Capitolo 19-Will Blake

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Non ho la minima idea di cosa stia succedendo...

La mia testa è piena di domande alla quali non riesco a dare una risposta.

Tutto è così confuso.

Come è possibile che Pike sia ancora vivo?

Insomma, è stato ucciso, e per di più anche molto tempo fa. 

Papà mi ha raccontato di lui una volta. 

Anche se fosse scampato dalla morte anni fa, ore dovrebbe essere morto di vecchiaia. 

Ma per di più che ci fa con Lidia?

Ormai siamo in silenzio da un paio di minuti. Lidia è lì che ci guarda. Pike è dietro di lei, ma sembra concentrato su qualcos'altro, come se stesse ragionando su una mossa a dama.

"Basta! Questo silenzio mi sta uccidendo! Parlate o no?" Valeria finalmente rompe il silenzio. 

"E va bene, Lidia veloce, spiega a questi ragazzini tutta la storia" dice Pike toccando il braccio della ragazza. 

Gli occhi di Lidia cambiano colore, da rossi diventano bianchi totali. 

Sono più che convinto che Pike gli abbia fatto qualcosa, quella non è Lidia. 

La ragazza inizia a parlare, ma la voce non è sua, è molto più profondamente e completamente diversa da quella di Lidia. 

"Quando mi lasciarono morire, mi ritrovai nel buio più assoluto. Non c'era nulla, non c'era nessuno. Io camminavo e camminavo, ho camminato per anni senza mai arrivare da nessuna parte, senza mai vedere uno spicchio di luce, senza mai incontrare nulla o nessuno. Poi un giorno, credo, non avevo cognizione del tempo lì dentro. Mentre camminavo sconsolato e  morto una voce echeggiò nel buio. La voce chiamava il mio nome, era una sorta di entità superiore, che mi ha riscattato dal buio più assoluto. Mi ha riportato nel mondo sotto forma di entità, così iniziai a predicare tramite altri corpi ciò che lui mi aveva fatto. Un giorno un vagabondo mi disse che il patto era stato firmato, tra terrestri e popolo del cielo, per questo motivo lui si era ritrovato a vagabondare, non voleva avere nulla a che fare coi terrestri. Lo presi sotto la mia ala. Ero, e sono totalmente in disaccordo con questo patto. Poi col passare del tempo più persone in disaccorto col patto si unirono a noi, nel frattempo io continuavo a predicare a quelle persone ciò che l'entità mi aveva fatto. Anche i terrestri iniziarono ad unirsi a noi, così il nostro disaccordo col patto passò in secondo piano; il mio scopo allora era quello di convertire più persone possibile a credere nell'entità che mi aveva riscattato dalla morte. Diventai loro sacerdote, poi loro capo. Orami ne siamo tanti, non ho bisogno più di convertire, ho bisogno di qualcos'altro: la vendetta"

"Pike... hai appena parlato attraverso Lidia?" chiede Niall.

"Oh si, una delle mie specialità" risponde il vecchio. 

"Ma quindi, sei una sorta di fantasma..." continua il biondo.

"Si ragazzino, ma l'hai ascoltato il racconto?" risponde Pike stufato da Niall.

Si, ok a volte Niall era seccante, ma in quel momento anche io capivo poco e nulla.

"Vendetta nei confronti di chi ti ha ucciso.." dice Lincoln J.

"Si Lincoln, sai sono stato io ad uccidere tuo padre" risponde il vecchio con un sorriso sulla faccia.

Se continua così credo che gli rompo il bel sorriso fantasma. 

"Che c'entra Lidia in tutto questo?" chiede Netw.

"Oh, la ragazza mi serve per altro: sapete, ha un potere molto speciale, può comunicare coi morti, mi aiuterà a rintracciare l'entità che mi ha salvato. Ora la ragazza è sotto il mio controllo, un frammento della mia anima  dentro di lei, così posso controllarla. E poi sapevo che ci avreste messo una vita ad arrivare, io odio perdere tempo, così me a sono presa in modo da averla al più presto e portarvi qui al più presto." risponde. 

"Perchè ci volevi qui?" chiede Jane. 

"Oh per togliervi dai piedi"

Le porte dietro di noi si spalancano ed entra un vero e proprio esercito. In pochi secondi siamo circondati. Non abbiamo nemmeno il tempo di reagire. 

Siamo finiti dritti in trappola. 

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