Tornai al cottage a passo di carica, consapevole che Draco mi stesse seguendo, anche se continuava a mantenersi a distanza.
Avrei voluto chiedergli di non farlo; magari di rimanere in riva al lago fino a quando non mi fosse passata, ma sapevo che la mia era una richiesta egoista e del tutto priva di logica. In pratica vivevamo insieme, sarebbe stato inutile evitarlo. Mi bloccai, quindi, quasi arrivato alla porta, e lo fronteggiai.
<<Chiariamo una cosa.>> Misi una mano avanti, come se con quel gesto avessi potuto mantenere intatto lo spazio che ci separava. Draco, con i capelli sfuggiti al codino, e ora mossi dal vento, mi guardò, tra il sorpreso e il curioso, aspettando che dicessi qualcosa.
Respirai a pieni polmoni. <<Tu ed io siamo amici.>> Dissi, ripetendo ad alta voce quello che avevo nella testa.
<< Ti da fastidio il fatto che io ci provi con te?>> Non era propriamente il tipo di domanda che ero pronto ad ascoltare, ma Draco sembrava avere intenzione di non darmi tregua, il che mi rese ancor più nervoso.
<<Sì... cioè no. Cioè non lo so.>> Mi sarei voluto prendere a pugni da solo. Non capivo più niente. Il mio cervello era totalmente in corto circuito.
<<Allora permettimi di continuare a darti attenzioni.>> Ero sempre più convinto che quel biondo da strapazzo stesse tentando di attentare alla mia salute mentale. Aprii la bocca per dire qualcosa, eppure rinunciai appena mi resi conto di non avere nulla da esternare. Mi avviai, quindi dentro casa.Il resto della giornata passò tranquillo. Per mia fortuna Pansy rimase con noi tutto il tempo. Ero convinto lo stesse facendo perché Marlena non le stesse troppo simpatica, e non per me, ma ero comunque contento.
Questo mi dava lo spazio necessario per riflettere su quello che era successo con Draco.
Lui mi aveva baciato, e la mia testa ora, era piena di domande. Come se fino a quel momento non avessi avuto abbastanza grattacapi a cui pensare...
<< Ragazzi, direi che è ora di andare a dormire.>> Pansy sbadigliò rumorosamente, tentando di ribadire il concetto. Mi strinsi le gambe al petto, seduto nell'angolo del divano e annuii, mio malgrado.
<<Sì, si è fatto tardi. Ci vediamo domattina.>> Le sorrisi rassicurante. Lei annuì, e rivolgendo un ultimo sguardo a Draco, seduto sulla poltrona, se ne andò, insieme a Marlena.
<<Hai intenzione di tenermi il muso ancora per molto?>> Draco guardava verso la finestra, ma era chiaro ce l'avesse con me. Sbuffai.
<<Hai intenzione di baciarmi di nuovo?>> Chiesi di rimando, piccato. Questa volta fu il suo turno, di sbuffare, infastidito.
<<Certo che ne ho l'intenzione.>> Disse. Mi irrigidii. <<Ma non lo farò, fino a quando non lo vorrai anche tu.>> Ci tenne a precisare un attimo dopo. Mi rilassai.
<< E se io non cambiassi mai idea? Cosa faresti se io continuassi a dirti di no?>> Avevo abbassato il tono della mia voce, ma non perché temessi di essere ascoltato, ma più che altro perché temevo di venire trascinato da Draco in quel qualcosa a cui non avevo ancora dato un nome.
<<Se continuassi a dirmi di no? Rimarrei comunque al tuo fianco. Esserti amico è abbastanza.>> Lo disse con la sicurezza nella voce, ma la tristezza nello sguardo. Sospirai.
<<Andiamo a dormire.>>
Mi ero dimenticato della questione del letto matrimoniale, fino a quando non tornammo in camera e lo vidi torreggiare davanti a me come un mostro insormontabile. Mi bloccai davanti alla porta. Draco si avvicinò ad esso, ma invece di stendersi, come avevo temuto facesse, lui prese uno dei cuscini e si mise per terra. Il mio cuore si incrinò.
<<Puoi spegnere la luce?>> Chiese senza guardarmi. Annuii. Camminai al buio verso il materasso, ed una volta trovato, mi accoccolai tra le lenzuola, coprendomi con il caldo piumone.
Andava bene così. Draco era dove doveva essere, e lo stesso io, cercai di convincermi.
Eppure più ci pensavo, più non riuscivo a prendere sonno.
Faceva freddo, riuscivo a sentire l'aria gelida soffiare leggera sul mio volto, l'unica parte del corpo scoperta. Rabbrividii. Come poteva Draco starsene sul pavimento? Possibile che si stesse sacrificando solo per mantenere la parola data quella mattina? O lo stava facendo per farmi capire che avrebbe mantenuto le distanze da me? Strinsi gli occhi e mi intimai di dormire, con la sola conseguenza di agitarmi ancor di più. Sbuffai e mi voltai verso il lato in cui era steso il biondo. Riuscii a vedere la sagoma del suo corpo in ombra sul pavimento. Aveva le braccia incrociate e i capelli biondi sparsi sul cuscino. Proprio come la bella addormentata nel bosco.
Ero certo di ricordare che, però, lei non tremava così forte come Draco. Forse sotto quella cupola di vetro i sette nani avevano installato un bell'impianto di riscaldamento...
Cazzo, cominciavo ad avere più problemi mentali del solito. Cazzo. Cazzo. Cazzo. Mi rigirai lentamente dall'altro lato e mi strinsi nelle coperte.
<<Harry?>> Il cuore perse un battito. Spalancai gli occhi e li tenni fissi nel buio.
<<Stai dormendo?>> La voce di Draco era un sussurro alle mie spalle. Non risposi.
<<Cazzo. Penso proprio di essermi preso una bella sbandata per te.>> Ammise. Anche di spalle, immerso nel buio, riuscivo a percepire il suo imbarazzo mentre lo diceva.
Il fruscio delle coperte coprì il suono delle sue parole. Un brivido di freddo mi colpì la schiena, mentre lui alzava il piumone, ma che subito fu sostituito dal torpore piacevole del suo corpo. Le sue braccia mi cinsero dolcemente, e il suo respirò mi solleticò la nuca. Chiusi gli occhi e respirai lentamente il suo profumo che mi invadeva i sensi. Odiavo ammetterlo, ma era piacevole. Forse avrei potuto lasciarlo fare, almeno per quella sera. Lui non avrebbe mai saputo che io ero sveglio, infondo.
<< Buonanotte.>> Riuscii a sentire, prima di addormentarmi.
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Surrender || Drarry (in revisione)
Fanfiction[...] Bloccai lo schermo e misi il cellulare in tasca, mettendo la mano sulla pistola. La sigaretta mi cadde dalle labbra e finì per terra. La lasciai dov'era, avviandomi verso la fonte del rumore. Non c'erano dubbi. Era stato uno sparo. [...] "No...