La stanza è buia e fredda. Dove sono non lo so. Non vedo nulla, non sento nulla. E come se il mio corpo fluttuasse nel nulla.
Qualcosa dall'alto mi fa pressione, così inizio leggermente a scendere.
Scendo, scendo per un periodo che mi sembra infinito.
Poi tocco terra.
Il pavimento è freddo e solido sotto i miei piedi scalzi.
Tutto continua ad essere buio, continuo a non vedere nulla, continuo a non sentire nulla.
Il silenzio inizia diventare insopportabile.
Sento un bisbiglio.
Mi concentro su quest'ultimo cercando di distinguerne le parole.
E una voce maschile, e sembra.... sembra stia cantando.
"I don't care what people say
when we're togheter...."Conosco la canzone...
"You know i wanna be the one
Who old you when you sleep.."Conosco la voce...
"I know you wanna be,
so c'mon baby be with me
so Happily"Il canto è sempre più vicino.
Perché cantava Happily? Perché cantava la mia canzone preferita della mia band preferita?
Che ci faceva Netw davanti a me.
"Netw..."
il mio è un sussurro, ricco di sorpresa, rabbia, tristezza, compassione, speranza, angoscia, e il più terribile di tutti: la paura.
"Lidia.."
L'unica cosa che fa è abbracciarmi.
Mi rifugio nelle sue braccia. Potrei costruirci una casa in quelle braccia che vogliono abbracciarmi quando dormo.
Chiudo gli occhi e il vuoto attorno scompare ancora di più, se è possibile.
Poi anche Netw scompare.
Lo sento svanire tra le mie braccia.
I miei occhi si riempiono di lacrime.
"Tu mi rendi felice"
sussurra prima di sparire del tutto.
Di colpo è di nuovo tutto buio e vuoto, ci sono solo io e le mie lacrime.
Poi qualcuno canta ancora, non è più Netw.
"I can see the future,
painting in my eyes..."La canzone che mi cantavano mamma e papà quanto ero triste...
"Open up the door and
fade in to the light..."A cantare però non erano di certo i miei genitori.
"Dive into a world I know
Take my hands and
Follow me into the sun
There's no end 'cause...""This is where we come alive
Out of the shadows
And into the light
Bringing the unknown
This is where we come alive!"Mio fratello mi compare davanti.
Le lacrime sono incontenibili ormai.
Mi stringe anche lui tra le braccia.
"Dove sei?" chiede.
"Non ne ho idea"
"Ti troverò"
"Jace, dì a Netw che mi rende felice"
"Lo farò sorellina, lo farò"
tocca a lui scomparire.
tocca a me sprofondare nel vuoto.
Stavolta sprofondo per davvero.
~
Sobbalzo, ho fatto un sogno strano.
Impegno pochi secondi per capire che non mi trovo più nella mia tenda.
Sono in una stanza immensa, una stanza da letto. Stesa su un letto simile a quello delle principesse delle fiabe.
Effettivamente la stanza sembra la stanza di una principessa.
Mi alzo dal letto e faccio un giro per la camera. È molto ordinata e pulita. Mi piace.
La porta si apre e qualcuno entra. Di chi si tratta non ne ho la minima idea.
"Ciao Lidia" dice un ragazzo più grande di me, si vede.
Ha i capelli di un colore che non so definire: a metà tra il biondo e il moro, con richiami di.... blu?
Si è tinto i capelli??
"Oh sono proprio così" afferma accarezzandosi i capelli, effettivamente si era accorto che avevano attirato la mia attenzione. "Tutti i Ribelli nascono così: chi con ciocce blu, chi con ciocce bianche e chi con ciocce rosse. I rossi sono gli schiavi, i bianchi cittadini liberi e i blu in reali. Infondo al posto del sangue noi abbiamo i capelli blu" mi fa l'occhiolino.
"Chi sei? Dove sono? Dove sono i miei amici??" sono nel panico.
"Oh sì giusto, hai il diritto di sapere e io il dovere di presentarmi" continua "Sono Liam, principe di Arlazh. Principe dei Ribelli, o come ci chiamata voi i Contrari"
Ok, cerca di non svenire Lidia...
"Perché io sono qui? Che poi qui dove di preciso? Dove ci troviamo" il panico nella mia voce aumenta.
"Tranquilla Liadia è tutto ok. Sei al quartier generale dei Ribelli. Sei qui perché sei speciale. Non posso dirti altro, ci penserà mio padre a cena a spiegare tutto, preparati"
Esce così dalla stanza lasciandomi la testa piana di domande delle quali avevo paura della risposta.
STAI LEGGENDO
NEW AGE___the100___
FanfictionÈ la seconda generazione che vive sulla terra. Hanno imparato a convivere con i "terrestri". Ora i figli dei criminali inizieranno a vivere sul serio, affrontando i quotidiani problemi della vita, che restano comunque una grande sfida . Tutti gli sf...