Capitolo 15 - purple -

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<< Hermione! >> Esclamai sorpreso ed emozionato, mentre la stringevo con forza a me.
Per qualche secondo tutto quello a cui riuscii a pensare fu il suo profumo, a quanto mi era mancato e a quanto mi facesse sentire a casa.
<< Sono così felice di vederti. >> Pianse lei sulla mia spalla.
Sarei stato un bugiardo a dire di non aver cominciato a piangere anche io. Abbracciai anche Ron, che fino a quel momento era rimasto a guardarci, commosso, dal suo posto sul divano, e poi ci sedemmo tutti insieme.
Una mano era stretta a quella di Hermione, mentre l'altra era appoggiata, leggera, sulla gamba del ragazzo, quasi temessi che se avessi interrotto il contatto, loro sarebbero spariti in un soffio.
<< Che cosa ci fate qui? Come avete fatto a raggiungere il Manor? Come sapevate che ero qui? Qualcuno ha rapito anche voi?>> Chiesi a raffica, quando la preoccupazione prese il posto della sorpresa iniziale.
<< Calma amico, non ti agitare. >> Mi rimproverò Ronald bonariamente, ridacchiando.
<< Ti hanno rapito? >> Chiese, invece, Hermione, attenta ad ogni mia parola.
Cercai di camuffare il mio parlare a sproposito con una risatina nervosa.
<< Non cambiare argomento. >> La sgridai. Lei sbuffò, ma rinunciò. La conoscevo abbastanza da capire che sarebbe tornata sulla questione più tardi. << E adesso spiegami come siete arrivati qui. >> Imposi. Ero davvero scioccato dal fatto che fossero sul serio in carne ed ossa al mio fianco. Mi sarei voluto tirare un pizzicotto, ma avevo troppa paura di svegliarmi da quel sogno magnifico.
<< Qualche giorno fa ho ricevuto una telefonata dalla tua amica... Pansy, se non erro. All'inizio non ero sicura di potermi fidare di lei, ma poi mi ha detto un po' di cose su di te che avrebbe detto solo chi ti conosceva davvero, e ho deciso di ascoltarla. Abbiamo parlato per un po', e alla fine abbiamo deciso di venire da te nelle vacanze, così non avresti corso rischi a per raggiungerci. Sappiamo di quanto tu sia preoccupato per noi...>> Mi raccontò.
<< Siete venuti da soli? >> Chiesi, quindi. Lei scosse la testa.
<< Ieri pomeriggio Pansy e Draco ci sono venuti a prendere in città. Temevano che se fossimo venuti da soli, qualcuno avrebbe potuto seguirci ed arrivare a te.>> Spiegò Ron.
Draco era andato a prendere i miei amici? Era così che si era ammalato, o era già andato lì, non sentendosi bene? In entrambi i casi, la cosa non mi piaceva affatto.
<< Siete qui da ieri sera? >> Ogni cosa che usciva dalle labbra di uno dei due miei amici mi sorprendeva, e mi allarmava al tempo stesso.
<<Sì, ma volevamo farti una sorpresa, così abbiamo deciso di aspettare. Pansy ci ha detto che ti occupavi dei bambini della struttura fino ad oggi, così abbiamo trovato che sarebbe stato meglio lasciarti finire senza avere pensieri per la testa.>> Hermione mi rivolse uno sguardo colpevole.
Il pensiero era stato carino, ma era ironico come io avessi dovuto comunque rinunciare al pomeriggio con i bambini a causa della febbre di Draco.
<<Voi state bene? Qualcuno vi ha creato problemi? Siete stati attenti?>> Partii con una seconda raffica di domande alle quali i due ragazzi scossero la testa.
<< Tranquillo, Harry. Noi siamo apposto, e adesso che siamo qui, potremo parlare di ogni cosa. Sono certa che se ci spieghi tutta la situazione, saremo in grado di aiutarti.>> Hermione strinse un po' più forte la mia mano.
Stetti per risponderle, ma Ron mi interruppe.
<<E non credere di poter utilizzare la scusa del "non voglio mettervi in pericolo". Siamo tuoi amici, e siamo adulti e vaccinati.>> Disse, fermamente. Hermione annuì in assenso.
Anche se loro dicevano così, cosa avrebbero pensato quando avrei confessato loro di essere stato in una banda criminale senza scrupoli, di aver partecipato a scambi di droga, di aver posseduto più di una pistola, e di aver sparato più di una volta? Di certo non mi avrebbero più visto allo stesso modo. E io avevo così tanta paura di perderli...
<<È chiaro che non sei andato via solo per scappare dai Dursley, ma siamo pronti ad ascoltarti.>> Rincarò Hermione.
<<Va bene, ne parleremo domani.>> Rinunciai alla fine. I due ragazzi sorrisero, grati del mio slancio di fiducia. Per quanto fossimo amici, non mi ero mai sbilanciato sulla mia vita privata, se non sulla mia situazione a casa... doveva essere una strana novità per loro, che io acconsentissi a rivelare ogni mio "segreto".
<<Prenditi il tuo tempo.>> Suggerì Ron. Annuii. Era così inusuale parlare con loro in quel modo, seduti comodamente su un divano, senza preoccupazioni di nessun tipo.
Draco e Pansy mi avevano fatto un regalo di Natale che non mi sarei mai aspettato di ricevere, portando Hermione e Ron al Manor. Non li avrei mai ringraziati abbastanza per questo. Era commovente sapere quanti sforzi facevano per rendere felice me, un ragazzo che pochi mesi prima non era altro che un totale sconosciuto. Quasi mi rimisi a piangere.
<< Sono così felice che voi siate qui. >> Dissi, infatti, abbracciando di nuovo i miei amici con trasporto. Hermione mi sorrise dolcemente.
<<E io sono contenta che tu abbia trovato delle persone che ti vogliano bene sul serio.>>
Mi rivelò, riferendosi ovviamente a Pan e Draco. Sorrisi, annuendo teneramente.
<< Pansy mi ha davvero salvato la vita. E Draco... beh, lui è un ragazzo d'oro. Sinceramente non so nemmeno come facciano a sopportarmi. Mi hanno dato fiducia e affetto dal primo momento in cui mi hanno incontrato, senza mai chiedere nulla in cambio. Sono speciali per me. >> Ammisi, un po' in imbarazzo. Non volevo che Hermione e Ron credessero che li avessi sostituiti, ma volevo comunque che capissero quanto importanti fossero Draco e Pan.
<< E' così evidente che loro ci tengano a te e tu a loro. E sei cambiato così tanto. Mi sembra di avere davanti un'altra persona, anche se sono passati solo due mesi.>> Hermione mi accarezzò con il pollice la mano che io stringevo alla sua, tossicchiando per evitare che notassi la sua voce incrinata. Aggrottai le sopracciglia.
<< Cambiato? Cosa intendi dire? >> Chiesi. Certo, mi sentivo più felice, ma il mio carattere era rimasto sempre lo stesso da quando avevo lasciato la mia città.
<< Intendo dire che prima non avresti mai parlato dei tuoi sentimenti apertamente, e di certo non ti saresti piombato tra le nostre braccia, come hai fatto oggi. Quei due ragazzi hanno fatto davvero un miracolo con te. >> Spiegò, fieramente. Arrossii. Era questo, quello che percepivano le persone attorno a me? Ero diventato un ragazzo più aperto e caloroso, e nemmeno me ne ero reso conto. Risi mentalmente. Draco non l'avrebbe pensata allo stesso modo, visto che con lui ero più chiuso di una botte di ferro.
<< Oddio, Draco! >> Urlai, non appena mi venne in mente il ragazzo. Ero sceso a prendergli un'aspirina, credendo di tornare in camera prima che si fosse svegliato, così da mantenere la mia promessa di rimanere con lui, e invece...
<< Harry, che succede? >> Chiese Ron allarmato. Mi grattai la nuca, nervoso.
<< Draco non sta molto bene. Sarà meglio che vada a controllarlo. >> Mormorai. Hermione ridacchiò. << Non devi giustificarti con noi. Vai pure. Staremo qui per tutte le vacanze, avremo tutto il tempo per stare insieme quando si sarà ripreso. >> Disse, affettuosa.
<< Grazie ragazzi. Davvero. >> Dissi loro, prima di correre via.

Surrender || Drarry (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora