Capitolo 18 - Epilogo

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-Paul-

Erano passati sette anni da questi spiacevoli eventi e molte cose erano cambiate. I Beatles si erano sciolti, ed ora faceva parte di un'altra band, gli Wings, insieme alla sua adorata moglie. Lui e Linda  avevano avuto due bellissime bambine, e presto sarebbe arrivato un bebè. Paul sperava follemente che fosse il maschio tanto desiderato. Le cose andavano alla grande, non solo per la carriera ma anche tra i suoi amici. Con gli ex colleghi si teneva sempre in contatto e cercavano di vedersi almeno una volta all'anno. L'incidente alla fine, era stato un tocca sana per i suoi rapporti personali, soprattutto con John, con il quale non discuteva brutalmente da anni. Trovandosi a New York quel giorno, decise di fargli una visita a sorpresa. Infatti, da quando aveva avuto il piccolo Sean, John era come sparito dal mondo dello spettacolo ed era difficile da rintracciare. John era troppo felice di essere diventato di nuovo padre e di aver avuto finalmente un figlio da Yoko. Come lo capiva.

"Paul che ci fai qui?" Chiese John, sorpreso, dopo che ebbe aperto la porta.

"Sono venuto a farti una sorpresa, oltre che a vedere il dolce Sean."

"Sei qui solo per Sean, vero?"

"Mi hai scoperto. Ora mi fai entrare che fa freddo."

"Naaa, penso che ti lascerò fuori."

"Ma ho portato il vino e un regalo per il bambino."

"Mmm, va bene, entri solo per il vino." John, dopo aver preso i regali, lo fece accomodare nel bellissimo salotto con vista sulla metropoli.

"Allora qual buon vento ti porta da queste parti."

"Il lavoro, come sempre. Te invece, vecchia casalinga, sei entrato in pensione?"

"Non lo so, dipende da te."

"Da me?"

"Naturalmente. Ancora non hai fatto niente di degno per una sfida."

"Allora vedrò di impegnarmi... John, so che quello che ti sto per chiedere è strano ma..."

"Dai, spara donzella."

"Ti va di suonare con me? Mi manca farlo." John lo guardo leggermente sorpreso e senza dire una parola si alzò ed uscì dalla stanza, per poi tornare con due chitarre.

"Per me va bene principessa, ma non facciamo troppo casino che Sean e Yoko dormono. Ieri notte, la peste, ha urlato sempre...Allora, cosa vuoi suonare?" La scelta era molto dura, avrebbe voluto suonare con lui tre mila canzoni, ma se pensava a John, un solo titolo gli balenava nella testa.

"All my loving."

"Perfetto. E one, e Two, e one, two, three, four."

"Close your eyes and I'll kiss you
Tomorrow I'll miss you
Remember I'll always be true
And then while I'm away
I'll write home every day
And I'll send all my lovin' to you

I'll pretend that I'm kissing
The lips I am missing
And hope that my dreams will come true
And then while I'm away
I'll write home every day
And I'll send all my lovin' to you

All my lovin', I will send to you
All my lovin', darlin', I'll be true

Close your eyes and I'll kiss you
Tomorrow I'll miss you
Remember I'll always be true
And then while I'm away
I'll write home every day
And I'll send all my loving to you

All my lovin', I will send to you
All my lovin', darlin', I'll be true
All my lovin', all my lovin'
Ooh ooh, all my lovin', I will send to you"

Qualunque cosa sarebbe successa, lui sapeva che John sarebbe rimasto al suo fianco e lui al fianco di John. Niente e nessuno li avrebbe divisi. Loro erano un team, erano Lennon / McCartney ed erano inseparabili, nolenti o volenti. Paul non avrebbe potuto desirare di meglio dalla vita.

THE END

Tutto il mio amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora