Capitolo 16.

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Mi svegliai improvvisamente, mi misi seduta con il cuore che batteva forte e la fronte grondante di sudore. Mi guardai intorno ed ero nel salone di casa ma qualcosa nell'aria mi metteva a disagio e mi provocava una strana sensazione dentro il petto, avevo il collo completamente zuppo di sudore. Mi voltai verso il grande arco che portava alle scale e vidi un'ombra che piano piano si avvicinava, cominciai ad avere paura e mi misi in posizione per scappare via.

"Chi sei?" Urlai all'ombra, continuava imperterrita a venire verso di me. Mi alzai completamente, presi la mia bacchetta in mano e gliela puntai contro. "Chi cazzo sei?" Mi sentivo la gola bruciare, cominciai a piangere e la testa mi pulsava tanto da farmi quasi perdere l'equilibrio.

L'ombra si fece più avanti fino ad arrivare davanti il camino, rimasi in allerta e con la luce del fuoco vidi il suo volto; era Draco.

"Draco?" Dissi stringendo gli occhi per vederlo meglio. Buttai fuori un sospiro di sollievo e stavo per riporre la bacchetta quando si piazzò davanti a me e mi mise una mano al collo.

Scioccata cominciai a dimenarmi e prendergli il petto a pugni, i suoi occhi erano scuri, senza vita e fissi nei miei. Cercai di staccargli la mano ma ogni volta lui la stringeva di più, piansi più forte, mi gettò sul divano cingendo ancora il mio collo.

"D-raco cosa fai?" Cercai di parlare con la poca aria che mi stava rimanendo. Il suo viso si avvicinò al mio.

"Tu devi morire, bastarda." Mi sussurrò, il suo fiato era freddo e non aveva lo stesso odore del solito. Continuai a dimenarmi cercando aria.

Mi stava soffocando.

Aveva uno sguardo divertito, continuai a guardarlo impaurita mentre cercavo di afferrargli il viso con le mani. Il collo mi faceva male, avevo la gola secca e boccheggiavo.

"Ti prego-" Mormorai, mi sentivo la testa esplodere, Draco era concentrato a stringermi la gola. Mi sentii morire dentro.

Sentii un tocco caldo sulla mia guancia e mi alzai di scatto piangendo, mi portai le mani alla gola e me la strofinai dolcemente. Accanto a me c'era Draco seduto, mi spostai immediatamente dall'altra parte del divano guardandolo impaurita.

"Tutto bene? Urlavi e piangevi nel sonno." Disse con una voce calma e con lo sguardo concentrato su di me.

Presi più aria possibile con la bocca e mi calmai quando capii che era stato un incubo. Cominciai a piangere, mi accovacciai su me stessa e mi coprii la testa con le braccia, sentii Draco avvicinarsi e poggiare una mano sulla mia testa.

"Ei, Grace. Va tutto bene." Mi sussurrò dolcemente come non aveva mai fatto. In un secondo mi ricordai di lui, di quella ragazza, dei baci dati senza valore.

"Non mi toccare!" Mi scansai dalla sua mano e mi alzai dal divano, mi avvolsi tra le mie braccia mentre lo guardavo ancora spaventata.

"Che cazzo ti prende?" Mi urlò, strinsi gli occhi per l'urlo. Draco mi guardava confuso, non aveva idea di quello che mi aveva fatto.

"Che cazzo prende a te!" Urlai a mia volta. La rabbia prese il sopravvento e prese il controllo di me. "Prima baci me e poi ti scopi una ragazza trovata chissà dove!" Continuai ad alzare la voce, mi sentivo la gola bruciare e le lacrime scendere dai miei occhi. Draco mi guardava serio e impassibile.

"Sei gelosa!" Mi derise, arrivai al limite della pazienza e gli andai contro.

"Gelosa? Gelosa?" Gli urlai contro il viso, assunse anche lui un'espressione di rabbia e divertimento. "Tu hai baciato me! Hai fatto tutto tu, perché?" Gli chiesi a voce alta passandomi una mano tra i capelli. Era arrivato il momento di mettere un punto a tutta quella situazione strana.

"Che cazzo vuoi Grace?" Urlò, non sapeva darmi una risposta. Mi arrabbiai ancora di più.

"Voglio che mi spieghi il perché!" Continuammo ad urlarci contro con tutta la rabbia che covavamo dentro.

Draco per un attimo si irrigidì e spostò lo sguardo lontano da me, continuai a fissarlo cercando di recuperare i suoi occhi.

"Non lo so, non lo so Grace!" Disse improvvisamente, non mi degnò di uno sguardo. Non lo sapeva, eppure l'aveva fatto due volte. Pensava di potersela cavare con quella risposta insensata, presi coraggio.

"Non lo sai? Come puoi rispondermi così?" Gli dissi seria. Finalmente mi guardò, strinse la mascella e le labbra. "Come puoi baciarmi e poi comportarti in questo modo?" Chiesi con la voce rotta.

"Grace cosa pretendi?!" Mi chiese con voce calma.

Il tono che usò mi mandò fuori di testa, sentivo il sangue ribollire lungo le mie vene, una scarica di adrenalina mi attraversò il corpo.

"Niente Draco, non pretendo un bel niente, solo.." mi fermai e assunsi uno sguardo più duro e serio possibile. "Solo non farlo mai più!" Sussurrai l'ultima parte e cominciai a camminare verso le scale per salire al piano di sopra.

Sentii Draco mormorare qualcosa, non ci pensai e andai in camera mia. Mi sentivo ancora peggio, parlare con lui non aveva alleggerito il pesante masso che sentivo sul petto, non mi aveva dato nessuna risposta che mi aiutasse a capire.

Mi misi a letto e poi sotto le coperte, volevo rimanere da sola, odiavo quella situazione e tutte l'emozioni che mi provocava. Con la rabbia ancora che mi scorreva nel sangue mi addormentai.

Spazio autrice:
Ho aggiornato oggi, il prossimo capitolo lo metto mercoledì. La storia ancora è all'inizio e voglio scrivere un capitolo di svolta.

Stepbrothers; Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora