La vita è sempre un continuo di alti e bassi, di momenti belli e brutti, di gioia e dolore. Ma se gli alti, i bei momenti e la gioia mancano... cosa rimane? Solo il buio, solo i momenti brutti, solo il dolore... e si può chiamare quella vita? Per Izuku Midoriya, tredicenne Quirkless, quel continuo grigiore che era la sua esistenza era un Inferno terreno. Un dolore perpetuo, fisico e mentale, che mai realmente lo abbandonava. La discriminazione, il bullismo e l'arrendersi alla realtà dei fatti erano la causa di quel suo continuo grigiore. Ancora ostentava quel suo sogno infantile con gli altri, anche se nella sua coscienza quel desiderio era pressoché morto. Dentro di sé, era come un turbinio di emozioni e dolori senza né capo né coda. Disprezzava i razzisti attorno a lui, disprezzava la Natura che l'aveva fatto diverso, disprezzava quella realtà crudele... Ma il suo disprezzo maggiore era rivolto ad altri se non a sé stesso, ritenendosi la causa di tutti i mali attorno a lui, anche quando non c'entrava. Odiava sé stesso. E la sua vita gli stava lentamente scivolando fra le mani, scorreva come acqua. Ma amare sé stessi è l'unica regola della vita che, se si infrange per troppo tempo, è un guaio. Si è fuori dalla vita. Si muore. Per una volta il Fato gli farà un regalo, anche se all'inizio non lo comprenderà. Gli darà la chance per ri-imparare ad amare nuovamente sé stesso. E, forse, pure qualcun altro. Ma questo davvero accadrà? Il Destino segna punti chiave e disegna linee di grafite leggera, ma sta alle persone ripassarci con l'indelebile e tracciare la propria vita passando per i punti segnati già dal Destino o disegnare nuovi collegamenti e/o punti da sé. Quindi la domanda è... Deku farà come il Destino suggerisce o farà di testa sua?
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