Speciale di Natale

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Hoseok.





Erano passati sei mesi dal matrimonio di Yoongi e Jimin e tante cose erano cambiate in meglio. Io e Seokjin ora vivevamo insieme o almeno ci stavamo provando. Chiudere definitivamente la porta di quella che era stata casa mia per anni era stato difficile, avevo esitato per giorni interi, rifiutandomi a volte di preparare gli scatoloni con tutti i miei averi da portare nell'appartamento di Seokjin ma alla fine il momento era arrivato ed io avevo dovuto camminare per l'ultima volta lungo quel corridoio, aprire la porta, varcarla per poi richiudermela alle spalle per l'ultima volta.

Non era ancora stata venduta però io avevo deciso di consegnare all'agenzia che si occupava della vendita, tutte le chiavi in mio possesso per non cadere nella tentazione di ritornarci.

Forse la cosa più difficile era stata la reale convivenza con Seokjin perchè, anche se prima ci vedevamo molto spesso, io poi sapevo di poter tornare a casa mia, di avere i miei spazi e miei ambienti tutti per me. Ora invece dovevo dividermi gli stessi spazi con un'altra persona e quando era capitata qualche discussione anche sul più banale degli argomenti, non avevo avuto altra scelta se non uscire e andare a farmi una camminata per sbollire perchè quella in fin dei conti era casa sua, lui non sarebbe uscito ed io mi ero sentito a disagio e avevo preferito farlo io. Forse però era solo psicologico, l'idea di non avere un altro posto, di non poter più scappare da certe conversazioni, il condividere un letto con la stessa persona ogni singola notte. La prima settimana mi ero sentito fuori posto, la seconda avevo provato a modificare qualche sua abitudine che a me non piaceva molto, finendo per litigare. Dopo un mese l'unico problema rimasto era chi dovesse cucinare i pranzi e le cene perchè c'erano alcune cose che io cucinavo meglio di lui e viceversa e ora, dopo quattro mesi dall'inizio effettivo della convivenza mi sentivo bene, a mio agio, cominciavo a considerarla casa mia, il mio posto.

Ne avevo parlato molto con Taehyung e Yoongi ma loro non avevano mai avuto problemi di convivenza con Jungkook e Jimin, abituandosi con facilità alla nuova normalità e a me innervosiva l'idea di non riuscire a fare lo stesso però poi il mio migliore amico mi aveva fatto riflettere sull'idea che le loro erano relazioni stabili da anni, lui e Jungkook avevano una famiglia, Yoongi e Jimin erano sposati. Io e Jin stavamo insieme da relativamente poco tempo ed io avevo dovuto fare i conti con la mia sessualità tardi rispetto a tutti loro. Non potevo mettermi fretta, con il tempo ogni singola cosa sarebbe andata al suo posto.

Perfino Namjoon e Jackson continuavano a vedersi ma dopo sei mesi nessuno di noi aveva ancora capito se stavano ufficialmente insieme o quale fosse il tipo di relazione che intercorreva tra i due. L'importante era che Namjoon fosse felice e lo era, glielo si leggeva in viso.

La più bella delle novità? La nostra grande famiglia si era allargata, non solo per la presenza di Jackson che aveva cominciato ad uscire con noi molto più spesso, ma anche per una piccola creaturina che mi aveva reso zio per la seconda volta e tutti noi già sapevamo che a breve avremmo dovuto aggiungere un altro posto. Eravamo diventati grandi e le responsabilità e i desideri si erano modificati un po' per tutti.

Era arrivato il giorno di Natale, quella giornata che i bambini aspettano per tutto l'anno per scartare i regali, per ascoltare i racconti su Babbo Natale e la sua renna Rudolph dal naso rossissimo. Taehyung mi aveva lasciato Yumi per un paio di ore qualche pomeriggio prima e la bambina mi aveva detto con tono parecchio soddisfatto che ora era perfettamente in grado di parlare di sé in inglese perchè papà Tete le aveva insegnato come farlo e siccome era stata una brava bimba, aveva scritto la letterina a Babbo Natale in quella lingua straniera, sperando che tutti i suoi desideri venissero accettati. Era stato facile trovarle il regalo perfetto a quel punto.

Tante volte la guardavo, la ascoltavo e pensavo che io a cinque anni e mezzo non ero neanche ancora in grado di tenere in mano una penna mentre lei sapeva già scrivere e leggere perfettamente in coreano e stava imparando una seconda lingua. Era estremamente intelligente e non avrebbe mai avuto problemi a scuola, ne ero più che certo.

Be my heavenly scenery | taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora