14. «Sei mio.»

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Jimin.




*flashback*

Cinque mesi prima



Raggiunsi Baekhyun nel nostro bar preferito in centro a Seoul. Appena trasferito era stato proprio lui a portarmici. Era stato amichevole fin da subito, aveva due anni in più di me e di Jongin e si era preso cura di noi i primi mesi, era lui che cucinava e andava a fare la spesa, ci aveva insegnato come muoverci in università, come funzionavano le lezioni, gli esami, dove comprare i libri per spendere meno soldi possibili. Ci aveva fatto entrare nel suo giro di amicizie e sempre lui ci aveva fatto fare un tour per visitare almeno i dintorni della capitale e le principali attrazioni per fare in modo che ci ambientassimo.

Il nostro appartamento aveva solo due camere e all'inizio aveva acconsentito a lasciare la camera matrimoniale a Jongin per condividere con me l'altra ed io, essendo figlio unico, avevo trovato qualche difficoltà ad adattarmi, a dividere i miei spazi con lui, metterci d'accordo su chi andava a fare la doccia per primo, chi studiava sulla scrivania in camera e chi sul tavolo della cucina però poi avevamo trovato un nostro equilibrio e io gli ero stato grato per tutte le sere in cui mi mancava la mia casa, la mia, famiglia, il mio ragazzo perché lui mi aveva confortato e ascoltato. Avevamo passato notti intere a chiacchierare e avevo cominciato facilmente a fidarmi di lui anche perché non mi aveva mai dato motivo di dubitare della sua onestà.

Ecco perché dopo il primo anno, mi ero sentito triste e abbandonato quando ci aveva avvisato che si sarebbe laureato a dicembre e che entro la fine di gennaio avrebbe portato via tutte le sue cose per tornare a casa. Io e Jongin non avevano cercato un terzo coinquilino perché la sua famiglia si era proposta di far fonte alle spese in più che avremmo dovuto affrontare dal momento che non ci sarebbe più stato Baekhyun a pagare la sua parte.

Però continuammo a sentirci, un paio di volte lui era tornato a Seoul per venire a trovarci. E poi era arrivato il suo compleanno ed eravamo andati a ballare per festeggiare e quella sera io avevo mandato tutto a puttane, rovinando la mia relazione con Yoongi.

Era stato proprio Baekhyun a riaccompagnarci a casa quella sera ma io non ne avevo il minimo ricordo. Sapevo solo di essermi risvegliato nudo e disteso in mezzo a lui e a Jongin, mi ero vestito ed ero scappato fuori, tirandomi da solo le ovvie conclusioni del caso. Mi ero sentito talmente in imbarazzo che avevo cominciato a rispondergli a monosillabi quando mi scriveva finchè non avevo ceduto e mi ero fatto raccontare da Jongin cosa fosse successo, cosa avessimo fatto e dovetti fare i conti con la mia più grande paura: avevo tradito Yoongi, l'avevo voluto io, avevo chiesto io ad un altro di spogliarmi e toccarmi.

Per un po' provai rabbia nei confronti di Baekhyun perché non ci aveva fermati però poi avevo cominciato a pensare che forse l'avevo chiesto anche a lui o che si era addormentato appena appoggiato sul materasso.

Non l'avevo più visto da quella sera e quando mi scrisse che sarebbe stato a Seoul e se volevo incontrarlo, decisi di andarci. Avrei preso coraggio e avrei chiesto anche a lui la sua versione dei fatti, avendo il dubbio che la scopata tra me e Jongin avesse potuto essere un threesome di cui io non avevo il minimo ricordo.

Quando mi vide si alzò in piedi e sventolò una mano in aria in segno di saluto, io sorrisi e mi avvicinai, ci abbracciammo e poi io mi sedetti di fronte a lui, ordinammo da bere e cominciammo a chiacchierare del più e del meno.

Be my heavenly scenery | taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora