Passò ancora una mezz'oretta prima che i ragazzi si sedessero al tavolo pronti ad ordinare.
Lindsey si ritrovò inevitabilmente vicino a Sam, che aveva parlato tutto il tempo con i due olandesi e si era seduto vicino a loro, e anche al Papu e famiglia, che a loro volta ancora chiacchieravano con Remo e la ragazza che aveva portato con sé.Solo dopo che ebbero ordinato, Lindsey riuscì a partecipare ai loro discorsi e capì che la ragazza era la sorella di Remo.
Si chiamava Melanie, era svizzera e, proprio come lei, frequentava il terzo anno di università.«Cosa studi tu, invece?» domandò la bionda, dopo aver detto che si stava specializzando in psicologia.
«Scienze della formazione. - spiegò la mora. Guardandola bene, Lindsey notò molta somiglianza con il fratello, a partire dai capelli mori e dal taglio degli occhi - Voglio diventare maestra.»
«Ti piacciono i bambini, allora.»
Melanie sorrise e poggiò il viso sulla mano.
«Già. Infatti per ora sono la babysitter di queste pesti.» spiegò lanciando uno sguardo ai figli del Papu, che ricambiarono lo sguardo della ragazza. Il bambino le fece una linguaccia.
Lindsey scoppiò a ridere.«Sono divertenti, però.» osservò.
L'altra fece spallucce.
«Dipende dalle volte. Senti, mi dai il tuo numero, ogni tanto possiamo sentirci per prendere un caffè o se ti serve qualcosa in centro visto che sei ancora poco pratica, ti va?» chiese.La bionda sorrise e annuì.
«Volentieri.»La mora le porse il telefono e Lindsey inserì il proprio numero di telefono, poi cedette il proprio alla svizzera affinché ella facesse lo stesso.
Una volta scambiati i numeri, arrivarono le portate e la squadra iniziò a mangiare.
Durante la cena ci furono altre chiacchiere e Lindsey poté conoscere meglio sia i fratelli Freuler sia Marten e Hans, partecipando ai discorsi dei due diversi gruppetti, uno alla sua destra e l'altro alla sinistra.Dopo la seconda portata, Lindsey scrutò tutta la tavolata, provando a figurare alcuni volti che aveva già visto, e scorse a lato di Hans anche Luis, che aveva conosciuto la mattina stessa.
La ragazza cercò con lo sguardo anche il ragazzo dagli occhi di ghiaccio. Lo individuò al capo opposto della tavolata, con un sorriso accennato, vicino a quello che aveva capito si trattasse del portiere e altri giocatori che non riconosceva.Solo allora Alejandro si alzò in piedi.
«Squadra! - richiamò i compagni - Come sapete stasera abbiamo qui con noi il nostro nuovo compagno di squadra Sam e sua sorella Lindsey. Suggerisco quindi a Sam di alzarsi sulla sedia per il tradizionale rituale di iniziazione.»
Lindsey scoppiò a ridere insieme ad altri ragazzi, mentre Sam si mise le mani tra i capelli chiari.
«No, mi prendete in giro?» brontolò nascondendo un sorriso.«Forza, broertje.» lo incalzò la bionda, picchiettandogli la mano sulla spalla.
Sam si alzò sulla sedia e improvvisò il ritornello di 'Best Day of My Life' degli American Authors, poichè era una canzone universale e tutti avrebbero potuto accompagnarlo.
Più della metà dei ragazzi aveva filmato la performance da brividi, e così anche Lindsey. Gran parte delle parole di Sam, però, era coperta dalle sghignazzate dei ragazzi.«Uh, che ne dici se lo mando a Loes ed Emma?» fece scoppiando a ridere quando Sam si riaccomodò
«Ti faccio fuori, Linds.» la avvertì l'olandese.
«Grazie per questo canto da brivido, ma ti ricordo che Halloweeen è tra un mese. - commentò il Papu, suscitando le risatine dei ragazzi e di Sam - Quanto a Lindsey, ti risparmiamo questa scenata tremenda.»
STAI LEGGENDO
𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐂𝐋𝐀𝐒𝐒𝐈𝐂𝐎 || Robin Gosens
Fanfic𝐅𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐢𝐨 𝐦𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐂𝐡𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐮𝐧 𝐩𝐨, 𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐃𝐢𝐨, 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐚𝐬𝐭𝐢𝐝𝐢𝐨 La nuova stagione è alle porte e l'Atalanta dei sogni è pronta a ripartire dalle sue certezze Una di queste si chiama Robin Gosens, diffici...