Capitolo 4 - Jane Griffin

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Jane Griffin sono io. Mia madre, Clarke Griffin e l'uomo con cui è sposata, Bellamy Blake.

Si è mio padre. Perché non ho il suo cognome?

Qualche anno fa ha fatto un torto a me e a mio fratello più grande: William Griffin.

Mia madre ha cercato di convincerci a perdonarlo, ma con scarsi risultati.

Solo mio fratello Netw l'ha perdonato, di conseguenza ha fatto un torto a noi due.

Non lo considero quasi più mio fratello.

"Mamma" urlai dal piano di sopra.
"Dimmi Jane" rispose.
"Oggi vengono delle mie amiche a casa, non mettermi in imbarazzo e dillo anche tuo marito e al tuo secondo genito maschio" continuai ad urlare.
"Prova a dirmele in faccia a volte certe cose" urlò Netw dalla stanza accanto alla mia.
"Ma anche no!" risposi.

Nel giro di una mezz'ora bussò il citofono.

"Vado io, che nessuno si muova!" urlai precipitandomi al piano di sotto.

Aprì la porta.

"Ciao Lidia! Ei Rachel! Benvenute!" salutai le mie amiche e andammo in cucina.
"Volete qualcosa?" chiesi.
"Io sto bene così" rispose Rachel.
"Io qualcosa la mangerei" rispose invece Lidia.
Presi dei biscotti e li dividemmo.

"Mamma vado al parchetto!!" urlò Netw scendendo al piano di sotto.

Stava quasi uscendo dalla porta di casa quando dalla cucina intravidi qualcosa che mi apparteneva.

"Ei razza di idiota!!" urlai.
"Cosa ti serve or-" si interruppe vedendo le ragazze. "Ei ragazze!"
"Ciao.. Netw? " rispose Lidia.
"Netw quello è il mio skate!" urlai.
"Il mio è rotto, così prendo il tuo" rispose calmo.
"ASSOLUTAMENTE NO! Lo sai che non puoi toccare la mia roba! Ne tanto meno rivolgermi la parola in questo modo!!" gli urlai contro con tutta la rabbia che avevo in corpo.

Si, lo odiavo. Ma era pur sempre mio fratello, tra l'altro il più simile a me in famiglia; andavamo molto d'accordo, prima.

A volte mi manca. Ma ultimamente non riesco a non stare male per questa nostra situazione, perciò ultimamente gli sto rivolgendo di più la parola. Lui se ne sarà accorto.

"Ridalle lo skate o ti faccio a pezzi!" disse Will entrando in cucina.
"Oh che paura che mi fate tu e la ragazzina!" disse Netw ridendo.
"Come l'hai chiamata?" chiese Will avvicinandosi di più.
"A chi? A quella mocciosa viziata bimba che hai il coraggio di chiamare sorella? Ah si, l'ho chiamata ragazzina" rispose Netw.

Non ne potevo più. Dovevo mettere fine a questa storia, ma quello non era il momento opportuno.

Will stava per saltargli addosso, ma lo fermai.

"Will, va bene. Può tenerlo, ne ho un altro" dissi non distogliendo gli occhi da terra.
"Sicura?" chiese Will.
"Si, certo" risposi.

Netw corse via. Will mi lanciò un'occhiata che diceva chiaramente "Ne parliamo dopo" e uscì dalla stanza. Rimasi con le mie amiche, che nel frattempo avevano assistito a tutta la scena.

"Aspetta.." disse Lidia "Netw è tuo fratello?" chiese.
"Si" risposi.
"Ma non avete lo stesso cognome" disse Rachel.
"Io ho quello di mia madre, lui quello del marito di mia madre, che un tempo era mio padre, ma dopo un torto non lo è stato più" risposi.
"E Netw che c'entra?" chiese Lidia.
"È riuscito a perdonarlo, perdendo noi." risposi.

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