Nuovo lavoro, nuove conoscenze, nuove possibilità dopo un imprevisto che lo ha costretto a cambiare città. Sarà anche un nuovo inizio per Choi San?
San trova un lavoro nella ditta del padre del giovanissimo Park Seonghwa che sta facendo tutti i prog...
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"Quindi? Che aspetti?" domanda Sojung a Yunho che è in piedi accanto alla macchina e fissa il palazzo con sguardo perso. "Hm? Giusto, arrivo" farfuglia confuso e segue Eunbi che fruga nella sua borsa in cerca delle chiavi all'interno della struttura, Hongjoong e la bionda alle calcagna.
Corrono su per le scale finché si fermano al quarto piano davanti a una porta alla quale è appeso un adorabile cartellino, evidentemente creato a mano, sul quale si legge l'elegante scritta benvenuti.
"Ecco qui" dice Eunbi nervosa cercando di inserire la chiave nella serratura ma la sua mano trema. "Aspetta, ti aiuto" si offre Hongjoong sorridendo premuroso e le prende il mazzo di mano. Lei lo guarda con gratitudine e si sposta.
Appena la porta si apre Yunho si precipita all'interno del colorato e grazioso appartamento guardandosi in giro. "Eunha? Eunha!" la chiama cercando una porta che potrebbe appartenere alla sua camera.
"Accanto alla cucina" gli indica la strada Eunbi sussurrando. Ha la voce spezzata e sembra sull'orlo di un crollo. Sojung se ne accorge e le circonda le spalle con un braccio.
"Eunha starà sicuramente bene" le dice sottovoce in modo rassicurante. "Non è quello" risponde Eunbi guardando a terra. Poco dopo cerca lo sguardo di Hongjoong che non sembra meno preoccupato. Sojung corruga la fronte. Cosa nascondono quei due? Yunho intanto sta bussando dolcemente alla porta di Eunha.
"Eunha? Esci per favore, dobbiamo parlare" Non si sente riposta. "Ti giuro che non conosco quella ragazza. Mi dispiace se i tuoi sentimenti sono stati feriti. Chiunque sia stato, non lo volevo"
Eunbi inizia a mordersi l'unghia del pollice a quelle parole e si rifugia contro Sojung che evita di farle domande che potrebbero innervosirla ancora di più. "Non l'ho mai incontrata, quella foto è fake. Ti prego credimi"
Yunho tace e il silenzio affolla l'appartamento. Gli altri tre osservano il ragazzo come guarda la porta in modo malinconico, una mano posata sul legno e lo sguardo disperato.
Dopo un eternità si sente finalmente una chiave girare e poco dopo appare Eunha sulla soglia della porta con gli occhi arrossati, i capelli disordinati e una combinazione di vestiti in poche parole inguardabile. Il suo viso che è sempre sorridente e truccato accuratamente oggi non trasmette altro che tristezza e frustrazione.
"A-ah sì?" domanda incrociando le braccia e fissando Yunho negli occhi dal basso. "Te lo giuro" dice lui con voce delicata e le poggia entrambe le mani sulle spalle. "E... da dove arriva quella foto allora?" Eunha si costringe a non lasciarsi sedurre da quello sguardo così bello e attraente che l'ha fatta innamorare.
"Non lo so" ammette Yunho e si avvicina per cingerla con le braccia e stringerla. "Ma sappi che... mi piaci" dice finalmente, ciò che tutti sapevano ancora prima di lui. La ragazza alza la testa e lo guarda con due grandi occhioni bagnati. "D-davvero?"
