Capitolo 31. 🔴

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Dovevo assolutamente chiedere a Dobby se sapesse qualcosa su tutta quella storia, serviva i Malfoy da anni, sapeva ogni segreto e soprattutto mi aveva cresciuta. Doveva per forza sapere anche una piccolissima parte di tutto quello che mi avevano tenuto nascosto da anni.

"Dobby tu... tu sai chi è mio padre?" Parlai velocemente, ma nonostante lui aveva capito benissimo, sgranò gli occhi e cercò di spostare altrove lo sguardo. Aspettai ansiosa, mi sentivo le dita tremare dall'ansia.

"Signorina Grace io..." cominciò a parlare ma si bloccò come se non sapesse che cosa fare. Si grattò la nuca con le dita lunghe e magre.

"Dobby, per favore!" Lo pregai. Desideravo sapere ogni cosa, desideravo conoscere il mio vero padre.

"Io non posso darle nessuna risposta... mi dispiace." Furono parole difficili da mandare giù, con quella risposta aveva confermato ogni mio dubbio. Sapeva ma non voleva parlare. "Non spetta a me questo compito." Disse poi, mi morsi il labbro e annuii con la testa.

"Grace?" Una voce proveniente dalle scale mi fece saltare il cuore in gola, alzai la testa e vidi Draco con le mani appoggiate sul corrimano in legno che ci guardava dall'alto.

"Draco io, io avevo un po' di fame e Dobby mi ha preparato qualcosa." Cercai di essere più credibile possibile, finsi un sorriso e lui cominciò a scendere le scale fino ad arrivare da noi.

"Potevi chiamare me." Disse in tono severo, mi accarezzò la testa e Dobby prese a parlare.

"Non si preoccupi Signor Malfoy, per me è un piacere servire la signorina Grace." Sembrava che avesse capito da solo il fatto che non volevo ancora far sapere a Draco cosa avessi scoperto. Senza farmi notare da Draco, rivolsi un piccolo sorriso a Dobby.

"Hai mangiato?" Mi chiese Draco cercando il mio sguardo.

"Sì." Mentii, mentire a Draco mi procurava un dispiacere enorme ma non potevo fare altro. Quella era una cosa solo mia, dovevo scoprire quel segreto che mi aveva portata ad essere emarginata dall'amore paterno. Volevo sapere il motivo per cui ero stata allontanata da lui.

"D'accordo, andiamo vieni, riposiamoci." In quel momento la luce dell'alba penetrò dalle finestre illuminando la stanza di un leggero arancione. Draco mi stava attaccato come se potessi scomparire da un momento all'altro, mi piaceva, ma io dovevo concentrarmi sulla storia di mio padre.

Draco mi prese per mano e mi fece salire su, avevo salutato Dobby velocemente e quando entrammo nella mia stanza, mi accompagnò a letto facendomi stendere.

"Draco, sto bene. Sul serio." Sbuffai leggermente, mi aveva appena alzato le coperte e con una mano mi aveva fatto capire che dovevo entrarci. "Sto bene..." mormorai tra me e me mettendomi a letto. Draco si avvicinò alle finestre e lanciò uno sguardo fuori, poi sciolse le tende e le fece ricadere fino a ricoprire l'intera finestra. La stanza sprofondò nel buio, sentii il suo peso sul letto e poi vicino a me.

"Va bene stai bene ma devi riposare." Disse nel buio, alzai gli occhi al cielo e sorrisi leggermente sapendo che non poteva vedermi. Si sdraiò completamente e prendendomi da una mano mi tirò più vicino a lui, perché doveva essere così maledettamente attraente il suo profumo?

"Non ho sonno." Dichiarai poggiando la testa sul suo petto, cominciai a giocherellare con il colletto della sua maglietta, la mano di Draco era sul mio fianco e con le dita disegnava piccoli cerchi sull'unico pezzo di pelle scoperto dalla mia maglietta.

Era incredibile come mesi prima non faceva altro che uccidermi con lo sguardo e adesso sembrava tenere a me. Non mi lamentavo, involontariamente mi ero innamorata di lui nonostante fossi a conoscenza che non poteva mai esserci nulla, ma le cose erano cambiate, Lucius non era il mio vero padre ed io non avevo nessun legare con Draco.
Se pensavo a quanto fosse vicino Draco mi sentivo le mani sudate.

Stepbrothers; Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora