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DRIIIN! DRINNN!! DRRRRIIN!!!!
Non riuscivi a credere alle tue orecchie, di nuovo quella dannata sveglia...
"Ah ma che cazzo, stai zitta, non ti sopporto più...sono solo le se- cazzo sono le 6:30, merda farò tardi". In un secondo saltasti giù dal letto e iniziasti a prepararti velocemente, scordandoti completamente che non avevi cambiato l'orario al telefono e che quindi avevi messo la sveglia un'ora prima. In mezz'ora riuscisti a prepararti, prendesti l'occorrente e scendesti al bar sotto casa tua per poter prendere un caffè e un cornetto: ti eri vestita molto comoda, un pantalone della tuta molto largo, una felpa con sotto un top sportivo e un giaccone pesante.
Una volta arrivata davanti alla porta del bar notasti qualcosa di strano: c'era una coda pazzesca e sembrava proprio che ci fosse qualcuno di famoso all'interno del locale. Entrasti evitando tutte quelle persone che a primo impatto sembravano essere uscite da un ospedale psichiatrico e una volta arrivata in cassa iniziasti ad ordinare. Mentre cercavi di spiegare al commesso cosa volessi ordinare in inglese, ti innervosisti e scoppiasti a piangere perché non capiva una parola. Alla vista di quelle lacrime un ragazzo lì vicino si avvicinò e ti iniziò a guardare: non credevi ai tuoi occhi, era Jungkook, quel Jungkook, quello che aveva fatto parte dei tuoi peggiori sogni erotici e ment- torna alla realtà!! Appena lo notasti, le lacrime si fermarono e inziaste a guardarvi nonostante gli sguardi accaniti e assatanati delle fan. Con molta gentilezza ti rivolse la parola: "Hey va tutto bene? Hai problemi con questo cameriere?" non riuscivi a rispondere, eri bloccata, ma fortunatamente lui capì e prese l'ordine al posto tuo. Eri ancora incapace di parlare, ti sentivi così felice e imbarazzata allo stesso momento. Una volta arrivato il tuo ordine pagasti e in due secondi Jungkook era scomparso.
"Cosa cavolo è appena successo? Quello era davvero lui? Mi ha davvero rivolto la parola...cavolo che figuraccia! Mi ha vista piangere per uno stupido caffè con un cornetto". Guardasti l'orologio e ti accorgesti che l'orario era sbagliato! In quel momento anziché pensare di andare a fare una passeggiata per ammazzare il tempo, decidesti di rimanere nel bar a fare colazione e a pensare a quanto tu fossi stata fortunata: se avessi cambiato l'orario non lo avresti mai incontrato.

When I'm with you, I'm in utopiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora