-Paul-
"Buongiorno ragazzo, come ti senti?" chiese gentilmente il dottor Kenneth.
"Io non lo so signore."
"Capisco... Adesso ti farò delle domande poco piacevoli, so che sarà difficile rispondervi, ma dovresti provare a fare uno sforzo, va bene?" disse il dottore, senza aspettarsi una risposta, mentre andava a prendere qualcosa, nell'armadietto.
"Allora, John mi ha detto che non ricordi niente prima dell'incidente. Giusto?"
"Si, è come se avessi un enorme vuoto. Ogni volta poi che provo a pensare al mio passato, la testa inizia a farmi molto male."
"Interessante."
-John-
Non era vero. Questo era un incubo. Paul, il suo migliore amico, non aveva appena dimenticato chi era. No, di sicuro aveva fumato troppo oppure era solo ubriaco. Ma certo, ora che Linda era in America, sarà andato alla conquista di qualche bella ragazza e avrà bevuto troppo...proprio come Paul farebbe. Anche se questo era quello sperava, sapeva che non era così. L'aveva capito fin troppo bene quando il suo amico aveva avuto un terribile attacco di panico. Quando l'ha visto chiudersi in una pallina tremante, gli venne una voglia improvvisa di abbracciarlo e dirgli che tutto sarebbe andato bene, ma George era già intervenuto. Non aveva mai visto il suo adorato Paul tremare così tanto, era davvero preoccupato, ma non sapeva come aiutarlo, almeno fino a quando Ringo non insistette nel portarlo in ospedale, così decise di assicurarsi che finisse in buone mani. Appena uscito dalla stanza, infatti, chiamò il dottor Kenneth, un bravo medico che aveva incontrato qualche tempo fa e che gli doveva un favore:
"Buongiorno, con chi sto parlando?"
"Dottor Kenneth, sono John Lennon."
"John è un piacere sentirla. Cosa posso fare per lei?"
"Dovrebbe visitare Paul McCartney. Dice di non ricordare niente prima del suo risveglio ed è pieno di ferite."
"Interessante...portatelo all'ospedale, c'è un'entrata secondaria a cui è concesso entrare solo al personale sanitario e ad alcune persone autorizzate, così eviterete probabili paparazzi. Dite che avete un appuntamento con me. Ci vediamo tra un'ora."
"Grazie Reginald, a tra poco." Dopo aver attaccato andò ad avvertire i membri della band e la sua adorata Yoko, che era seduta accanto a Paul.
"Yoko, cara, prepara pure le tue cose, che portiamo Paul dal dottor Kenneth."
"Certo John. Come stai?"
"Non lo so."
Yoko lo guardò dolcemente, per poi incamminarsi a prendere la giacca e gli altri effetti personali. Dopo essersi divisi ed aver portato Martha a casa, arrivarono in ospedale, dove trovarono Paul e Ringo. Con Yoko erano arrivati giusto in tempo, infatti, George era entrato prima di loro, non sapendo che dovesse aspettare John. Comunque, dopo aver lasciato Paul nello studio, i tre Beatles si sedettero su delle sedie accanto alla porta dello stesso. La tensione tra di loro era palpabile, così Yoko provò a tranquillizzarli, non ottenendo però l'effetto sperato:
"Come puoi essere così tranquilla!?" Gli urlò George contro.
"George non parlargli così!" Gli rispose John. Come osa rispondere così a Yoko che aveva provato solo a rassicurarli?
"Cazzo John, non puoi dirmi che è normale che sia così calma. Paul ha appena perso la memoria, non sa chi cazzo siamo e lei mi dice che tutto avviene per una ragione e che si sistemerà col passare del tempo! Questo era esattamente quello di cui non avevamo bisogno ora." John sapeva che quest'ultima frase era riferito all'incidente di Paul e non a ciò che aveva detto la sua amata, ma con ciò non doveva risponderle in quel modo.
"Geore sei solo un-"
"Ragazzi entrate." Disse Kenneth, prima che potesse finire il suo insulto contro il chitarrista. Dopo essersi accomodati nello studio, il dottore scostò la tendina che copriva un lettino su cui Paul era seduto, con accanto i suoi vestiti insanguinati. Essendo senza la camicia John poté vedere tutte le bende che lo coprivano. Era una visione molto dolorosa. Il suo addome era coperto di fasciature, come la mano sinistra e la testa, mentre il suo occhio destro era nero e lucido, forse a causa di una crema applicata.
"Allora ragazzi, ciò che vi sto per dire non vi piacerà per niente. Vedete Paul soffre di amnesia retrograda, ciò vuol dire che non riesce a ricordare gli eventi avvenuti antecedentemente al momento in cui si è manifestato il disturbo. Solitamente chi ne soffre ha una lacuna di memoria che può estendersi nel passato, per un periodo che può variare da alcuni anni fino all'intera vita. Paul sfortunatamente a causa di un evento traumatico, ha rimosso tutti i ricordi legati alla sua vita. Fortunatamente chi è affetto da amnesia retrograda riesce a ricordare e a gestire con lucidità tutto ciò che avviene in seguito all'evento-causa del disturbo."
Allora era vero...Paul non sapeva davvero chi fosse, questa conferma gli faceva venire voglia di piangere, ma, tralasciando che non avrebbe mai fatto trasparire le proprie emozioni in pubblico, soprattutto davanti ai suoi amici, sapeva che non fosse il momento di lasciarsi andare allo sconforto, così disse:
"Non c'è nessuna possibilità che si ricordi chi era?"
"Ancora non lo so con certezza, ma potrebbe trattarsi di un'amnesia transitoria e cioè, che col tempo potrebbe ricordarsi del suo passato. So che è molto avventato affermare ciò, ma ne ho quasi la certezza."
"Come mai dottore?" chiese Ringo. Era stato così silenzioso da quando erano usciti dallo studio, che si era dimenticato della sua presenza.
"Vedi Ringo, ritengo che l'amnesia di Paul sia stata causata da una forte botta alla testa. Infatti Paul, oltre a degli ematomi sotto le braccia, sull'addome, sulla mano sinistra, a proposito non potrà suonare per due settimane e uno sull'occhio destro, presenta anche un trauma cranico. Queste ferite mostrano che Paul è stato trattenuto mentre veniva attaccato e che, come colpo di grazia, dopo essere stato colpito varie volte all'addome, è stato colpito alla testa. Ora bisognerà capire se le macchie ematiche sulla camicia sono di Paul, oppure di uno degli assalitori, che mentre lo attaccava si è ferito."
Erano sconvolti, nessuno di loro riusciva parlare, chi poteva desiderare di fare male Paul? Lui era il Cute Beatles, quello sempre gentile, quello che non diceva mai di no a un autografo. Perché gli hanno fatto questo? Perché? Comunque visto che nessuno parlava il dottor Kenneth ruppe il ghiaccio, affermando:
"Ragazzi dovete assolutamente avvertire la polizia, lo sapete? Potreste essere anche voi tre in pericolo."
"Lo faremo dottore." Disse George, con un filo di voce.
"Perfetto. Ora vorrei sapere se Paul vive con qualcuno."
"Si, vive con la sua fidanzata Linda, ma ora è in America e ci resterà per tre mesi a causa di un impegno di lavoro." Disse John, mentre guardava il suo amico, sperando che nominando la fidanzata, all'improvviso si ricordasse di lei, ma ciò non provocò nessuna reazione.
"Be ragazzi, non può vivere per nessun motivo da solo, quindi dovrete fare a turno nell'ospitarlo, almeno finché Linda non torna. Se non sbaglio Paul ha un cane, giusto?"
"Si, si chiama Martha e l'abbiamo trovata con Paul dopo l'incidente." Confermò Ringo.
"Ottimo, allora anche Martha dovrà stare con lui. La Pet Therapy aiuta molto le persone con amnesia." affermò Kenneth sorridendo.
"Un'ultima cosa, se Paul inizierà a ricordare, potrebbe provare un forte mal di testa, vertigini e a volte potrebbe persino svenire. Per quando sia brutto, voi non dovrete bloccare questo processo, per nessun motivo. Ottimo, se avete dei dubbi, non esitate a chiamarmi. Arrivederci ragazzi."
"Arrivederci dottore" dissero i quattro ragazzi ancora sconvolti. Così, dopo che Ringo ebbe aiutato Paul, a indossare la maglietta che gli aveva dato il dottore, per non fargli indossare la sua camicia sporca di sangue, si recarono al parcheggio.
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Tutto il mio amore
FanfictionI Beatles non esistevano più. Questo era evidente a tutti. Non erano più uniti come una volta, erano cambiati. John era interessato solo al suo futuro con Yoko, George e Ringo alla loro carriera da solista. Mentre Paul...be lui non sapeva cosa fare...