Capitolo 3 - Netw Blake

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Ero in questo villaggio da solo un giorno e già tutta la scuola parlava di me.

Un record.

Sono Netw Blake, figlio di Bellamy Blake e Clarke Griffin. Rappresento il classico Bad boy. Mia madre dice che ho lo stesso carattere di mio padre: arrogante, freddo e stronzo a primo impatto, ma in realtà sono una persona premurosa e che farebbe tutto per gli altri. Ha perfettamente ragione.

Il corridoio della mia nuova scuola era pieno di ragazzi e ragazze che spettegolavano su "quello nuovo" cioè io.

Da quanto capivo c'erano già ragazze che mi venivano dietro, e molti pettegolezzi sui miei misteriosi fratelli.

Come facevano a sapere che avevo dei fratelli? Non lo so nemmeno io.

Mentre camminavano udì dei ragazzi parlare di me, mi girai nella loro direzione .

"Si chiama Netw Blake, si è trasferito qui dal centro zona-esplorata assieme ai suoi fratelli"  disse una ragazza dai capelli rossi.
"Ha anche dei fratelli?" chiese un ragazzo castano poco più alto di me.
"Si, ma non si sa chi o quanti siano" rispose la rossa lanciando uno sguardo al ragazzo. Quello tacque per alcuni secondi.
"Beh hanno lo stesso cognome, che ci vorrà a capire chi sono" rispose infine
"In realtà è un po' più complicato di così" risposi intromettendomi nel loro discorso.

In effetti la situazione con i miei fratelli era abbastanza complicata: avevo un fratello maggiore e una sorella minore, ma non ci potevamo nemmeno guardare.

I ragazzi mi guardano sorpresi e mi squadrarono. Fu lì che guardai per la prima volta l'altra ragazza che era con loro. Era bellissima. I capelli neri le ricadevano morbidi sul petto, gli occhi avevano un qualcosa di particolare che mi attiravano, anche se erano di un semplice marrone.

Per un momento rischiai di cadere in un barato profondo e nero, o almeno così mi sembrò. Non provano qualcosa così da tanto. Da troppo.

Tornai alla realtà e mi presentai alla ragazza.

"Piacere di conoscerti sono Netw" dissi. 

"Io sono Lidia, e loro sono mio fratello Jace e la mia migliore amica Rachel" rispose la ragazza.

"piacere di conoscerti" dissi riferendomi a Lidia "E di conoscervi" continuai rivolgendomi agli altri due.

Così me ne andai.

Quella ragazza voleva fare la preziosa. Sarei diventato ancora più stronzo. Così mi promisi.

La giornata passò in fretta.

Arrivai a casa e mi accorsi che i miei fratelli non c'erano ma i miei genitori si.

"Ei Netw" disse mia mamma.
"Ciao mamma" risposi.
"Com'è andata oggi?" chiese.
"Abbastanza bene, tutta la scuola già parla di me e ho conosciuto gente..." risposi.
"Che tipo di gente? Da come lo dici sembra che è qualcuno di speciale" disse.
"Ma va mamma, ho conosciuto solo due ragazze e un ragazzo, nulla di che" dissi.

La conversazione sarebbe potuta durare ancora per molto, ma in quel momento i miei fratelli entrarono dalla porta ridendo.

Loro ridevano tra loro: due fratelli perfetti che si vogliono molto bene; e poi c'ero io di mezzo.

"Ciao mamma" disse mia sorella.
"Ei ragazzi, tutto bene a scuola" chiese mamma.
"Sisi, ho fatto amicizia con un terrestre, si chiama Michel" rispose mio fratello.
"Io ho conosciuto una ragazza fantastica, si chiama Lid-" stava per dire mia sorella ma la interruppi.
"Lidia..." dissi.
"Già si, proprio lei. E quindi l'hai conosciuta anche tu... Non mi sta più tanto simpatica ora.." rispose lei.

Lasciai scivolare quella frecciatina, solita da parte dei miei fratelli, e andai in camera mia: l'unico posto solo mio; il mio mondo.

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