena!>>, la signora Park li richiamò dalla cucina. Jimin e Jungkook spensero velocemente la televisione del salotto, andando ad aiutare la signora Park con la tavola. Si sedettero l'uno accanto all'altro, mentre la madre di Jimin aveva preso posto davanti a loro. Il biondo sentiva l'ansia crescere ogni minuto che passava, lo sguardo fisso nel piatto. Non era sicuro di riuscire nel suo piano, né di essere così sfacciato da sedurre il corvino seduto accanto a lui.
<<Ho preso tutti gli ingredienti questa mattina con Jungkook, è davvero molto gentile ed educato, non è così Jiminie?>>, sorrise, certa di aver messo in imbarazzo il figlio. Trovava piuttosto divertente vedere Jimin rosso dall'imbarazzo, incapace di spiccicare parola.
Altro che gentile mamma... se solo lo conoscessi davvero...
Ma quella frase servì solo a spronare Jimin. Ciò che più desiderava in quel momento era far cadere quella maschera da bravo ragazzo dal viso del corvino. Voleva mostrare il suo volto, quello che faceva quando perdeva il controllo e diventava tutt'altro che gentile.
<<La ringrazio signora->>, la sua voce si incrinò d'improvviso, così come il suo sorriso, mentre portava lentamente lo sguardo sotto la superficie del tavolo. Mosse la lingua all'interno della propria guancia, teso, mentre osservava la piccola mano del biondo farsi strada sulla sua coscia, partendo dal ginocchio fino a spostarla sempre più su.
<<Allora Jungkook, non so nulla di te, credo sia arrivato il momento dell'interrogatorio>>, ridacchiò la signora Park.
Proprio al momento giusto...
Pensò, ridacchiando sotto ai baffi, il biondo, mentre muoveva delicatamente il palmo sul tessuto dei jeans del corvino.
<<Cosa studi all'università caro?>><<E-Economia->>, Jungkook non ebbe possibilità di continuare, dal momento che il fiato gli si fermò in gola, quando la mano del biondo si spostò nel suo interno coscia.
<<Oh capisco. Non mi pare di avertelo già chiesto quindi, giusto per curiosità, quanti anni hai?>>
<<V-Ventuno, s-signora>>
Nel momento stesso in cui il biondo poggiò il palmo della mano sul cavallo del corvino, Jungkook dovette mordersi il labbro, quasi fino a farsi male, per trattenere un gemito. Jimin, invece, trovava difficile trattenere le risate. Se prima credeva che sarebbe morto dalla vergogna, adesso pensava che non esistesse cosa più esilarante di stuzzicare il corvino in situazioni che non lo richiedevano.
<<Ma credete che sia stupida?>>, la voce della signora Park richiamò i due giovani, che fermarono all'unisono le proprie azioni. Il tono severo della donna fu quasi subito spazzato via da un sorriso divertito, mentre osservava le reazioni dei due ragazzi, entrambi rossi dall'imbarazzo e con gli occhi sbarrati.
<<Ah questi ragazzi d'oggi... devo ricordarvi che ho avuto anche io la vostra età? Forza andate, ci penso io a sparecchiare>>, li congedò con un veloce gesto della mano mentre i due, ancora in imbarazzo, si alzavano dalla tavola. Il corvino, d'istinto, si abbassò un poco la felpa, in modo da nascondere reazioni indesiderate davanti alla madre del proprio ragazzo. Non se lo fece ripetere due volte e avvolse la mano intorno al polso del biondo, trascinandolo non molto delicatamente fino al piano di sopra. Chiuse la porta della camera alle sue spalle, inumidendosi le labbra e voltando lo sguardo per incatenarlo con quello del biondo.
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ʜʏᴜɴɢɪᴇ; ᴊɪᴋᴏᴏᴋ
Fanfictionᴄᴏsᴀ sᴜᴄᴄᴇᴅᴇʀᴇʙʙᴇ sᴇ ᴜɴ ᴛɪᴍɪᴅᴏ ᴊɪᴍɪɴ sɪ ʀɪᴛʀᴏᴠᴀssᴇ ᴜɴᴏ sᴄᴏɴᴛʀᴏsᴏ ᴊᴜɴɢᴋᴏᴏᴋ ᴄᴏᴍᴇ ᴄᴏɪɴǫᴜɪʟɪɴᴏ? ᴅᴀʟ ᴛᴇsᴛᴏ: "ᴊᴜɴɢᴋᴏᴏᴋ ... ᴛ-ᴛᴜ sᴇɪ ɢᴇʟᴏsᴏ?", ᴍɪ ғɪssò, ᴍᴏʀᴅᴇɴᴅᴏsɪ ɪʟ ʟᴀʙʙʀᴏ, ᴄᴏɴ ᴀʀɪᴀ ɪᴍᴘʀᴏᴠᴠɪsᴀᴍᴇɴᴛᴇ ᴅɪᴠᴇʀᴛɪᴛᴀ. "ᴛᴜ ᴄʜᴇ ᴅɪᴄɪ? sᴇᴄᴏɴᴅᴏ ᴛᴇ sᴏɴᴏ ɢᴇʟᴏsᴏ?" "ɪ...