Be my heavenly scenery | taekook

43. «Tu sei il mio universo.»

Jimin.

Erano passate circa due settimane dal compleanno di Jungkook e ogni volta che passavo in ufficio da Taehyung per gli aggiornamenti sul mio completo da sposo, lui non la smetteva di ringraziarmi per averlo aiutato.

Quando avevo ricevuto la sua chiamata in cui mi spiegava quale decisione aveva preso e quale sorpresa avrebbe voluto fare a Jungkook, io gli avevo risposto entusiasta. E in quelle due settimane appena passate, avevo avuto la possibilità di incontrare e giocare con Yumi cinque volte. Io, lei e Jungkook eravamo andati al parco, l'avevo spinta sull'altalena e avevo immediatamente capito perchè sia Taehyung che il mio migliore amico si erano follemente innamorati di lei. Era una bambina sveglia, intelligente, autonoma, sempre sorridente. Aveva questa abitudine di dare dei soprannomi carini alle persone che le piacevano e dopo Kookoo e Tete, io adesso ero diventato Minmin.

Ovviamente Taehyung permetteva a Jungkook di avere sempre mezza giornata libera in modo che Yumi stesse con la nonna solo fino a ora di pranzo e tutte le sue ansie erano sparite perché si erano adattati a quella nuova normalità con una facilità che a me aveva fatto quasi paura. Erano proprio fatti l'uno per l'altro.

Ma anche io non mi potevo lamentare, vivevo in un attico con l'uomo della mia vita, l'uomo che avrei spostato nel giro di nove mesi circa e lo stesso uomo che aveva preparato la vasca idromassaggio sul terrazzo, affacciata a tutta Busan, potevo vedere il mare da lassù. Era metà settembre ma faceva ancora abbastanza caldo da poter stare all'aperto e godersi un bagno caldo.

Io mi ero già immerso e mi stavo lasciando cullare dalle bolle mentre aspettavo Yoongi che aveva ricevuto una telefonata dal padre probabilmente per lavoro.

Appoggiai la testa allo schienale e chiusi gli occhi, ripensando un po' a tutto ciò che mi stava succedendo e a che cosa doveva ancora accadere. Rividi il me diciasettenne che incontrava per la prima volta Seokjin, avevo sentito una strana sensazione allo stomaco anche durante il mio incontro con Yoongi, all'inizio avevo paura di entrambi anche se avevo provato con tutto me stesso a non farglielo notare. Era strano pensare di non conoscerlo ora, impossibile pensare di non poterlo amare. Mi aveva conosciuto che ero un ragazzino e mi aveva reso un uomo, mi aveva insegnato cosa voleva dire amare davvero ed essere ricambiati, quella leggerezza che porta il cuore ad essere un po' più felice.

"Jimin-ah?"

Riaprii gli occhi solo per alzarmi leggermente, permettendogli di entrare in acqua e posizionarsi dietro di me. Appoggiai la schiena al suo busto, la testa sulla sua spalla e immediatamente le sue braccia furono avvolte intorno al mio corpo.

"Potrebbe essere il nostro ultimo bagno in vasca all'aperto per quest'anno." Dissi. Mi sentivo completamente rilassato e in pace.

"Non è detto, potremo anche alzare la temperatura dell'acqua al massimo e rimanere qua fuori tutto l'inverno."

Sorrisi e alzai la testa per raggiungere la sua, congiunsi le nostre labbra insieme per un rapido bacio o almeno io pensavo sarebbe stato rapido ma quando sentii le sue mani scendere e prendermi per i fianchi, spingendomi all'indietro contro il suo bacino, seppi immediatamente che non ne sarei uscito incolume.

"Sei duro." Gli sussurrai a fior di labbra.

"Hai il tuo culo appoggiato contro il mio cazzo, sono duro si." Mi morse il labbro.

"Mi sposto allora." E provai a farlo, sapendo perfettamente che non me lo avrebbe permesso. La sua presa sui miei fianchi si fece più forte e con uno scatto mi fece divaricare le gambe.

"Dove pensi di andare? Mh?"

Nel momento in cui le sue mani si spostarono, una più avanti e una più dietro, seppi che nel giro di qualche minuto la mia temperatura corporea sarebbe stata più alta di quella dell'acqua. Le dita della mano sinistra si avvolsero intorno alla mia semi erezione e trattenni il respiro quando percepii due dita della mano destra spingere per entrare in me.