Capitolo 5- Will Griffin

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mio fratello è un coglione, diciamocelo chiaramente. Mia sorella cerca ancora di perdonarlo, ma non ha capito che per ciò che ha fatto non si merita di essere perdonato. 

Quando tornai a casa le amiche di mia sorella se ne era già andate per fortuna, e ne approfittai per parlare con lei. 

"Hai ancora dei dubbi?" dissi entrando in camera sua. 

"Rimane sempre nostro fratello, Will, non dimenticarlo. Inoltre è l'unico con cui mi trovi veramente bene in famiglia, lo sai" rispose. 

"Stai dicendo che non ti trovi bene con me, quindi" Risposi io abbastanza ferito. 

"No! non intendevo questo, abbiamo i caratteri troppo diversi, e lo sai. io e Netw invece abbiamo lo stesso carattere" disse lei.

"Se vuoi far pace con lui, prego. Ma ti dico una cosa: riavrai lui, ma perderai me" dissi guardandola dritta negli occhi.

"Beh, che bravo fratello che sei! Davvero, complimenti! Metti tua sorella davanti ad una scelta del genere" disse Netw entrando improvvisamente nella stanza.

"A te chi ti ha interpellato, scusa?" chiesi furioso. 

"Ero venuto a portare questo a mia sorella" disse mettendo lo skate al suo posto e uscì dalla stanza.

Guardai Jane e uscì dalla senza dire nulla. Lei uscì dalla porta della stanza e disse a bassa voce, ma che io sentì lo stesso. 

"Tu non mi hai mai chiamato sorella..." 

non risposi. cosa potevo rispondere?

A cena nessuno parlò. Jane non si degnò nemmeno di guardarmi.

Ad un certo punto si alzò e disse:

"Dopo tanto tempo, ho finalmente preso una decisione per conto mio, senza che nessuno scegliesse al posto mio o mi comandasse..." guardandomi mi fece capire che questa frase era rivolta a me. "...dopo tanto tempo ho preso una decisione che dovevo prendere da tempo, e che mi sembra la più ragionevole. Quindi: Bellamy, Netw; o dovrei dire: papà, fratello. Io vi perdono" 

Papà si alzò di scatto e l'abbracciò, e con un po' di titubanza, Netw lo imitò.

Dopo Jane si girò verso di me e disse:

"Mentre, stavolta è con te che non voglio avere nulla a che fare"

anche se quella frase mi spezzò il cuore trovai la forza per dire: 

"Sei solo una bambina viziata!" 

"Lasciala in pace, lei non c'entra nulla in questa storia, come non c'entra nulla tuo fratello Netw!" disse mio padre.

"Ma fammi il piacere! Traditore di merda!" urlai. 

"Modera i termini! Rimane sempre tuo padre!" disse mia madre. 

"Tu poi fai metà e metà decidi da che parte stare una volta per tutte!" urlai con le lacrime agli occhi.

"Non posso scegliere, lui è mio marito e tu sei mio figlio" disse mia madre. 

mi alzai e corsi in camera mia. 

ormai avevo preso una decisione:

dopo quella notte non mi avrebbero visto più in quella casa. 

così alle due di notte uscì dalla finestra con uno zaino sulle spalle e una lettera sulla scrivania.  

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