Capitolo 8 - Il Cottage

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-Paul-

La settimana trascorse molto tranquillamente, i Beatles andarono ogni giorno a Abbey Road, per sistemare le nuove canzoni del film. Nel tempo libero continuarono suonare a Paul i vecchi brani. Non vi era più molta tensione tra di loro, infatti, John era diventato molto più amichevole rispetto alla settimana precedente, Ringo era più allegro e George più calmo. Paul pensò che ciò fosse dovuto al fatto che i tre si fossero abituati alla sua amnesia. L'unica che non era cambiata era Yoko, ma lei era sempre stata molto calma, quindi non se ne stupì. Più che altro non capiva come una persona, calma come lei potesse stare con un vulcano come John. Come si suol dire, gli opposti si attraggono.                                                                                                                                                     Ringo, come promesso aveva prenotato, per tutta la prossima settimana, tre deliziosi cottage nei pressi di Cheapside. I cottage erano stati divisi per famiglie, e quindi Paul, non potendo stare da solo, fu collocato in quello di Ringo, in quanto era pure il suo turno di ospitare l'amico. Dopo aver sistemato i bagagli, John, Yoko, George e Pattie raggiunsero Paul e Ringo nel loro cottage. Ringo, infatti, aveva organizzato alcune attività da fare insieme e voleva illustrarle al gruppo.

"Ora che siamo tutti, innanzi tutto vi volevo ringraziare per la presenza." Disse Ringo mentre sorrideva, "Come ben sapete, Paul ha perso la memoria e noi dobbiamo aiutarlo a ricordare, così ho pensato che fare una vacanza come ai vecchi tempi potesse aiutare. Oggi non ho nessuna attività in programma, quindi sentitevi liberi di fare quello che volete. Almeno fino alle 20, ora in cui ceneremo insieme in questo cottage. A dopo." Paul era davvero felice di avere degli amici che tenessero così tanto a lui, insomma organizzare una vacanza in pieno inverno, solo per aiutarlo a recuperare la memoria, non era cosa da tutti. Mentre gli altri uscivano, Paul andò a prendere il guinzaglio di Martha. Da quando era successo l'incidente, non era più uscito da solo, infatti, era sempre stato accompagnato nelle sue lunghe passeggiate da George e Pattie, ma oggi voleva portare fuori la sua adorata da solo, per la prima volta.

"Paul dove vai?" chiese Ringo, mentre Paul stava per aprire la porta.

"Porto Martha a fare una passeggiata, non ne vede l'ora da quando siamo arrivati. Vero, ragazzona?" Martha iniziò ad abbaiare e a scodinzolare per rispondergli.

"Visto?"

"Non puoi andare da solo. Ti accompagno."

"Ma Ringo sento che c'è la posso fare. A Londra mi vengono i brividi all'idea di passeggiare da solo con lei, ma qui, non so mi sento al sicuro."

"Paul, lo so che questo luogo ti dà sicurezza, ma il dottor Kenneth ha detto che non ti dobbiamo lasciare da solo."

"Ringo, ti prego lasciami fare un tentativo, passeggerò qua vicino. Così potrai vedermi dalla finestra, ma ti scongiuro, lasciami portare fuori Martha, da solo." Ringo sembro poco convinto dell'idea di Paul, ma nonostante questo gli concesse di fare ciò che voleva, a patto che non si allontanasse troppo. Paul ne fu così felice, era bello che si fidasse di lui. Stava per aprire la porta quando notò qualcosa per terra. Era l'armonica di John, gliel'aveva vista suonare ad Abbey Road quando fecero il "concerto". Dopo averci pensato qualche secondo, decise che gliela avrebbe riportata durante la passeggiata, infondo il suo cottage non era molto lontano da quello di Ringo, così si incamminò. Era così bello passeggiare nel parco, Martha correva più veloce del solito per la felicità e lui si sentiva...libero in un certo senso. I ragazzi gli lasciavamo molta autonomia, solo che, soprattutto George e Ringo, lo trattavano come se fosse un bicchiere, proprio come se si potesse rompere da un momento al altro. Li capiva, naturalmente, ma a volte entravano in apprensione per niente. Fortunatamente, stava succedendo sempre di meno. Quella settimana aveva sentito per la prima volta pure Linda, aveva una voce bellissima. Dopo che lei si fu presentata, iniziò a raccontargli della loro relazione, almeno, finché non la chiamarono per tornare a lavoro. Già l'adorava, qualunque cosa lei dicesse per lui era musica. Sfortunatamente i suoi pensieri felici fuori interrotti da un forte abbaio di Marta. Velocemente si girò e quello che vide gli fece gelare il sangue. Vicino al cottage di John, c'era qualcuno con un completo scuro e una mazza da Baseball. Non sapeva perché ma ciò gli faceva paura, voleva scappare, ma non ci riusciva, era come paralizzato. Martha cominciò a ringhiare in modo molto aggressivo, come non l'aveva mai vista, mentre la testa iniziò a fargli molto male. L'unica cosa che riuscì a fare prima di svenire, fu urlare, poi buio.

-John-

John era felice, ciò era strano da dire visto quello che era successo, ma era felice. Da quando Paul aveva perso la memoria, non avevano più discusso, tralasciando quella piccola discussione con George. Quando Ringo propose di fare una vacanza come ai vecchi tempi, ne fu entusiasta. Era davvero tanto tempo che non facevano un viaggio tranquillo insieme. Dopo che Ringo ebbe fatto un breve discorso, John e Yoko tornare nel loro cottage per sistemare i bagagli. Mentre sistemava le valigie al piano terra si accorse che la sua armonica non era da nessuna parte. Cercò dà per tutto, ma si era come volatilizzata.

"YOKO HAI VISTO LA MIA ARMONICA?" urlò all'amata, che si trovava al piano superiore.

"NO." Cavolo! Doveva l'aveva messa, iniziò a cercare con più rabbia del dovuto, fino a quando Yoko gli disse:

"John, forse ti è caduta mentre eravamo da Ringo."

"Hai ragione, sta sera glielo chiederò." Rispose, mentre si affacciava alla finestra, cercando di calmarsi. C'era davvero una bella vista. Doveva dirlo, Ringo aveva scelto proprio un bel posto. Mentre osservava il bellissimo paesaggio, vide Paul con Marta, che veniva verso il suo cottage, da solo. Aveva proprio fatto bene a uscire, infondo era proprio una bella giornata. Aspetta un attimo...COSA CI FACEVA DA SOLO?! Perché Ringo lo aveva lasciato andare. Ma l'aveva sentito oppure no il dottor Kennet? Stava per uscire, quando notò una presenza vicino al suo cottage. Guardandolo meglio sembrava essere un uomo, ma essendo troppo lontano, ed essendo vestito con un completo scuro non riusciva a vederlo bene. L'unico cosa di cui fu certo era che aveva una mazza da baseball. Stava per andare a chiedergli cosa volesse, quando all'improvviso sentì un urlo. ERA PAUL CAZZO! Quella era di sicuro la sua voce, ed era piena di terrore. Senza pensarci due volte sbattè la porta d'ingresso per correre in soccorso  all'amico, che nel frattempo era svenuto.

"Paul! Svegliati! Paul! Cazzo!" disse mentre scuoteva l'amico che non dava cenni.

"John che succede?" chiese Yoko, che l'aveva seguito.

"Non lo so! Prendi Martha e vai da Ringo e avverti George, io ti raggiungo." Senza fare domanda, Yoko prese il guinzaglio di Martha ed iniziò ad incamminarsi verso il cottage. Il cane era un po' riluttante, ma la seguì lo stesso. John, nel frattempo prese Paul in braccio, ed iniziò a correre verso il cottage di Ringo. Ma che cosa era successo? Chi era quell'uomo? Perché Paul ne era spaventato?

Tutto il mio amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora