-John-
Paul si sedette accanto a lui, mentre George andava a chiamare Yoko e Ringo per raccontare insieme la storia dei Beatles. C'era un silenzio di tomba, interrotto dai singhiozzi che sfuggivano di tanto in tanto a Paul:
"Perché stai piangendo?"
"I-io sono c-confuso..."
"Di solito quando una persona è confusa non piange. Cosa non mi stai dicendo."
"A-a te cosa importa? H-hai detto che non volevi sprecare il tuo tempo con me." Cazzo, ma quanto aveva sentito della sua conversazione con George.
"Non è vero. So che l'ho detto ma non lo pensavo."
"A-allora perché l'hai detto."
"Io..." non lo sapeva neanche lui, o meglio lo sapeva il perché, ma era complicato e non voleva stressare Paul, più di quello che aveva già fatto.
"Sono solo un idiota, dico cose che a volte non penso." Paul alzò lo sguardo e lo guardò con i suoi grandi occhi bagnati, come se stesse scrutando la sua anima. Ciò gli faceva male, perché aveva sempre visto quegli occhi pieni di vita e gioia, ed anche se nell'ultimo periodo era tristi, non erano mai stati vuoti.
"V-va bene. A-allora non siamo più migliori amici?"
"Io non lo so...penso di sì, ma non siamo più legati come prima."
"C-come mai?"
"Siamo arrivati, scusate per il ritardo ma io, Yoko e George abbiamo pensato di portavi del thè con dei biscotti dalla mensa." Disse Ringo sorridente, mentre interrompeva un discorso che non era preparato ad affrontare.
"Ho interrotto qualcosa?"
"No." Rispose John mentre andava a prendere il thè e i biscotti che Yoko aveva scelto per lui.
"Bene, allora Paul adesso ti racconteremo tutto quello che c'è da sapere sulla band." Così George iniziò a raccontargli di come la band si fosse formata, al successo improvviso, la Beatlemania, la fine dei Tour, la morte di Eppy, le prime discussioni, l'India ed infine questo maledetto film. Mentre gli spiegava il loro ultimo periodo George decise non approfondire troppo di come il loro rapporto fosse peggiorato e di come ora quasi non si parlassero. John fu assolutamente d'accordo. Era meglio affrontare questo discorso più tardi.
"Uao" furono le prima parole che uscirono da un Paul stupefatto "Allora siamo davvero la band più famosa al mondo."
"Gia" rispose George mentre riponeva le tazze da thè. "Hai qualche domanda?"
"Si. Posso sentire una nostra canzone?"
"Non è nemmeno da chiedere ragazzo." Rispose Ringo sorridendo, come non faceva da molto tempo. "Ho un'idea e se ti facessimo un piccolo concerto con le nostre più grandi hit?
"Penso che sia grandioso." Disse Paul, mentre osservava John, come se temesse che gli avrebbe negato ciò.
"Va bene, allora chiedo a voi dame di lasciare la stanza per qualche secondo, in modo che io e questi ex Teddy boy possiamo prepararci adeguatamente." Disse John facendo l'occhiolino a Yoko. Doveva proprio ammetterlo, dopo questa spiegazione si sentiva molto più rilassato, anche se sapeva che presto avrebbe dovuto affrontare un altro importante discorso con Paul. Ora, però, voleva solo godersi il momento. Così dopo che si furono organizzati, con George al basso, Ringo alla batteria e John alla chitarra, i tre chiamarono i due spettatori ed iniziarono a suonare. Decisero di suonare Love Me Do, All My Loving, And I Love Her, questa l'avevano suonata in quanto sapevano che Paul ne andava molto orgoglioso, Yesterday, cantata e suonata solo da John, Norwegian Wood, Yellow Submarine, When I'm Sixty-Four, All You Need Is Love e finirono con While My Guitar Gently Weeps . Appena finirono il "concerto" Paul si alzò in piedi e cominciò a battere le mani con talmente tanta forza, che John iniziò a temere che si sarebbe potuto rompere la mano già messa male.
-Paul-
Non ci credeva. I suoi compagni di band avevano appena suonato delle canzoni bellissime e non poteva crederci che fossero opera loro. Erano davvero bravi:
"Sono bellissime! Non ci credo che le abbiamo create noi!"
"Devi crederci ragazzo." Rispose John soddisfatto. Da quando erano rimasti soli, John era diventato più amichevole con lui, anche se non ne capiva il motivo. Non poteva negare però, che gli piacesse. John era davvero simpatico.
"Ma le abbiamo scritte noi?"
"Si. Per meglio dire le avete composte tu e John. Anche io e Ringo scriviamo, ma meno frequentemente."
"Incredibile...John, so che forse è un po' presto chiedertelo, ma ti andrebbe di comporre qualcosa insieme?" John lo guardò sorpreso, come se non si sarebbe mai aspettato una richiesta del genere, ma dopo pochi secondi rispose:
"Va bene, ma non oggi. Magari la prossima settimana."
"Ragazzi ho avuto un'altra idea." Disse Ringo all'improvviso "E se la prossima settimana, visto che non dobbiamo andare in studio, prenotassi dei cottage vicino Londra. Potremmo passare così la settimana insieme con le nostre famiglie e magari, potrebbe venirvi l'ispirazione per comporre qualcosa." Ringo era geniale, solo a lui venivano queste deliziose idee. George, comunque, non sembrava molto convinto della proposta del batterista.
"Va bene." Disse John mentre fissava Yoko, forse per vedere se ci fosse qualche segno di disapprovazione, che non ci fu. A quel punto George, sorpreso della risposta del chitarrista. rispose:
"Anche per me va bene. Paul, cosa ne dici?" Ne era felicissimo, avrebbe potuto passare molto tempo con tutti e tre i membri della band e magari John gli avrebbe spiegato come mai non erano legati come prima.
"Dico che non vedo l'ora di partire."
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Tutto il mio amore
FanficI Beatles non esistevano più. Questo era evidente a tutti. Non erano più uniti come una volta, erano cambiati. John era interessato solo al suo futuro con Yoko, George e Ringo alla loro carriera da solista. Mentre Paul...be lui non sapeva cosa fare...