Capitolo 27.

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Mi svegliai e allungai il braccio verso Draco ma toccai semplicemente il cuscino vuoto, aprii gli occhi e alzai la testa. Lui non c'era. Probabilmente si era svegliato prima, guardai la sveglia che si trovava sul comodino e segnava le 10:30. Draco non si alzava mai dal letto prima delle 12:00.

Mi guardai intorno e la porta del suo bagno era aperta e la luce era spenta, confusa mi alzai e aprii la porta, scesi al piano inferiore e vidi Draco seduto sul divano che si rigirava qualcosa tra le mani.

"Draco." Lo chiami piano, appena sentì la mia voce mise velocemente in tasca ciò che teneva in mano. Mi avvicinai più a lui. "Non ti ho visto a letto..." mormorai mettendomi davanti a lui. Mi guardò seriamente.

"Non riuscivo a dormire." Disse semplicemente e si alzò. Aggrottai la fronte.

"Ho fatto qualcosa di sbagliato?" Una strana sensazione mi fece cominciare a battere il cuore più velocemente. Era nuovamente un'altra persona, rimasi un po' confusa dal suo comportamento, qualche ora prima sembrava contento di avermi accanto...

"No, tu no!" Rispose e senza dire altro se ne andò lasciandomi lì da sola.

Il pensiero che avessi fatto qualcosa mi assillava, pensai di aver detto qualche parola fuori posto o che gli avesse dato fastidio che avessi nominato Harry. Sembrava lo stesso Draco di mesi prima, quello infastidito dalla mia presenza. Vedendolo andare via mi provocò una tristezza enorme, senza insistere salii nella mia stanza e in completa confusione mi feci una doccia.

Draco's POV

Avevo dormito si e no un'ora, mi ero svegliato, per la prima volta, con un senso di colpa che mi faceva contorcere le viscere. Quando mi alzai dal letto avevo dedicato qualche secondo a guardare Grace dormire, vedendola dormire così beatamente come se si sentisse al sicuro, mi fece vergognare di me stesso. Non avevo mai provato sentimenti contrastanti e per via di essi ero riuscito a prendere più sonno.

Vederla lì, sul mio letto, non mi fece pensare a lei come l'avevo pensata qualche ora prima ma bensì come qualcuno da proteggere a tutti i costi.
Forse la situazione, che stava prendendo una piega tutt'altro che normale, mi fece pensare: non potevo farlo.

Non potevo portare a termine il mio piano, non me lo sarei perdonato. Improvvisamente era come se l'odio per lei fosse svanito quando l'avevo vista con Harry ed era impossibile ignorare la sensazione che avevo provato in quel momento. Forse non si parlava più di una sfida, di un piano, di una gara con un altro ragazzo. Forse in quel momento avevo capito che in fondo le volevo bene e non avrei permesso a nessuno di procurarle del male, neanche a me stesso.

L'avevo lasciata nel mio letto, non volevo e non riuscivo a rimanerle accanto ancora; non mi ero mai sentito in quel modo, non avevo mai messo nessun altro al primo posto oltre me. Cosa mi stava succedendo?

Stavo cominciando a cambiare e non mi piaceva affatto, il nuovo rapporto con Grace mi stava totalmente facendo diventare un'altra persona. Dovevo assolutamente riprendere in mano la situazione, averla troppo vicino non mi faceva bene. Decisi da quel giorno, che mi sarei allontanato da lei.
Pronto a difenderla da ogni cosa ma non ad amarla, lei meritava davvero qualcuno di speciale, qualcuno che la facesse sentire al sicuro e che l'amasse. Io ero ben lontano da tutto quello.

L'unica possibilità che avevo era quella: mi sarei allontano anche se avrei fatto lo stesso del male a Grace, preferivo quel dolore piuttosto quello che avrebbe provato in secondo tempo dopo averle spezzato il cuore.

Grace's POV

Finii la lunga doccia e avvolta nel mio accappatoio mi avvicinai alla finestra, non smetteva di piove dal giorno prima. L'estate era quasi giunta alla fine e ormai l'ansia per l'inizio della scuola mi divorava il petto. Un pensiero che un po' mi alleggerii fu quello quando pensai che avrei incontrato di nuovo Harry.
Il mio cuore non reggeva la felicità, era come se stessi iniziando da capo la scuola, mi sentivo come quando da bambina avevo la paura di non piacere a nessuno, anche se potevo tirare un sospiro di sollievo; Harry mi aveva già conosciuta e a quanto avevo notato gli ero sembrata simpatica, o sennò per qualche altro motivo si sarebbe fermato a parlare con me?

Harry mi era sempre sembrato un bravo ragazzo, mi aveva dato, sin dalla prima volta che lo vidi, l'impressione di tenere all'amicizia e soprattutto di rispettare il prossimo. Sembrava un ragazzo dolce e soprattutto non antipatico, anche se l'espressione che aveva assunto Draco quando l'aveva visto, mi aveva fatto fare un pensiero negativo. Draco aveva uno strano carattere, con me era sempre stato cattivo ma con altri non aveva avuto mai problemi, se non lo facevi arrabbiare andava tutto a meraviglia, ti portava rispetto. Se non gli piacevi ma non avevi commesso qualcosa di brutto nei suoi confronti, non ti rivolgeva semplicemente la parola, per quel motivo mi aveva stupita il suo sguardo.

Non appena aveva visto Harry, la sua espressione era cambiata immediatamente. Era visibilmente rigido e mancava poco che gli uscissero gli occhi dalle orbite.
Non ero riuscita a ricavare nulla da lui ma forse potevo chiederlo ad Harry quando sarei arrivata a Hogwarts.

La giornata passo lentamente, non aveva smesso di piovere neanche un minuto. Guardai l'orologio sulla parete che segnava le 22:30, avevo appena finito di mangiare e pensai di fare visita a Frankie.
Salii al piano di sopra e presi una delle tante coperte calde e pesanti che tenevo nell'armadio. Presi il cappotto e un ombrello, sceso giù e aprii la porta, attraversai l'enorme giardino sotto la pioggia, il freddo mi penetrava fin dentro le ossa, potevo vedere il mio fiato formare della leggera nebbia. Bussai forte alla porta di legno della casetta di Frankie, lui aprì velocemente e mi fece entrare.

"Ei Frankie, ti ho portato una coperta più pesante." Gli sorrisi e appoggiai la coperta sul suo letto. La sua casetta consisteva in una stanza abbastanza grande con tutto quello di cui aveva bisogno. Aveva anche un camino che in quel momento era acceso, mi fiondai lì davanti. "Pensavo che potessi avere freddo." Mi fece un cenno con la testa e cercò, per quanto possibile per lui, di sorridermi.

Guardai fuori dalla lunga e stretta finestra e vidi che aveva smesso di piovere, qualche minuto dopo salutai Frankie e corsi dentro casa prima che ricominciasse a diluviare. Rimasi qualche oretta davanti il camino e sul divano a finire un libro che avevo cominciato qualche giorno prima.
Quando arrivò l'ora di andare a dormire, salii nella mia stanza e indossai un pigiama un po' più spesso di quello precedente.

Nel momento in cui avevo spostato le coperte per mettermi a letto ci fu un tuono. Mi spaventai e appoggiai la mano sul petto cercando di respirare più lentamente. Mi mordicchiai il labbro e senza pensarci andai verso la porta della stanza di Draco.

Bussai una volta e rimasi in attesa, non ci fu risposta, bussai ancora una volta. Notai da sotto la porta la luce accesa, diedi un altro colpetto e poco dopo la luce si spense e la porta non si aprì.
Evidentemente non voleva essere disturbo o forse non voleva vedermi...

Tristemente mi avviai verso la mia stanza ma prima di entrare mi voltai di nuovo, sperando che da un momento all'altro potesse aprirmi. La casa era in totale silenzio, non percepii un solo rumore provenire dalla stanza di Draco. Delusa, mi feci coraggio e mi misi comoda sul mio letto.

Non avevo bisogno di Draco, dovevo affrontare le mie paure senza rifugiarmi da lui quando uno stupido tuono mi faceva saltare il cuore in gola. Dovevo contare solo su me stessa, nessun altro poteva darmi la forza, dovevo cercarla in me. Capii da quella notte due cose: la prima era che Draco non voleva avere niente a che fare con me, la seconda era che da quel giorno, niente, neanche un tuono, poteva spaventarmi.

Spazio autrice:
Mi dispiace avervi fatto aspettare tutto il giorno...
Volevo farvi sapere (soprattutto a chi ha tiktok) che ho creato l'hashtag per questa storia: #stepbrotherswattpad. In modo da poter vedere eventuali video dedicati.
Spero che il capitolo vi piaccia, grazie per tutto.

Stepbrothers; Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora